Assessore Lucia Da Rold |
Lorenzo Prandel durante il suo intervento |
Franco Piacentini |
SALA |
INCONTRO D’UMANITÀ
Venerdì 29 marzo
2019, all’hotel ristorante “da Benito”, si è svolto un significativo incontro
letterario, promosso dalla cooperativa sociale CoSoMi (mani intrecciate) con la
partnership dell’Auser di Feltre e con il patrocinio dei comuni di Ponte nelle
Alpi e di Rocca Pietore. Il libro: “La casa in mezzo al prato” (una raccolta di
poesie pubblicata da Valentina Editrice) è stato presentato dall’autrice, Maria
Luisa Daniele Toffanin. Il ricavato della vendita, sarà destinato a delle borse
di studio per giovani studenti bellunesi. Dopo i saluti e i ringraziamenti
istituzionali, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ponte nelle Alpi,
Lucia Da Rold, e dell’ex sindaco, nonché oggi parlamentare, Roger De Menech,
egregiamente coordinati da Manuela Gaio, conduttrice di Radio Bellunesi nel
Mondo, si sono alternati degli interventi. Hanno preso la parola: l’editore,
Stefano Valentini; la Presidente dell’Auser provinciale di Belluno, Verena
Dall’Omo, anche lei dilettante scrittrice di poesie; Liliana Tomaselli e Franco
Piacentini dell’Auser di Feltre; don Gigetto De Bortoli, Presidente CoSoMi. Con
molto calore umano, sono state lette delle poesie da Lorenzo Pradel e anche da
alcune signore presenti: brave lettrici di testi poetici. La serata si è caratterizzata
in un contesto di analisi su quanto è accaduto a fine ottobre 2018 e in un
clima di auspicio per un veloce ripristino delle Terre Alte Bellunesi,
pesantemente colpite dall’alluvione Vaia.
[tratto da Radio
Più, emittente agordina]
Interventi
e letture tutte animate da una grande umanità e da una volontà d’armonia e
collaborazione intensa. Qui Stefano Valentini, dopo aver evidenziato la
struttura del libro nelle sue quattro sezioni, snoda con la sua amabile verve e
viva partecipazione la storia de La casa
in mezzo al prato, ormai con quasi cinque lustri di vita, e sottolinea il
valore del prato-casa come insieme creato da otto amici sognatori che hanno
acquistato la terra del comune di Rocca Pietore e ne hanno fatto spazio di
amicizia e di condivisione nel contesto
montano. L’autrice interviene definendolo rassicurante, sempre pronto a dare
risposte nelle diverse vicende. E qui ricorda i nomi di personaggi di Rocca Pietore
diventati poi amici, presenze-certezze. Inoltre precisa che il passaggio del
testimone avviene sia sul prato sia a Rocca secondo un ritmo naturale e ne dà
prova con alcune letture. Anche la bella voce di Manuela, nitida e musicale, riporta
alcuni momenti poetici particolari e, soprattutto nella fase finale, provoca
l’autrice su un tema più volte evidenziato, cioè la chiusura di alcuni negozi
come spazi di vita, argomento approfondito da lei insieme a Stefano Valentini e
l’autrice, ed esaltato attraverso le liriche lette. Certamente grande spazio
nei vari interventi occupano i Serrai e la loro dolorosa attuale realtà,
riletta come memoria nella quarta sezione del libro. Situazione montana poi
alla fine sottolineata ancora con altre riflessioni dallo stesso Piacentini. Ma
quello che colpisce in questa atmosfera,
appunto, di collaborazione e partecipazione, è la lettura di Lorenzo Pradel,
già ricordata, così intensa, intelligente da suscitare la commozione dei
presenti. E pure piace il già citato intervento di alcune signore presenti che
esprimono il desiderio di leggere delle poesie della silloge. Belle letture
convinte e convincenti. E quindi la Toffanin conclude esprimendo il suo vivo
ringraziamento per questa corale partecipazione che dimostra che il libro
coinvolge tutti perché la vicenda umana appartiene a tutti. In particolare
evidenzia che in questa gara di solidarietà anche l’editore ha partecipato con
la gratuità del suo lavoro. Un ringraziamento anche a don Gigetto De Bortoli per
la sua presenza e il saluto finale. Completa questo momento di grande umanità
una cena che riavvicina le persone, tra le quali anche Marco Toffanin,
l’editore Valentini, il presidente di CoSoMi, in una nuova intimità. Ancora
grazie a Franco Piacentini per la sua attenzione al libro La casa in mezzo al prato e ai giovani studenti di Rocca Pietore,
ai quali è già stato indirizzato il bando per la prima borsa di studio.
E da “L’amico del popolo” del 28 marzo traiamo
queste parole di promozione dell’incontro:
“La Cooperativa CoSoMi, con la collaborazione
del Circolo Al Castello Auser di Feltre, promuove un «incontro letterario
poetico» per esprimere solidarietà anche culturale alle comunità delle terre
alte bellunesi colpite dal disastroso maltempo di fine ottobre 2018. Nel libro:
«La casa in mezzo al prato» (Valentina Editrice), che sarà presentato
dall’autrice Maria Luisa Daniele Toffanin, sono pubblicate alcune poesie che
descrivono l’ambiente, le persone, l’amicizia, l’umanità, lo spirito, la fede,
la speranza, la vita e lo stare bene insieme delle comunità della montagna. In
particolar modo il pensiero dell’autrice è rivolto alla val Pettorina, ai
Serrai di Sottoguda e alla gente di Rocca Pietore, luogo al quale l’autrice è
legata. […]”
E, per completare degnamente il ricordo
dell’incontro, ecco l’articolo tratto sempre da L’Amico del Popolo in
data 11 aprile:
POESIA DI RINASCITA PER ROCCA PIETORE
«La casa in mezzo al prato», 75
composizioni generative
Venerdì
29 marzo, all’hotel ristorante «da Benito» a Pian di Vedoia (Ponte nelle Alpi),
si è svolto l’incontro letterario, promosso dalla cooperativa sociale CoSoMi
(mani intrecciate) con la partnership dell’Auser di Feltre e con il patrocinio
dei comuni di Ponte nelle Alpi e di Rocca Pietore. Il libro «La casa in mezzo
al prato» (una raccolta di poesie pubblicata da Valentina Editrice) è stato
presentato dall’autrice, Maria Luisa Daniele Toffanin. Il ricavato della
vendita, sarà destinato a delle borse di studio per giovani studenti bellunesi.
Dopo i saluti e i ringraziamenti istituzionali, dell’assessore alla cultura del
Comune di Ponte nelle Alpi, Lucia Da Rold, e dell’onorevole Roger De Menech,
egregiamente coordinati di Manuela Gaio, conduttrice di Radio Bellunesi del
Mondo, si sono alternati degli interventi. Hanno preso la parola, l’editore,
Stefano Valentini; la Presidente dell’Auser provinciale di Belluno, Verena
Dall’Omo; Liliana Tomaselli e Franco Piacentini dell’Auser di Feltre; don
Gigetto De Bortoli, Presidente CoSoMi. Con molto calore umano, sono state lette
delle poesie da Lorenzo Pradel e anche da alcune signore presenti: brave
lettrici di testi poetici. Il Boscoverde, nei versi dell’autrice e poetessa
Maria Luisa Daniele Toffanin, si presenta come il cuore pulsante d’un
organismo, andato purtroppo distrutto dal ciclone Vaia, alla fine di ottobre, i
Serrai di Sottoguda, il paese di Sottoguda e Rocca Pietore, insieme al
territorio dolomitico e boschivo intorno, ai piedi del Sasso Bianco.
Il
libro è stato concepito e pubblicato dalla poetessa Toffanin quale personale
progetto per la memoria-rinascita dei suoi «luoghi amati ora lacerati, con un
pensiero particolare per i giovani e per i bambini». Sostenuta in questo da
sponsor compartecipi, quali le associazioni Levi-Montalcini, Centro Studi S.
Schiavon, Opes Risorse, Erboristeria Serapion, con il patrocinio del Comune di
Rocca Pietore, Union di Ladins de La Rocia, l’Institut Cultural Ladin Cesa de
Jan di Ampezo, Col e Fodom.
Il
volume è ricco di 75 composizioni poetiche, distribuite su 150 pagine, quindi
ha valenze plurime, una delle quali – molto forte e impegnativa – è quella
generativa. Intendesi con ciò il continuo ritorno e rimando ai bambini, ai
genitori, ai nonni, agli avi alla continuità storica, da commentare in poesia e
possibilmente da tramandare. Si va dall’avo di Mondeval, i cui resti sono
giunti sino a noi, a ricordi di storia recente (per modo di dire) quale
l’accenno alla vicenda tragica di Marcello De Dorigo, sperso nella nebbia di
notte, con la fine della sua grande carriera sportiva («Noi devoti al campione,
a colmare / di neve i vuoti, a livellare il manto / ignari allora della quota
di vita / da lui risalita a fatica» - p.40). La poesia è sempre concreta, per
cui le pag. 128-137 sono dedicate alla descrizione storico geografica dei
luoghi presenti nelle poesie: non soltanto quelli di Rocca Pietore, ma
dell’area veneta contigua e non solo.
Il
sentimento espresso, al di là dell’apparenza, è sempre controllato e ogni verso
fa prevalere la forza della parola intelligente. Si nota chiaramente che Maria
Luisa D. Toffanin è scrittrice oltre a poetessa e dalle parole ricava armonie
diverse e ritmi imprevedibili. Le composizioni del volume, pubblicato alla fine
del 2018 e al costo di 15 euro, vanno lette fermandosi spesso, per lasciarsi
provocare e agganciare a pensieri soggettivi di partecipazione attiva. Non
vanno poste sul comodino, accanto al letto, quanto sul tavolo di lavoro, perché
impongono di sporcarsi le mani con la storia e la vita dei nostri paesi
bellunesi.
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