mercoledì 26 febbraio 2020

LIDIA GUERRIERI: "STAMANI ALLE OTTO..."

Lidia Guerrieri,
collaboratrice di Lèucade


Stamani alle otto  sono andata a fare la spesa  al supermercato che apre alle 7,45; ;il parcheggio era già pieno, gli scaffali semivuoti e la gente usciva con carrellate di scatolette, pane da toast, fazzoletti ...do la colpa di questo caos alla stampa che quando c'è un problema ne parla da mattina a sera ed ho voluto dirlo in questo  sonettino  buttato giù in cinque furibondi minuti, ( non so se sia degno di Lèucade...) Un caro saluto, e speriamo che questa bufera passi presto...
Voi, giornalisti dalla bocca larga
siete voi che mi avete incoronato
e chiamandomi “il peggio”, il “ disgraziato”
mi avete appiccicato questa targa!
Che dire allora della bassa marga
di cui ognuno di voi pare impastato
dato che sembra che vi sia cascato
il cacio sulla pasta, o la bottarga!?
E' vero, sono un po' scavezzacollo,
non ho mai detto d'essere un gran santo,
ma colpe più del giusto non mi accollo!
Faccio un po' di casino, però il bollo
di “ peste”, no, non mi si addice tanto
chiudete il becco ...e abbiate autocontrollo !


2 commenti:

  1. Ho già letto la poesia della carissima Amica Lidia sul blog facebook di Segnalazioni Letterarie e l'ho commentata subito in quanto animata dalla sua stessa rabbia verso i media che nella nuova società non sanno darsi limiti e vanno ben oltre l'etica del loro lavoro. Informare è legittimo, bombardare intere giornate su argomenti che generano psicosi e lasciare che si alimenti lo sciacallaggio, che dovrebbe essere bandito dalle società civili,è davvero assurdo. Qualsiasi 'bollo' ti diano, Lidia, sei dalla parte del giusto. E le tue proteste aiutano a calmare gli animi.
    Ti ringrazio per la sanità mentale che dimostri e per le capacità di versificare al momento, sull'onda di un qualsiasi sentimento. Grande donna e grande Artista! Ti abbraccio forte.
    Maria Rizzi

    RispondiElimina
  2. Grazie , Maria. Dici bene : informare è giusto, la libertà di parola è cosa sacra...ma libertà di parola non deve essere libertà di spaventare. Non avevo mai visto un caos del genere...qua da me al momento non si trova più una bottiglia di alcool nè altro disinfettante e in farmacia non si sa quanto arriveranno. Non si parli delle mascherine , sparite dall'oggi al domani...dove sono andate a finire? Può essere giustificato il dubbio che qualche volpone le abbia comprate tutte per rivenderle a prezzi elevati? C'è un clima di sciacallaggio..la paura ha tirato fuori la parte peggiore delle persone. Scaffali vuoti di pasta, scatolette, farina...gente che ha comprato apposta frigoriferi più grandi per riempirli e case produttrici di elettrodomestici che, guarda caso, fanno sconti proprio sui frigoriferi e sui surgelatori...Credo che chi governa ( e che avrebbe dovuto prevedere ed evitare tutto questo) dovrebbe chiedersi perchè la gente ha tanta paura...questa corsa affannosa ad accaparrarsi certe cose non sarà la spia della poca fiducia che il cittadino ha nello Stato e quindi del fatto che non ci sentiamo tutelati?

    RispondiElimina