Giusy Frisina, collaboratrice di Lèucade |
Meditazione della
vigilia
Tu sai
Che questo fondo
É abissale
Che la redenzione non è pace
Ma inferno e paradiso
Insieme
Che Dio è tutto
Ma tu hai ancora bisogno
Dello sguardo dell' altro
Per esistere
Che il buio ha la sua verità
Dove ricomincia il giorno
Dove l'ordine é caos
Dove il profugo
Che ha perso tutto
Non può rimanere per sempre
A piangere da solo
Dove la luce appare e scompare
A intermittenza
Se tu riesci a vedere
Sulla linea di confine
La tua ombra.
Giusy Frisina
Tu sai
Che questo fondo
É abissale
Che la redenzione non è pace
Ma inferno e paradiso
Insieme
Che Dio è tutto
Ma tu hai ancora bisogno
Dello sguardo dell' altro
Per esistere
Che il buio ha la sua verità
Dove ricomincia il giorno
Dove l'ordine é caos
Dove il profugo
Che ha perso tutto
Non può rimanere per sempre
A piangere da solo
Dove la luce appare e scompare
A intermittenza
Se tu riesci a vedere
Sulla linea di confine
La tua ombra.
Giusy Frisina
Molto interessanti - come sempre - i versi di Giusy Frisina.
RispondiEliminaUna vera e propria meditazione che, nella vigilia, trova la sua giusta allegoria per entrare nel più grande dei misteri: la vita: nella sua interezza, nel suo essere "inferno e paradiso / insieme". Complimenti,
Sandro Angelucci
Grazie di cuore Sandro per la tua attenzione profonda... E tanti cari auguri.
EliminaPoesia asciutta,scarna dove ogni verso pare sia incastonato come mattone su mattoni per erigere una serie di interrogativi esistenziale collettivi -...ma tu hai ancora bisogno dello sguardo dell'altro per esistere-;-dove il profugo non può rimanere per sempre a piangere da solo- e, pertanto, è mio dovere, quale scopo primario dell'esistere in questo -fondo abissale- seppure redento, porgere la mano e all'occorrenza anche due perchè al mio fratello -sconosciuto-gli torni un sorriso tra la perenne smorfia del dolore nel suo quotidiano. Versi scarni dicevo ma alquanto incisivi che c'interrogano e ci inducono ad una meditazione profonda anche sulla precarietà dell'uomo specie contemporaneo. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaGrazie per aver colto così bene il mio messaggio, Pasqualino Cinnirella.E tanti auguri di cuore.
EliminaSono davvero affascinato da questa poesia dove fa la sua apparizione il principio dell'Armonia dei Contrari. Principio che è molto più di una teoria filosofica, come normalmente pensiamo, ma che è il fondamento stesso della creazione del mondo (così come di ogni altro atto creativo, ivi compreso quello umano), sempre sospeso tra distruzione e costruzione, tra luci e tenebre, tra ordine e caos. Indispensabile, per comprendere questa verità, è che l'uomo riesca a vivere la propria dualità dialogando con se stesso e intravvedendo "sulla linea di confine" la propria ombra. Ed è quanto la poetessa fa spontaneamente, testimoniando con il "tu" tutta la pregnanza del dialogo interiore con se stessa.
RispondiEliminaFranco Campegiani
Grazie Franco della sempre bella lettura. E tanti cari auguri.
EliminaUna poesia che ha il sapore di una preghiera se si rivolge a Dio che è tutto e niente per noi che abbiamo bisogno "dello sguardo dell'altro per esistere" dove la luce appare e scompare in armonia di opposti.
RispondiEliminaGrazie cara Giusy e complimenti.
Annalisa Rodeghiero
Franco non poteva evitare il fascino dei tuoi versi, cara Giusy. Sei l'espressione del dualismo che regna nell'universo, che ci rende figli del bene e del male. E il tuo dire è privo di orpelli, procede per sottrazione, senza privare i versi di potenza immaginifica e di forza espressiva. Sei essenziale e capace di toccare i tasti della poesia civile, del misticismo, della solidarietà. Leggerti è scoprire il mondo che abbiamo solo il coraggio di sognare. Tu metti a fuoco il buio, la paura, la solitudine, ma tieni accesa con determinazione la fiaccola dell'amore. Grazie di questo splendido tributo e auguri di un anno ricco di salute, di luce e di speranza.
RispondiEliminaMaria Rizzi
Grazie a te Annalisa sei molto gentile sempre, oltre che notevole poetessa. Un caro abbraccio.
RispondiEliminaGrazie mille Maria, mi commuovi davvero con le tue parole e mi incoraggi sempre. Ti abbraccio e ricambio con infiniti auguri.
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