giovedì 12 agosto 2021

GIUSY FRISINA: "DISTRUZIONE"

Giusy Frisina,
collaboratrice di Lèucade






DISTRUZIONE


Noi senza forze

Mentre la Terra brucia

E la peste dilaga...

Il mondo senza sosta

Sembra eterno

Ma non sa

Quanto noi sappiamo

Eppure non basta sapere

Per salvare il mondo.

E incapaci di ogni reazione

Saltiamo impazziti 

Tra mille virus mutanti

E le onde che  vegliano

Dicono noi ci siamo sempre

Prendete dei secchi 

Fate qualcosa

Il male stesso avanza 

E il calore distrugge

E poi dicono guardate

Quanta indicibile bellezza

Ma che fareste se 

All'improvviso si perdesse

Anche il mare?

GF

 

8 commenti:

  1. Amica antica e illuminata, proprio oggi ascoltando le notizie degli incendi che divampano in tutta la Penisola e boccheggiando per il caldo, pensavo che queste storie peggiorano di anno in anno. Tu lasci che a invocare noi uomini di salvarlo sia il mare in prima persona. E crei suggestioni pazzesche. Mi hai trafitta con l'intero grido d'amore e di disperazione e l'eco dei tuoi versi ha raggiunto il cielo neila chiusa, che è lirica in se stessa. Sei la voce della Natura e della Storia. Ti stringo forte al cuore insieme al nostro Capitano e ne approfitto per augurare a tutti gli isolani giorni sereni, nonostante l'allarme rosso.

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    1. Cara dolce amica antica, sai che per noi il mare è salvezza, quindi lui solo può aiutarcI a salvarlo e a salvarci dalla distruzione e dal male che avanza. Un bacio a te e al Capitano. Giusy

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  2. Cara Giusy
    Come sempre le tue liriche sono di grande potenza....siamo veramente senza forze mentre la Terra brucia e il male avanza...il male che lo stesso uomo ha creato. Le onde del mare ci cullano, sono eterne, ma cosa succederebbe se ci rapissero anche il mare?
    Grazie per questo dono, per questi versi inquieti ed inquietanti.

    Un abbraccio a te e al nostro Nume tutelare che protegge la sua Isola incantata!

    Loredana D'Alfonso

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    1. Grazie cara Loredana che cogli sempre il senso vivo delle parole...E' grazie a te e agli amici di questo blog, con la nostra straordinaria guida, che si può sperare ancora...Un abbraccio.Giusy

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  3. Lascia che ti ringrazi, cara Giusy.
    Come dovrebbero farlo tutti coloro che hanno a cuore la propria "casa". Quegli uomini "senza forze" - come tu giustamente sottolinei - che si stanno rendendo conto che "non basta sapere / per salvare il mondo".
    Resta inascoltato, amica mia, il grido che Socrate elevò di fronte alla giuria che lo avrebbe condannato poi a morte.
    I sofisti, al pari degli odierni tuttologi, invece, pretendono di sapere tutto, con i risultati che sono sotto i nostri occhi. Quelle onde del mare, che "vegliano", che "dicono noi ci siamo sempre", quelle onde sapevano? O, forse, hanno sempre saputo di non sapere, prendendo spunto da questa consapevolezza per conoscere davvero?
    Bisognerebbe chiederlo a quelle persone che, Wildianamente, " sanno tutto e purtroppo questo è tutto quello che sanno", che cosa farebbero se "all'improvviso si perdesse / anche il mare"

    Sandro Angelucci

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    1. Se ci si rnde conto, caro Sandro, che l'approccio è più pratico che teorico, è forse già qualcosa. Lo dice una che ha sempre preferito la teoria alla prassi ma che sta cambiando strada...Che ne sappiamo, infatti, delle nostre origini e finalità?...Però osserviamo quel che accade e ci indigniamo. Da qui ripartire forse...Grazie a te che mi leggi e che mi dai spunti ulteriori di riflessione sempre. Giusy

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  4. RICEVO E PUBBLICO
    Non ho il piacere di conoscerla personalmente se non tramite le sue presenze sul blog e desidero esternare i miei complimenti per i versi della lirica dal titolo emblematico che affronta con sensibile emotività un importante tema di attualità, le cui conseguenze, se non affrontate immediatamente, produrrebbero esiti catastrofici portando l’umanità nuovamente a camminare carponi, vestire pelli d’animali e cibarsi di carne cruda. E’ ampiamente dimostrato che negli ultimi due secoli lo sviluppo tecnologico ha prodotto più danni all’eco sistema di quanti ne ha subiti il nostro pianeta sin dai primordi. L’auspicio è che il suo sentire, gentilissima Giusy sia urlo nelle stanze di chi sa ma non agisce perché i parametri che reggono il sistema globale come economia, potere, interessi, ideologie, non viaggiano su binari paralleli. La mia verde età e quella dei miei coetanei non farà parte di questo prossimo oscuro futuro, ma i timori sono rivolti alle nuove generazioni, forse addirittura ai figli dei nostri nipoti, che andrebbero incontro al dolore di non godere del bene immenso che ci è stato dato e che noi abbiamo tradito, A lei, gentilissima Giusy, esprimo la mia stima con un forte abbraccio e porgo un saluto particolare al nostro Nocchiere Nazario.
    Lino D’Amico

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    1. La ringrazio dell'affettuosa attenzione, si il mio è quasi un grido disperato, non so chi lo ascolterà ma credo ora più che mai nella funzione civile della scrittura, che nel mio piccolo vuole essere almeno un momento di riflessione condivisa su quanto stiamo combinando...Ricambio l'abbraccio. Giusy

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