martedì 20 ottobre 2020

ENZO CONCARDI LEGGE: "OPERA OMNIA" DI PASQUALE D'ALTERIO. GUIDO MIANO EDITORE


IMMAGINE DI COPERTINA

GUIDO MIANO EDITORE

NOVITÀ EDITORIALE

È uscito il libro di poesie OPERA OMNIA di PASQUALE D’ALTERIO

con prefazione di ENZO CONCARDI

Pubblicato il libro di poesie OPERA OMNIA dello scrittore Pasquale D’Alterio, prefazione di Enzo Concardi, edito GUIDO MIANO EDITORE, 2020, nella prestigiosa Collana “Il Pendolo d’Oro”

L’Opera Omnia del poeta napoletano Pasquale D’Alterio - già docente di lingua latina e greca nei Licei della sua città - consta delle seguenti sillogi: La Vita, il Tempo, l’Amore, la Morte (2014); Il canto dell’anima (2016); Ancora nel cuore (2019); Le pagine della nostra vita (2020). Inoltre nella presente pubblicazione appaiono numerose liriche sotto il titolo di Versioni da poeti della classicità greca e latina, a testimonianza del suo amore per la letteratura e le lingue del mondo antico, convalidato anche dalla specializzazione degli studi universitari in Lettere Classiche, conseguita presso l’Ateneo Federico II di Napoli. Ed è questo un aspetto, non solo formale ed estetico, ma anche contenutistico e tematico, da considerare sempre nella lettura delle opere poetiche dell’autore, come rilevato da tutti i critici che si sono occupati di lui. Ad esempio, Emmanuele Coppola - proprio nella prefazione a La Vita, il Tempo, l’Amore, la Morte - precisa: “… La poesia, stilisticamente, sembra spesso la traduzione letterale di una lirica greca, con quel moto intenzionale che si rimanda di verso in verso, fino a compiersi nel suo ordinato pieno significato”.

Ed è già dalla sua opera prima, appena citata, che egli ricerca e trova agganci e consonanze, non solo con l’ellenismo e la civiltà latina, ma anche con i classici della letteratura italiana moderna e contemporanea. Nella lirica Fugacità, lapidaria e tacitiana è la sentenza sull’oblio che tempo e memoria stendono sulla nostra giovinezza, ed è evidente l’influsso leopardiano sia nei concetti che nei termini utilizzati per definire la giovinezza, mito idealistico creato dal poeta di Recanati. Inizia dunque a delinearsi la visione della fuggevolezza dell’esistenza, del pessimismo sul futuro, delle ceneri melanconiche del ricordo. Altra composizione che nettamente origina dal mondo classico è Thanatos, ovvero la personificazione della morte nella mitologia greca. Il motivo principale è quello foscoliano della “corrispondenza di amorosi sensi” tra i vivi e i morti, tant’è vero che il poeta cita versi dai Sepolcri in apertura. Vi troviamo associato, nella prima strofa, anche un motivo pascoliano esplicitamente espresso ne L’aquilone, cioè la morte prematura come grazia ricevuta per evitare sofferenze e tribolazioni della vita, ricordando la scomparsa repentina di un compagno di scuola ad Urbino. Similmente D’Alterio nella sua Thanatos, considera felice chi giunge alla fine nel fiore degli anni. Prosegue il definirsi di una filosofia poetica con al centro la morte, non solo come concetto su cui speculare teoreticamente, ma anche come esperienza reale e quasi unica certezza della nostra presenza terrena (…).

Enzo Concardi

Dalla prefazione al libro


Pasquale D’Alterio è nato nel 1943 a Giugliano (NA) dove attualmente risiede. Laureato in Lettere Classiche presso l’Università Federico II di Napoli, è stato per 34 anni Docente di Latino e Greco nei Licei della sua città. Ha pubblicato le raccolte di poesie: La Vita, il Tempo, l’Amore, la Morte (2014), Il canto dell’anima (2016), Ancora nel cuore (2019). La sua attività letteraria è trattata nel quarto volume dell’opera Contributi per la Storia della Letteratura Italiana. Dal secondo Novecento ai giorni nostri, 20203, pubblicata da questa Casa Editrice.

 

 

Pasquale D’Alterio, Opera Omnia, Prefazione di Enzo Concardi, Guido Miano Editore, Milano 2020, pp.180; isbn 978-88-31497-28-2.


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