lunedì 7 giugno 2021

EDDA CONTE: "INEDITI"

 

Edda Conte,
collaboratrice di Lèucade






Per Nazario  (bis)

Estate ...finalmente

C'è odore nell'aria

odore d'estate che viene...

l'ibisco ha stropicci di seta

apre al sole sbadigli vermigli

C'è profumo di sole

là dove evapora nebbie

come velo di sposa che attende.

Sfolgorerà estate sui tetti

sui volti sorridenti

sui tigli fioriti festanti

di voli di trilli di canti...

Estate di spiaggia che brucia

la corsa dei passi

Estate  nell'onda

che danza di giorno e di sera

Estate che avvampa

che infiamma di voglia di amare

di cene all'aperto eleganti e mondane

e...tra chiacchiere vane

il bisogno di amare.

 

Estate 2019


Due anni dopo

 

Guardo la casa vuota in grande noia

e mi sovviene un pensierino brutto

ma brutto assai...

dentro mi esplode rabbia e  "porco boia"

che mi ritrovo qui a pensare al lutto

per chi amai.

In questa casa grande cosa faccio

or che ho perduto anche la magia

d'esser poeta

dentro mi sento e fuori sono "straccio"

non ho nel cuore la mia poesia

né la bellezza

che il vivere dei giorni mi rallegri

mi porti un poco di soddisfazione

o una carezza

magari  alla bellezza dei miei piedi

le gambe e il viso dell'ammirazione

non son più degni...

Eccomi qui  "porcaccia la miseria"

sola e pensosa sul mio bel balcone

soleggiato.

Sempre ho cercato d'esser donna vera

d'animo grato

...ed ora come fiore strapazzato

mi sfaccio al sole dell'anonimato.

 

5 Giugno 2021

 

Edda Conte

 

 

8 commenti:

  1. Ringrazio il prezioso amico Nazario della sua comprensione e chiedo scusa a Leucade e agli amici che leggeranno il mio "pensierino brutto".
    E' un urlo di rabbia e di dolore uscito con accenti certo poco lirici. E' un momento per me difficile che mi auguro di superare presto-
    Vi abbraccio tutti.
    Edda.

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  2. Seme d'amore mio, due liriche diversissime ed entrambe di grande forza espressiva. La prima ha echi leopardiani solo concettualmente, in quanto celebra l'attesa dei giorni di luce, di magia, di fioritura... La seconda ha palpiti nuovi, di sangue e inchiostro, ed è fisiologico che la Poesia possa essere latrice di messaggi d'ogni genere. La rabbia, esternata con le frasi nel tuo dialetto, crea la commistione tra il lirico e il quotidiano, che nella mia inadeguatezza, reputo di alto valore artistico. Toc ad eden riesci ad arrivare con pensieri diversi, forti, e con una chiusa che ti racconta. Si potrebbe definire poesia in se stessa: "Sempre ho cercato d'esser donna vera /d'animo grato/
    ...ed ora come fiore strapazzato/mi sfaccio al sole dell'anonimato". Resti donna autentica, Edda mia, lo sei ora più che mai in questo sfogo d'amore. Regali a noi lettori altre sfumature dell'anima e apri un varco a tutti, affinchè ci si possa affacciare sulla tua esistenza. Ti ringrazio, ti stringo al cuore e...credo sia futile dirti che 'ogni giorno e il giorno'!

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  3. Cara Edda, condivido in pieno le tue sentite poesie. Però dire sempre quello che si pensa è una dote rara che non porta affatto all'anonimato. Un abbraccio.

    Carla Baroni

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  4. La sofferenza ci avvicina. ci affratella, ci assorella...Lo sappiamo bene, Maria, lo sappiamo bene, Carla. Grazie!
    E la musa è lì, che ci ascolta, paziente..
    Vi abbraccio .
    Edda Conte.

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  5. Due meravigliose poesie che palesano i diversi stati d'animo. Questo è un periodo particolare, non siamo ancora usciti da questa terribile pandemia che ci ha costretti a rinunciare alla vita sociale, quella vita fatta di abbracci, chiacchiere, cene, confronti fra amici. Per cui trovo in questi ultimi versi, quell'onestà che credo debba contraddistinguere la poesia. Ho sempre pensato che la essa non debba barare, come spesso accade. Troppo spesso viene narrato un mondo ideale dove le persone si muovono a ritmo di danza. In attesa di un nuovo testo poetico in cui l'animo è più disteso, ti abbraccio. Serenella

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  6. care amiche Maria e Carla, Grazie delle vostre parole che hanno comprensione e consapevolezza e affetto.
    Scrissi subito un pensiero di apprezzamento...ma deve essersi perduto..
    Vi abbraccio grata con affetto .
    Edda.

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  7. Edda Conte, in questi endecasillabi/quinari, si manifesta come poetessa disillusa dagli eventi che "de-costruisce" il proprio "sistema esistenziale" precedente.
    Dalla casa (ora vuota e noiosa) al pensiero luttuoso (ora opprimente); dalla arte poetica perduta (a suo dire) alla solitudine del "vuoto" che assedia e assilla il suo sensibile (nè bellezza, nè allegria, nè gioie...).
    È un artista provata, ma non arresa.
    Il balcone soleggiato (un dettaglio...) riattiva all'improvviso la creatività nel pensarsi in rilancio di idee e progettualità.
    La "donna" Edda risorge nella solidità coscienziale e nella fortezza di una verità percepita per "essere" pulsante, vitale che anche la più triste immagine (...fiore strapazzato...) tende a circoscrivere in un "attimo" sfuggito nello smarrimento dell'in-sè.
    E l'anonimato della poetessa ritrovata si pone quale "sfida" lirica permanente alla potenza accecante di un Sole, sia pure amico, che pretende di cancellare ogni solitudine (quasi apprezzata).
    L'arte poietica dunque cattura Edda, ne blinda i postumi regressivi, nei circuisce vanità, ambizioni e vezzosità, ne circolarizza l'unità di "essere" per l'altro in un creativo "senso/razionale" che ci offre versi e contenuti di un ritorno originalmente profondo e innovativo.
    Edda è tornata e applaudo.

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  8. Cara Serenella ti ringrazio e apprezzo molto quanto hai scritto. Con questo tuo commento ti qualifichi ancora una volta persona vera, di mente e di cuore.
    La tua spontaneità è per me cosa preziosa, e non solo per quanto attiene il campo letterario e poetico, sai bene come e quanto ci conosciamo.
    Grazie con un abbraccio.
    Edda

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