mercoledì 2 giugno 2021

FRANCESCO CASUSCELLI LEGGE: "ANTIGRAVITA'" DI CORRADO CALABRO'

Francesco Csuscelli,
collaboratore di Lèucade
In questa bella poesia è l'anima del poeta che ci parla, l’io più intimo che si scinde dal peso del corpo. In una ricerca di leggerezza nell’elemento marino in cui il poeta si immedesima continuamente vivendo l’ascolto della dimensione altra, non solo onirica, per certi versi anche reale e al tempo stesso metafisica, una sorta di rêverie, in cui la quotidianità perde importanza. Dove tutto si armonizza, sospesi per trasumanare tra le braccia dell'amore, tra luce e ombre, tra l'ombra dell’io e la luce dello spirito. Ecco che la poesia rappresenta anche la metafora di un viaggio dentro noi stessi, una scoperta della propria esistenza atta alla condivisione dell'humus fertile della vita. La narrazione psichedelica di un sogno, la metafora delle onde del dormiveglia e del mare. La poesia come grande contenitore emozionale che contamina, ci fa interpretare e percepire diversamente l'ambiente che ci avvolge. Il risveglio dai sogni spesso lascia delle scie da cui si fa fatica a ritornare nella realtà. Le poesie di Calabrò hanno la forza di aprire forme di pensiero che valicano la dimensione onirica in un flusso atemporale che trasmette il rinnovarsi dello stupore.

 

Antigravità

Entrare in mare prima che sia giorno

per ritrovare le albe che ho perduto

e per sottrarmi a questo peso amorfo

che fa sbarrare nell’insonnia gli occhi.

Voglio salpare, solo, in piena notte

sentendo lo sciacquio della risacca

e galleggiare in mare con la luna.

Non voglio stare con me stesso a terra.

No, non ancora … altrimenti mi sveglio …

(Settembre 2019)

 

Corrado Calabrò, L’Altro, Fondazione Thule Cultura, 2020.

 

 

2 commenti:

  1. Ti ringrazio Nazario per aver ospitato il mio commento su questa magnifica isola di poesia e letteratura.
    Francesco

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  2. Francesco caro, quello che definisci umilmente 'commento' è in realtà un'esegesi di rara professionalità, arricchita da note incandescenti che rivelano la fusione della tua anima con quella dell'ottimo Autore Corrado Calabrò. Cito questo estratto che mi ha particolarmente colpita: "la poesia rappresenta anche la metafora di un viaggio dentro noi stessi, una scoperta della propria esistenza atta alla condivisione dell'humus fertile della vita. La narrazione psichedelica di un sogno, la metafora delle onde del dormiveglia e del mare". Per quanto riguarda la lirica trovo sia di una musicalità, di una profondità e di un pathos che trafiggono. Si resta basiti di fronte a quest'avventura, che come sottoscrivi, rappresenta una mirabile allegoria della sete di Conoscenza che ci anima tutti. E per conoscere l'altro, gli altri, dobbiamo innanzitutto sondare i nostri abissi interiori. Complimenti a te, Francesco, al Poeta e al nostro Nocchiero che posta pagine così stimolanti. Vi abbraccio tutti con affetto e gratitudine.

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