martedì 3 marzo 2015

CHRISTIAN SINICCO "POESIA"

Il passato trasformato in bianco, e poco più in là
lʼamore, le ultime sbiadite parole e la repubblica
dei bambini di Beirut, i disegni nella disperazione
di quale guerra? Sul divano, dimenticata lʼidentità,
ritrovarsi e con i guanti ancora trascinare brandelli
nella notte; dopo, qualcuno parlerà… Ma la madre grida e,
poi, dice che sono lettere i fiori e in fotografia i paesaggi:
lì vedi un Golan e le mani di sposa che lo impugnano,
ma guarda le sue mani, sono cerchi che impugnano
altre mani – gli occhi a questa collina non li vedi
lavorare la pelle olivastra, ancora a quelle linee
ondulate del viso, poiché già si incontrano come gli anni
portati via, come se gli anni portassero via, ma non più lì,
più vicini, tornando a casa, distanti quanto grandi lampioni,
numeri muti tanto lontani quanto calcolati… Solo
potendo illuminare i crocevia vuoti, ridare vita da Ber Sheva
al deserto e sui camion scavare gialli ritorni
nei tragitti, i silenzi, le bandiere, la felicità
e i traccianti nellʼaria sarebbero questa scintilla ingenua.

Christian Sinicco



Christian Sinicco (1975) si occupa di poesia su Metabolgia (http://metabolgia.wordpress.com/) e Mare del Poema (http://christiansinicco.wordpress.
com/), dove ospita testi, saggi, interviste e riflessioni.
Eʼ stato caporedattore di Fucine Mute Webmagazine e ha collaborato ad Absolute Poetry, Land e Village, il blog di Libri Scheiwiller. Collabora con la rivista di esplorazione, Argo. Nel 1999 fonda, insieme ad altri poeti, lʼAssociazione Gli Ammutinati (http:// ammutinati.wordpress.com/). Attualmente si occupa della segreteria artistica di Trieste Poesia. Ha vinto il “Trieste International Poetry Slam” e con altri coraggiosi ha traghettato in Italia il Drama Slam (http://www.dramaslam.eu/). Nel 2005 pubblica passando per New York (LietoColle). Eʼ stato tradotto in 8 lingue.
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