martedì 3 agosto 2021

MARCO DEI FERRARI: "SCHIAVITU' D'ESTATE"

 

Marco Dei Ferrari,
collaboratore di Lèucade


SCHIAVITU' D'ESTATE

Lupi d'aie furiano

volteggi d'api ronzìe

t'intingi cavicchio

di solchi ribelle

sfreccìo di volto

aedo dantesco

t'arsuri crocicchio

arnia d'effluvio

che srotoli gemme

sgocci in amore sfiguri

...di vertiginoso svenire ritrovo spettrale

sormonta azzurri immagini che dettagliano...

millenni...

fremi... abbagli... laceri...

Sole germoglio t'incalzi

schiavo d'estate t'incanti

destino beffardo t'infrangi

...deteriorano tavole nei recinti sacri

maschi e femmine adorati da Nanna-Sin...

e Terra madre

sentiero di esseri vivi per morti

t'intarsi

Marco dei Ferrari

1 commento:

  1. La calura soffocante, l'impietosa pandemica indifferenza, gli umani stolti in recinti raggruppati, una sorte in discesa, come la dantesca selva oscura. Come sempre Marco dei Ferrari racchiude in un pugno sensazione e disperazione del momento, rendendolo terribilmente eterno, senza via di scampo
    Da rileggere e riflettere per estendere la nostra meschina visione della miseria attuale
    Bravissimo
    Isabella Conte

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