Segnalazioni
volumi = Nazario Pardini
Nazario Pardini : “Lettura di testi di
autori contemporanei” – Ed. the Writer – 2019 – pagg. 1078
Antonio Spagnuolo |
Interventi
apparsi nel blog “Alla volta di Leucade” tra il 2013 ed il 2015, in una
ricchissima esplosione di recensioni, prefazioni, note critiche, articoli e
saggi presentati con il preciso impegno di chi dedica alla cultura ed in
particolare alla produzione letteraria contemporanea il giusto approfondimento,
necessario a realizzare un panorama puntuale e particolareggiato. Il volume,
generosamente corposo, ha la magia ardua della ricchezza del documento, e la
necessaria diligenza dell’inquietudine, che attraverso la poesia accosta il
lettore alla esperienza multicolore della lingua e della immaginazione.“La
funzione del critico - scrive Fulvio Castellani nella prefazione – se è davvero
tale (e Nazario Pardini lo è), è, dunque, dialogare con il testo preso in
esame, immedesimandosi con l’autore e approfondire i vari processi strutturali
senza divagare ed evitando di trasformarsi in autore lui stesso. Ecco così che
il quadro critico prende forma e consistenza , e in Nazario Pardini si dilata
fin oltre l’orizzonte del concreto, proprio, in taluni casi, suggerendo
possibili sviluppi espressivi a livello di incisività, di solarità, di
genuflessioni creative di fronte ad atmosfere, ricordi, attualità, sentimenti…”.
Oltre duecento interventi si snodano in pagine ricche di esperienze culturali e di ritmi , di immagini colorate e di riflessioni oculate, di indagini circostanziate e di morbide sinfonie, cesellate dalla complessa vicenda della creatività. Un panorama che sembra voler offrire la quotidiana ansia dello scrittore in un memoriale che possa immergersi nel disincanto delle vicende umane, generosamente impegnato nella indagine della fragilità di una fascinazione.
Lavoro certosino, questo di Pardini, che nella pura tecnologia critica emerge dalle onde frastagliate del documento storico, per ricamare i confronti del tempo e le varie esperienze poetiche proposte negli ultimi anni. Una specie di “almanacco” nel quale navigare con curiosità e metodo, con meditazione ed attenzione.
Anche se parlare sempre di poesia può apparire assurdo il momento della scrittura rivela ancora la ricchezza che la parola riesce a suggerire, vuoi nella immaginazione del lettore, vuoi nella vertigine che il subconscio incasella, e questo prezioso volume costruisce il pilastro necessario per una scenografia che recuperi le molteplici occasioni della ricerca.
Oltre duecento interventi si snodano in pagine ricche di esperienze culturali e di ritmi , di immagini colorate e di riflessioni oculate, di indagini circostanziate e di morbide sinfonie, cesellate dalla complessa vicenda della creatività. Un panorama che sembra voler offrire la quotidiana ansia dello scrittore in un memoriale che possa immergersi nel disincanto delle vicende umane, generosamente impegnato nella indagine della fragilità di una fascinazione.
Lavoro certosino, questo di Pardini, che nella pura tecnologia critica emerge dalle onde frastagliate del documento storico, per ricamare i confronti del tempo e le varie esperienze poetiche proposte negli ultimi anni. Una specie di “almanacco” nel quale navigare con curiosità e metodo, con meditazione ed attenzione.
Anche se parlare sempre di poesia può apparire assurdo il momento della scrittura rivela ancora la ricchezza che la parola riesce a suggerire, vuoi nella immaginazione del lettore, vuoi nella vertigine che il subconscio incasella, e questo prezioso volume costruisce il pilastro necessario per una scenografia che recuperi le molteplici occasioni della ricerca.
Antonio Spagnuolo
venerdì 7 dicembre 2018 (da blog Poetrydream, di A.S.)
Nel condividere totalmente e lodare com’è giusto il brillante intervento recensivo che l’amico Antonio Spagnuolo ha redatto per l’ultimo poderoso libro di Nazario Pardini, “Lettura di testi di autori contemporanei” - prefato da Fulvio Castellani con acuta, concreta e solida scrittura -, mi preme innanzitutto sottolineare la bellezza “fisica” del volume che, compatto e maneggevole, si offre all’attenzione e all’approccio in un’elegante e insieme cordiale veste grafica e iconografica, per la qualità dei materiali cartacei e per la nitidezza dei caratteri; anche la distribuzione della scrittura sulle pagine appare gradevolmente regolata: né troppo fitta e incombente né troppo rada e diluita. Davvero un bel libro, che invita alla lettura e alla scoperta.
RispondiEliminaLa meritevole operazione messa in atto dal nostro caro Nazario consiste innanzitutto nell’aver affidato al supporto cartaceo del libro un consistente assaggio dei contributi ospitati dal blog “Alla volta di Leucade” dal 2013 al 2015. Operazione necessaria per preservare nel tempo quegli scritti che sono il risultato del suo impegno letterario e culturale serio e ininterrotto, faticoso ma appagante; per offrire a quegli inchiostri un rifugio serenamente stabile, sicuro ben oltre la precarietà del web (minacce di virus, pirateria, ecc.) e la fragilità delle “memorie” interne o esterne; insomma, ben oltre l’instabilità dell’intero sistema informatico. Gli scritti inseriti in quest’opera non vengono però tutti dalla mano di Pardini ma coinvolgono, in qualche modo e a vario titolo, altri scrittori e poeti. Però certamente Nazario, oltre a far da fil rouge, è il protagonista indiscusso di questo volume, che si divide in due parti: la prima, “Il poeta, la poesia e la funzione del critico”, occupa un’ottantina di pagine del libro e ospita poco più di venti interventi di autori vari; la seconda, “Prefazioni, recensioni, note critiche, articoli e saggi”, è quasi tutta abitata da scritti critico-esegetici del nostro Nazario, che si avvale talvolta di contributi in versi e in prosa di altri autori per rendere più comprensibili i suoi testi creando sponde, agganci, ponti, riferimenti; e talvolta fornendo in originale il brano o la poesia oggetto della sua nota critica.
Un altro vantaggio che il libro offre al lettore è la possibilità di aver a portata di mano, condensati in un solo volume per un’agevole e immediata fruizione, contenuti altrimenti difficili da reperire sul blog, almeno in tempi brevi.
Chiudo questa breve nota felicitandomi con il caro Nazario per quest’ultima ricca e variegata offerta di grazia e di bellezza, che rivela il suo valore di critico militante e di uomo buono, generoso e disponibile con tutti.
E ancora complimenti ad Antonio Spagnuolo per il suo intervento davvero pregevole.
Pasquale Balestriere