lunedì 23 agosto 2021

LIDIA GUERRIERI: "INEDITI"

 E' un'altra vita il prezzo

Lidia Guerrieri,
collaboratrice di Lèucade








Evolversi

dalla radice acquatica: avanzare

divorando noi stessi in picchi d'ira

e di superbia, testimoni e artefici

delle trasmigrazioni del divino.

Noi che mutammo le valchirie in angeli

e l'Erebo nel fuoco dell'Inferno,

lungo la strada che ci fece uomini

per quotidiani calvari arranchiamo

all' unità perduta, e ci è riposo

raro l'ora d'amore.

Lenta, fin troppo lenta si disquama

la luce dalle scorie! E di ogni passo,

di ogni sudato passo

che ci avvicina all' inavvicinabile

è un' altra vita il prezzo.

 

La Luna

 

La luna non si spiaggia sui miei vetri;

galleggia in ampia chiaria di velame

dove il buio è più alto,

se il vento non la spinge a ingarbugliarsi

fra le chiome degli alberi. Sarà

questo suo percepirsi senza un'ancora,

non avere memoria dell'inizio,

né certezza di approdo o alcuna idea

del perché del suo esistere

quel che la impallidisce e la fa muta?

Non c'è nube, pur piccola, che possa

scansare dal suo viso!

Anzi, più ne è lontana, più se n' impiglia

l'ombra nel bianco crine. Cicatrici

sopra il suo volto antico, vaste impronte

di colpi e di pericoli scordati;

non è l'indifferenza ai nostri mali

che le spenge lo sguardo

rendendola distante e peregrina...

bensì l'amara consapevolezza

di non poter salvare sé né noi.

 

NOIA

 

C'è da dire
che in tanto tempo non è mai cambiata:
quel medesimo odore polveroso
che ti si artiglia al collo,
lo stesso sguardo ruvido e piagato
fisso sull'ombra che mi stagna dentro.
Ciondola qua dattorno, arida e vuota,
nella calura irsuta dell'Estate,
e si rannicchia al freddo sull'ulivo
torcendosi le mani nel rimpianto
di quel che non è stato.
Madre cui non si sfugge, noia antica,
chiusa con me nella gabbia di un tempo
che più si storce in giorni imbavagliati,
e solo a tratti ne sorge e si affanna
a distillare un vinello canoro
da grappoli di sillabe.
Era lì poco fa, sopra la gronda
che affoga l' orizzonte e mi ha seguita
ora, con i miei cani, sotto i cerri,
dove fra bende e nuvoli ha ben pochi
spiragli questo cielo:
un fantasma di piombo e solitudine
che mi ha tracciato dentro un solco oscuro
dove insieme bruchiamo l'erba amara

di giorni sempre uguali e di silenzio.

Lidia Guerrieri

 


2 commenti:

  1. Poesie intense e belle che ho condiviso. Complimenti a Lidia Guerrieri. Un saluto solare a voi tutti. Fulvia

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  2. Lidia mia, se esiste un pennello per affrescare versi tu lo possiedi e dipingi musicali quadri con naturalezza e totale umiltà. I tre testi che proponi rappresentano un poemetto dedicato alla vita, alla luna e alla noia. La prima lirica ha toni e melodie strazianti, narra il nostro arrancare "lungo la strada che ci fece uomini", e spicca il volo in originalità e potenza di contenuto. La seconda poesia, diversa da ogni inno alla luna, tratteggia un astro che "galleggia in ampia chiaria di velame /dove il buio è più alto,/se il vento non la spinge a ingarbugliarsi /fra le chiome degli alberi". Una luna che cerca riposo, proprio come noi. E la noia, protagonista della terza opera è artiglio,"fantasma di piombo e solitudine /che mi ha tracciato dentro un solco oscuro". I tuoi estratti valgono più di ogni commento, tesoro, danno la misura della tua fervida, inesauribile capacità immaginifica e del tuo talento. Sempre grata per simili doni ti stringo forte insieme al nostro Capitano saldo alla prua della nave dell'Arte!

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