martedì 1 giugno 2021

MAURIZIO DONTE SU : " MARIANGELA COSTANTINO"

Maurizio Donte,
collaboratore di Lèucade

Mi soffermo sovente, molto volentieri, a leggere le splendide composizioni di Mariangela Costantino, affascinato come sono dall'uso sapiente e libero che lei fa del polimetro, riversando in esso le immagini prodigiose del suo intimo sentire, sotteso da uno struggente filo di malinconia che la lega ai suoi ricordi.

Un lento dipanarsi di settenari, endecasillabi, doppi settenari, senari, novenari, decasillabi e quinari che si susseguono dolcemente nel fluire sonoro della memoria.

In un mondo sospeso tra sogno e realtà, Mariangela ci prende per mano, conducendoci con estrema delicatezza nella sua vita, in un percorso magico, in una atmosfera densa di emozioni, se pur permeato da una consapevolezza dolente per l'ineluttabile trapasso della vita, per i sogni irrealizzati, per le occasioni perdute, per i pesi dei dolori, i lutti, che inevitabilmente costellano le nostre esistenze (nelle tasche le pietre testimoni del passaggio).

Ma "Panta rei" ci dice Mariangela: tutto scorre nella vita, come l'acqua, le nubi al vento, sotto lo sguardo della poetessa che si guarda, e ci guarda, con la lente della saggezza che nasce dall'esperienza di una vita, realizzando infine che l'esistenza va accettata come dono, nella gioia come nelle avversità, e che pure nel dolore si trova la dolcezza del ricordo: i lampi della giovinezza, le illusioni che permangono nonostante le delusioni; illusioni per cui si continua a sentire una sottile nostalgia.

 

Disperdimi ovunque

 

Disperdimi ovunque

vento della pietà

in cima alla collina lassù verso i rilievi

al mare al cielo

tra mura di case sperdute

sui rami vischiosi del gelso

in un frammento di orizzonte

nell'attesa del sereno tramonto.

Tornerò da paesi lontani

con la pena più lieve

nelle tasche le pietre

testimoni del passaggio.

Affama l'ora del ritorno

la dimora non ha più pareti

il coro del silenzio mi contiene

e i poeti amati fanno compagnia.

Tutto scorre anche la nube

riflessa al filo d'acqua

il tempo dà lo sguardo

questo lasciarsi vivere

nella discesa lenta

nella fiacca dolcezza del ricordo.

 

Mariangela Costantino

Da "Il luogo dei perduti"

 

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