Loredana D’Alfonso e Sandro Angelucci: a Roma la presentazione delle rispettive opere poetiche “I Giorni della neve” e “Titiwai” presso la Galleria Arte Sempione il 24 ottobre 2020
Il bisogno di essere se’ stessi e di ritrovare
armonia ed equilibrio in questa vita dove per via di condizionamenti, dominio e
affermazione, si perde di vista l’ascolto di sé e dell’altro, restando
indifferenti a situazioni che perdurano nel silenzio della notte, si respirano nelle
raccolte poetiche “I Giorni della neve” (edizioni Tracce 2020) della scrittrice
e poetessa Loredana D’Alfonso e “Titiwai” (Ladolfi editore2019) del poeta,
saggista e critico letterario Sandro
Angelucci.
Le due opere saranno protagoniste della serata
che si svolge a Roma sabato 24 ottobre 2020 presso la Galleria Arte Sempione
di Stefania Pinci (in Corso Sempione 8/10) a partire dalle ore 18.00. Ad
introdurre la presentazione delle raccolte poetiche sarà Alberto Raffaelli
scrittore, insegnante, ricercatore in
Italianistica, PhD, autore di saggi e monografie e organizzatore di eventi, il
quale metterà in luce come tra le due opere vi siano affinità, ma anche
differenze nel restituire le emozioni che attraversano il percorso esistenziale
tra dolori e gioie, in cui ritrovare la capacità di riscoprire come nulla
accada per caso, poiché dietro anche la prova più difficile o l’incontro più
banale si possa nascondere una verità o anche il senso di questa vita.
Due viaggi nel tessuto individuale, verso la
scoperta di sé stessi che poi diventa di tutti: quello lungo gli scenari
innevati che parlano di magia e sogno, ma anche mistero e rischio espresso nei
versi di Loredana D’Alfonso e quello sotto terra, nelle buie grotte della
Polinesia a contatto con quell’invisibile che restituisce la speranza e la vera
ragione di questa vita scolpito nelle liriche di Sandro Angelucci. Se la
montagna di neve e ghiaccio manifesta la bellezza e infinita potenza della
natura mettendo alla prova l’uomo che pur con le sue fragilità e limiti può
farcela; la grotta buia abitata da larve insignificanti che emanano luce, svela
la bellezza di un “cielo capovolto” come scrive il poeta, filosofo e critico
d’arte e letterario Franco Campegiani nella postfazione al libro di Angelucci
sottolineando come “ La Terra non è che un Cielo capovolto, se possiamo
trovarlo inabissato nelle sue cavità.”.
La vita mette alla prova e sorprende, ferisce e
consola e cosi in cima sotto la neve si cela il ghiacciaio a ricordare come il
pericolo si nasconda. È necessario in questo percorso, come scrive l’autrice
sul Blog Letterario internazionale “Alla Volta di Leucade” del Prof. Nazario
Pardini: “Fare il balzo, cadere, ferirsi, perdere, ritrovarsi”. Il
motivo della sfida e della prova per dare voce alle proprie risorse e rinascere
anche grazie all’amore è presente nella raccolta “L’equilibrista del Tempo”
(Pegasus edizioni20118) altro capolavoro di Loredana D’Alfonso.
Luce che filtra e si rispecchia nella neve e
luce che illumina il buio della grotta quasi a voler indicare come la natura
trovi sempre il modo per sorprendere l’uomo e lasciare che egli recuperi quell’autentico
sentire di un legame originario con la stessa natura. Alla fine della
presentazione seguirà un brindisi con gli scrittori.
Silvana Lazzarino
Arte Sempione
Presenta
i libri
“I Giorni della neve” di Loredana D’Alfonso
e
“Titiwai” di Sandro Angelucci
introduce Alberto Raffaelli
Galleria Arte Sempione di Stefania Pinci
Corso
Sempione 8/10 – Roma
sabato 24 ottobre 2020 ore 18.00
Di seguito due poesie tratte dai testi poetici
di Loredana D’Alfonso e Sandro Angelucci
Deve rompersi
Deve rompersi
questa maschera bianca
di gesso.
Sotto preme un sorriso
che conosce
una gioia conquistata
a mani nude
sanguinanti
in risalita.
Deve rompersi
questa crosta di pane
sotto preme il mio lievito
e dalle crepe
insieme a sangue e siero
trasuderà Amore.
(Loredana D’Alfonso dalla sua opera poetica” I
Giorni della neve”)
Alibi
Il vento si placa ma poi si rialza.
Il Sole tramonta
ma con l’alba risorge.
Con l’inverno appassisce
ed ai primi tepori il ramo si ingemma.
Alibi la morte.
Assassini dell’uomo
abbiamo nascosto dentro una tomba
la prova schiacciante
del più atroce delitto.
(Sandro Angelucci dalla sua opera poetica
“Titiwai”)
Ringrazio il mio Nazario per aver pubblicato l'esaustivo, incisivo articolo di Silvana Lazzarino, che riguarda l'evento dei nostri carissimi amici Poeti Loredana D'Alfonso, con la silloge "I giorni della neve", e Sandro Angelucci, con "Titiwai". Sono felice che entrambi possano dar voce alle loro liriche, intervistandosi reciprocamente, introdotti dal bravissimo Alberto Raffaelli di Segnalazioni Letterarie, nella prestigiosa Galleria Arte Sempione di Stefania Pinci. Le due poesie postate dall'infaticabile Silvana, che è sempre presente ai nostri eventi, concedono di schiudere una fessura sull'arte dei due. L'ermetismo di Loredana, che io non riesco a considerare tale, in quanto conosco da una vita 'il (suo) lievito' e so quanto sarà tenace nel premere e nel 'trasudare Amore', con stilettate potenti forza le mura di tutte le anime, le trafigge, le sollecita a guardare i propri specchi interiori, a disvelarsi e a rifiorire. Sandro, poeta -fanciullo della natura e del sociale, nei versi postati attua un parallelismo tra i corsi e ricorsi dei giorni e delle notti - 'Il Sole tramonta /ma con l’alba risorge' -, e la nostra incapacità di scegliere il miglior mondo possibile. Sappiamo vivere di 'alibi' non di fatti ed è un abominio che può costare molto caro. Sembra profezia... Rivolgo i più sentiti complimenti a Silvana, il mio caldo in bocca al lupo ai Poeti e li abbraccio, insieme a Nazario, nel mio sogno circolare.
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