Verità
di verità, tutto è verità
in
mondovisione in democratico spi
rito
di discussione, dʼAnnunciazione, di
reputazione,
di rappresentazione,
di
sottomissione
– scorgo grammatiche anche nel
caos
E
cosʼè il tempo, cosʼè lo spazio?
Geografie
del potere pazzo,
giochi
di plastilina, teoremi ad hoc,
esercizi
di stile, jet set
per
i demòni dellʼaria:
New York è sempre boom!,
Israele
poverinigliebreipoverini!
Milano
sempre dabere, lʼexpo si sorseggia
già
fra i bicchieri dellʼhappy hour.
E
i cavalieri delle nuove logge
importano
le nuovissime armi ideologiche,
ateismi,
taoismi, cineserie selvagge,
e
a ben vedere... oltre Damasco che cʼè?
O
meglio: cosʼè rimasto del
Sole?
Mi
dicono draghi, filosofi cannibali,
che
speculano il vuoto e le sue vertigini.
E
il senso cosʼè allora? Cosʼè la forma?
...oggi
che la vita ha sostanza astratta, codicale,
s-ostentamento equazionale
– bot,
bond, spread, plus!
Oggi
che la Parola è stilistica, invenzione pubblicitaria
– special
offer, gratis, packet,
business, smart, mission, target!
E
la Storia è sempre più libera, liberale, libertaria,
(solo)
apparentemente controcorrente...
mentre
i novissimi giornalistici talenti
confondono
le acque, le vite,
e
le modernissime nervose scritture
– iper-moderne, a-narrative,
generazionali,
emozionali!
impastano
le menti, i sentimenti... oggi,
oggi
che la tecnica è trappola per gli angeli,
il
demonio ha natura numerica,
sulle
macerie delle postmetropoli
–
ciò che resta dellʼuomomangiauomo:
la
nuova giungla real-cibernetica.
Io,
dal mio canto, resto sempre appollaiato
come
un falco stanco a sgranchire il becco
su
questo scoglio universale
sullʼisola di sempre, sostanzialmente
isola
continentale.
E
mentre Catania è uno smeraldo di fuoco
sotto
la cenere che lo ricopre,
aggiungo
solco al solco,
attizzo
la fiamma, affilo la voce,
curo
il mio campo
– temo la notte che si propaga
laggiù
dovʼè
più densa la falcidia
e
resta solo la conoscenza
per
ardore o il buio
Riccardo
Raimondo
Riccardo
Raimondo, classe ʻ87. Poeta, narratore e critico,
vive, studia e lavora a Parigi. Si occupa di Letterature Comparate, Teoria della
letteratura e Francesistica. Dal 2011 è
accademico
corrispondente presso lʼAccademia degli Incolti di Roma. Collabora con riviste, web-magazine
e blog per critica dʼarte, letteraria e di costume. In poesia ha pubblicato: Lo Sfasciacarrozze (A&B, 2009), Il potere dei giocattoli (Sentieri Meridiani, 2012), Teoria del pirata (Samuele Editore, 2013,
prefazione di Giorgio Bàrberi Squarotti).
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