Credo sia straordinario lo spirito pluriartistico che sta connotando l'Isola negli ultimi tempi. Si viaggia tra la Poesia, la Prosa, la Fotografia e la Pittura, grazie a a Sauro Pardini e a questa mostra online di Frida Kalho inserita dalla sublime Carmen Moscariello. Pur da profana devo ammettere che l'Artista messicana è tra le mie preferite, perché è divenuta simbolo dell'emancipazione femminile e della loro forza. La pittrice ha dimostrato il suo indomito coraggio nella vita e nelle opere. Pur affetta da spina bifida dopo un grave incidente, e costretta a vivere lunghissimi periodi a letto, è riuscita a trasformare la sofferenza in grandi capolavori e ha condotto un'esistenza tribolata, ma intensa. La donna palesò il proprio attivismo iscrivendosi al partito comunista ed ebbe il suo grande amore per il più grande pittore messicano Diego Rivera, che la introdusse nel mondo artistico, ma per la sua indole narcisista la tradì più volte. Frida ne soffrì, ma seppe reagire e, nonostante la grave malattia, amò molto. Dipinse spesso i fiori... per non farli morire. Seppe definire le proprie cicatrici aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell'altro e nei colori vividi, forti, caldi delle sue opere spiccano gli autoritratti, perché era spesso costretta al silenzio della stanza da letto e diceva di conoscersi meglio di chiunque altro. Ma l'artista realizzò anche molte opere in cui erano rappresentate nature morte e scene di vita quotidiana che descrivevano in maniera eccellente il costume e la mentalità della società messicana dell’epoca. Il Surrealismo è stato senza ombra di dubbio la grande corrente dell’epoca che influenzo la pittrice nelle sue opere, ma resta famosa la frase che la pittrice disse riguardo la correlazione tra le sue opere e questa corrente:"Non ho mai dipinto sogni. Dipingo la mia realtà". Una donna che riportò nella pittura la propria vita spezzata dall'incidente e la vitalità della terra d'origine. Ringrazio Carmen per avermi concesso di parlare di quest'Artista e per aver dato una pagina simile a Leucade e la abbraccio insieme al nostro Maestro.
Credo sia straordinario lo spirito pluriartistico che sta connotando l'Isola negli ultimi tempi. Si viaggia tra la Poesia, la Prosa, la Fotografia e la Pittura, grazie a a Sauro Pardini e a questa mostra online di Frida Kalho inserita dalla sublime Carmen Moscariello. Pur da profana devo ammettere che l'Artista messicana è tra le mie preferite, perché è divenuta simbolo dell'emancipazione femminile e della loro forza. La pittrice ha dimostrato il suo indomito coraggio nella vita e nelle opere. Pur affetta da spina bifida dopo un grave incidente, e costretta a vivere lunghissimi periodi a letto, è riuscita a trasformare la sofferenza in grandi capolavori e ha condotto un'esistenza tribolata, ma intensa. La donna palesò il proprio attivismo iscrivendosi al partito comunista ed ebbe il suo grande amore per il più grande pittore messicano Diego Rivera, che la introdusse nel mondo artistico, ma per la sua indole narcisista la tradì più volte. Frida ne soffrì, ma seppe reagire e, nonostante la grave malattia, amò molto. Dipinse spesso i fiori... per non farli morire. Seppe definire le proprie cicatrici aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell'altro e nei colori vividi, forti, caldi delle sue opere spiccano gli autoritratti, perché era spesso costretta al silenzio della stanza da letto e diceva di conoscersi meglio di chiunque altro. Ma l'artista realizzò anche molte opere in cui erano rappresentate nature morte e scene di vita quotidiana che descrivevano in maniera eccellente il costume e la mentalità della società messicana dell’epoca. Il Surrealismo è stato senza ombra di dubbio la grande corrente dell’epoca che influenzo la pittrice nelle sue opere, ma resta famosa la frase che la pittrice disse riguardo la correlazione tra le sue opere e questa corrente:"Non ho mai dipinto sogni. Dipingo la mia realtà". Una donna che riportò nella pittura la propria vita spezzata dall'incidente e la vitalità della terra d'origine. Ringrazio Carmen per avermi concesso di parlare di quest'Artista e per aver dato una pagina simile a Leucade e la abbraccio insieme al nostro Maestro.
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