mercoledì 21 ottobre 2020

EDDA CONTE: "A MEZZANOTTE"

"A Mezzanotte"


Edda Conte,
collaboratrice di Lèucade

Leggere il Poeta a mezzanotte 

apre una finestra grande come il mondo...

entrano a frotte pensieri e speranze

di ognuno di noi … che tutti fece

il Creatore della stessa sostanza.

Entrano i sogni che non hanno memoria

e vestono impalpabili veli

che coprono le nostre imperfezioni.

Entrano versi di uccelli notturni

amici che vivificano il buio...

entra la vita che dorme innocente

il pensiero sereno costante

al sole che illumina e scalda

al mare che canta

al tempo che passa...

Edda Conte

 

 

4 commenti:

  1. Questa "Mezzanotte" di Edda ci sorprende in modo nuovo perchè condensa in pochi versi tematiche universali che l'Essere annoda nel "profondo" più complesso e difficile a decifrarsi.
    Pensieri, speranze, sogni entrano nella "finestra" aperta nella stanza della Poetessa e si incentrano nella dimensione ontologica dell'Essere supremo creatore del tutto ovvero della vita.
    La Vita per Edda è dinamicità di presenze/energie come gli "uccelli notturni... che vivificano al buio..." o come la serenità del "pensiero" che appagato si indirizza nel Sole, nel Mare e nel Tempo accettandone benefici e oneri.
    Un plauso alla "liricità totale" di una Poetessa vera.

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  2. Bellissimo questo commento di Marco. Anche lui in poche parole ha abbracciato tutto il dettato della lirica , concludendo con una magnifica espressione rivolta alla mia poesia. Lo ringrazio vivamente.
    Edda Conte.









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  3. Mi associo a Marco, nella chiusa del suo bellissimo commento, per tributare onore e lodi alla 'liricità totale' della mia amica Poetessa. Edda in questi versi si dona ancora nuova a noi lettori, in una veste onirica e allegorica che affascina e incute delizioso mistero. La mezzanotte, simbolo del centro del nostro tempo di sogni sognati e non solo pensati, simbolizza anche il centro del pensiero umano, il momento totalizzante nel quale le esperienze, nella loro pluralità, trafiggono i pensieri consci e inconsci come la luna trafigge la notte. Un incanto e una lunga delicata fase introspettiva, che induce a riflessioni e che carezza con la chiusa in levare:
    "al sole che illumina e scalda
    al mare che canta
    al tempo che passa...",
    visto che, per dirla con Eraclito, 'il sole sorge nuovo ogni giorno', e non ci si bagna mai nello stesso fiume'.... Ringrazio Edda per quest'ennesimo miracolo poetico e l'abbraccio forte forte.

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  4. Amo ed ammiro la penna fluente della mia cara Maria Rizzi che ogni volta rinnova il fluire di note ricche di armonia e di affetto. Una penna che non ha bisogno di inchiostro, si alimenta di sentimenti e di cultura della Bellezza.
    Io ti chiamo "Abbraccio universale!, carissima amica, e non c'è espressione che più ti si addica.
    Grazie con amicizia e affetto grande.
    Edda .

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