martedì 22 giugno 2021

ANITA MENEGOZZO: "VIENI CON ME IN GIARDINO"

 Vieni con me in giardino

 tracciamo un bel confine profondo nella ghiaia

e poi si fa la guerra 

giochiamo che tu eri il mio nemico che io sono il più forte e così vinco Facciamo che quest' oggi tira vento e ti ho ferito a morte 

se no mi avresti ucciso tu per primo. 

Si fa a chi spara meglio 

si fa a chi è più veloce

e va da sé, si sa, che poi si muore

Non ho capito ancora

 perché da qualche cielo sulla testa nessuno ci interrompa 

nessuno chiami mai per la merenda dicendo tutti a casa senza scampo su presto che momenti farà buio

su presto che a momenti farà freddo

Anita Menegozzo

3 commenti:

  1. L’imperfetto ludico sul quale è giocata questa originale poesia è-dicono i linguisti- l’astrazione dall’attualità e dalla fattualità inerenti alla costituzione fantastica di uno stato alternativo; si definisce come tempo adoperato dai bambini per preparare, stabilire e dirigere i ruoli e i momenti dei loro giochi e nessuna riserva è stata riservata sulla sua popolarità.
    Gianni Rodari vi dedicherà un capitolo illuminante della sua Grammatica della fantasia. Quell'imperfetto è con tutta probabilità figlio diretto del «C'era una volta...», ma è anche l’anticipo del futuro, come avviene per i sogni. Sembrerebbero in tal modo assorbire quell'imperfetto fantastico, fiabesco che parla spesso di mondi lontani (lontani nello spazio e nel tempo, ma anche dalla realtà contingente). In tal modo l'associazione tra imperfetto e mondo fantastico-onirico sembrerebbe inevitabile. Verrebbe così elaborato e reimpiegato soprattutto per il gioco.
    Ma il suo uso è anche una riflessione implicita storico-filosofica, degna di nota.
    “Giochiamo che tu eri il mio nemico che io sono il più forte e così vinco
    Facciamo che quest' oggi tira vento e ti ho ferito a morte
    se no mi avresti ucciso tu per primo.
    Si fa a chi spara meglio
    si fa a chi è più veloce
    e va da sé, si sa, che poi si muore….”
    Anche nel fantastico del gioco irrompe la crudeltà della realtà storica e dei nostri difficili tempi “Non ho capito ancora perché da qualche cielo sulla testa nessuno ci interrompa
    nessuno chiami mai per la merenda dicendo tutti a casa senza scampo
    su presto che momenti farà buio
    su presto che a momenti farà freddo.”
    Come vorremmo che la realtà fosse giocata sull’imperfetto ludico!…. Lo pensava e ne scriveva anche M. Proust: “J’avoue que certain emploi de l’imparfait de l’indicatif – de ce temps cruel qui nous présente la vie comme quelque chose d’éphémère à la fois et de passif, qui, au moment même où il retrace nos actions, les frappe d’illusion, les anéantit dans le passé sans nous laisser, comme le parfait, la consolation de l’activité – est resté pour moi une source inépuisable de mystérieuses tristesses. ”(M. P. Journées de lectures, in Contre Sainte-Beuve)

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  2. Una lirica straordinaria, che mette in luce la versatilità di Anita, che ammiro profondamente come Poetessa e come Donna. E visto che sul valore dell'imperfetto ludico la carissima Maria Grazia ha scritto tutto in modo fantastico,provo a soffermarmi su quanto la rabbia e gli impulsi aggressivi facciano parte della natura umana e su quanto il discorso valga anche per i bambini.Questi ultimi scegliendo determinati giochi esprimono il bisogno di sentirsi invincibili, forti. Riescono a esercitare un potere sul contesto e sugli altri che nella vita reale non hanno. Imparano a gestire le pulsioni. Umberto Eco nella "Lettera al figlio" scriveva "Diventerai un uomo che comprende il valore degli eserciti solo quando li vedrai accorrere tra la melma del Vajont a ritrovare una serena e nobile vocazione civile". La seconda parte della lirica è racchiusa nel mondo di Rodari e nel breve saggio di Maria Grazia. Credo si tratti di versi che rappresentino un'importante allegoria dell'esistenza.Ringrazio le mie amiche, le abbraccio forte ed estendo la stretta al Capitano di questa nave che ci concede di conoscere tanti mari.

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  3. Sono onorata delle vostre osservazioni
    Siamo tutti orfani dei nostri giochi dei sogni dell' ora della merenda che ci restituiva alla sicurezza ed agli affetti
    Su presto che a momenti...raccomandazione materna che porta in sé l anticipazione della guerra vera
    Quel gesto semplice e preciso che traccia il confine con il piede
    Ecco il grande inganno
    Credere che la terra si possa spartire vincere perdere possedere
    Ecco il passo che ci perde
    Arbitrario e spacciato per irreversibile.
    Così giocoso e minaccioso insieme

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