EDDA CONTE. Da
POESIS. Tipografia Editrice Pisana. 2010
Preghiera
Muti
davanti a Te
DIO
nella
sofferenza.
Il nodo sciogli
del nostro dolore
e dei
rancori
muta
la
durezza in pianto
Istanti
Istanti
come
respiri
si
frappongono
tra le
opere
e i
pensieri
di
oggi.
Come
ieri
e
quell’altro
si
respira
un
po’
poi
si riprende
il
peso.
Ti leggo in veste meditativa e ricca di fede, Edda, e la preghiera mi coinvolge, mi rende ancora più vicina a te, che mi sembra incredibile non conoscere di persona. Queste liriche brevi, prive di fronzoli, sono pure come il rapporto con Dio, come le storie tra noi uomini, divise eppure inevitabilmente vicine. "Istanti" mi ha folgorata. La tua cifra è diversa, essenziale e poderosa, Ogni giorno tesse il filo invisibile di ciò che è stato, pone l'accento sul mistero e sul limite. In realtà siamo tutti uguali, le cose, i respiri, le vite... Topografico lo stile, evoca il Neruda delle Odi e la chiusa toglie il fiato, dà senso pieno a tutta la lirica: "si respira /un po’ /poi si riprende /il peso. La tua versatilità è il sigillo al Dono che porti in dote. Sei grande Poetessa,Amica mia e insegni a stare al passo con la vita. Grazie. Ti abbraccio forte.
RispondiEliminaSi tratta di due piccole liriche dei miei lontani esordi,scritte quasi in punta di piedi per non disturbare i veri poeti, quando mi avvicinavo alla Poesia come per una preghiera.
RispondiEliminaHo donato a Nazario questa "Poesis", raccolta di 180 composizioni a me care che abbracciano un lungo periodo di tempo.
Lo ringrazio per avere fatto conoscere queste due, tra le prime della raccolta.
Con un pensiero dal cuore,
Edda Conte.
Mia carissima Amica Maria Rizzi!
RispondiEliminaCome dirti grazie per quanto scrivi (per ognuno di noi)?
Il tuo glossario è unico, fatto di ingredienti che ti (e ci) fanno onore, perché nascono nella parte migliore dell'uomo...quella che si accende di fiamma divina: l'amore e la comprensione.
Il mio abbraccio di affetto e amicizia. Edda.
Molto belle ed espressive queste due liriche di Edda Conte.
RispondiEliminaSiamo in ginocchio, senza più parole, con una preghiera silente chiediamo la grazia di non rendere il nostro cuore duro come pietra ma di poterlo sciogliere in lacrime liberatorie.
E poi ci sono gli istanti, quelli che tessono le giornate di noi, esseri umani, "come ieri e quell'altro si respira un po', poi si riprende il peso".
Chiediamo pieta', cerchiamo sollievo.
Bravissima Edda come sempre, un caro e sincero abbraccio.
Loredana D'Alfonso
Ti ringrazio Loredana! sempre gentilissima.
RispondiEliminaUn abbraccio,
Edda Conte.