domenica 23 agosto 2015

FRANCO CAMPEGIANI: "A DANIEL VARUJAN"


Franco Campegiani collaboratore di Lèucade

Dedico a Varujan questi miei versi, 
ispirati alla sacralità della Terra Madre:



Saggia campagna
malgrado i tanti secoli
prolifichi sempre copiosa.
Tu amante, tu madre ti doni
e urla il contadino
nell'amplesso di puro amore.
L'albero dà frutti
pompati dal regno incontaminato,
stracarichi dell'energia
di cui è pregno il tuo ventre.
E ogni pomo è il padre,
il figlio, lo spirito santo.

Franco Campegiani

2 commenti:

  1. Franco si ispira al grande Poeta armeno che canta la vita, non la morte, e ci racconta di una terra madre, che consola, genera e nutre, è essa stessa per prima pane e farina. Varujan racconta la produzione e la lavorazione del pane, l’aratura dei campi , la semina, tutte le fasi che conducono alla trebbiatura, attraverso le piogge di primavera, o le giornate di sole, fino al granaio e al mulino, in cui la benedizione (Antasdan) rende sacro il pane.
    E si lega ai suoi versi, alla sua ispirazione con una lirica ispiratissima, che
    dà seguito e senso al canto del poeta armeno. "La saggia campagna".../ prolifica sempre copiosa"... "L'albero dà frutti /stracarichi dell'energia
    di cui è pregno il suo ventre" e il ciclo della vita si ripete ... a ricordarci che nel '900 il più grande genocidio é stato quello della classe contadina.
    Franco é testimone del messaggio del Poeta Armeno e di come, nonostante gli urti, le difficoltà, la sofferenza, oggi come ieri, come sempre "ogni pomo è il padre,
    il figlio, lo spirito santo"
    Versi di fronte ai quali non mi vergogno di inginocchiarmi....
    Maria Rizzi

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  2. Sono grato a Maria per queste righe a loro volta molto ispirate. E' verissimo: "nel '900 il più grande genocidio è stato quello della classe contadina". Come se l'umanità, nata dalla terra, potesse oramai presuntuosamente fare a meno di lei, della sua generosità e del suo amore sconfinato. Purtroppo abbiamo dimenticato di essere "terrestri" e il risultato di questa follia è sotto gli occhi di tutti.
    Franco Campegiani

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