Carla
Baroni. Del otoňo las hojas. Ediciòn,
introducciòn, y traducciòn de Maria Burguillos y Alessia Della Rocca. 2020. Carla Baroni. Un
anno d’amore. Edizioni Stravagario. 2020
Carla Baroni, collaboratrice di Lèucade |
Mi
sono giunti oggi 27 febbraio due corposi volumi di poesia per bontà
dell’autrice: l’uno dal titolo D’autunno
le foglie e l’altro Un anno d’amore.
Il primo allunga il tiro oltre la frontiera dacché risulta essere editato per i
caratteri di Associasion Cultural Benilde con testo a fronte in spagnolo, di
Maria Burguillos Capel y Alessia Della Rocca.
Due volumi che vanno ad arricchire ulteriormente il già copioso
curriculum di una poetessa a tutto tondo che rivela con la sua potenza
espressiva una storia umanamente complessa. Si parla di Carla Baroni, autrice eclettica e versatile,
conosciuta nel mondo letterario per la sua valenza scritturale e per i numerosi
premi conseguiti. La sua poetica rivela doti di straordinario intelletto, di
generosa armonia epigrammatica. Per Carla poesia e musica
vanno in sintonia, come vanno in sintonia poesia e vita. Ma con allunghi
di operosa intelligenza creativa, con voli di alta suggestione espressiva e con
un certo dosaggio di sana ironia che le permette di guardare il mondo da un
torre ariostea, senza mai cadere in un lirismo ovvio e scontato. Il suo campo
semantico è costellato da diverse misure prosodiche, ma soprattutto da un
endecasillabo di cui si rivela in continuazione esperta ricamatrice. Sta qui il
suo alto programma ontologico, la sua indelebile forza comunicativa, in un
metro che la identifica e la fa riconoscere a distanza. Bastano i primi versi
di un testo a farci entrare nel mondo musicalmente avvincente della Baroni. E
tutto va, tutto scorre con euritmica andatura, con snellezza creativa dove il
verbo stesso in iuncturase di sapida redditività, ci offre la chiara visione
della maestria espressivo-contenutistica
di questa autrice. Abbiamo parlato di vita, di momenti ora facili ora
difficili, di una storia che ci vuole sul campo
a combattere con ogni mezzo in nostro possesso. E Carla possiede il mezzo: quello del verso,
della parola, del suono, della magia affabulatrice. Un mezzo che pochi possono
vantare di possedere.
Il secondo libro in questione (Del otoňo las
hojas) risulta di ben 168 pagine durante le
quali si snocciola un Poemario di
undici titoli: De lo zufolo del Dio
Silvano, De mi giudichi sol Dio e mi perdoni, De variate iterazioni, De origami
di storia, De spazi della memoria, De il treno corre, De l’osteria del cavallo,
De rose di luce, De nel firmamento acceso delle stelle, De la Rina classe 1910,
Da canti d’amore per San Valentino. Una crestomazia di rara simbologia
emotiva, dove le varie misure retoriche,
dalla sinestesia alla metafora, mai sono d’impedimento alla spontaneità lirico-epigrammatica:
Los
demàs tuvieron
Los demàs tuvieron goleada
infancias
en campos llenos de amapolas
entre hileras de vinas y el
imbricado
follaje quieto de los olivos
al viento
o lamina turquesas de mares
para imaginar intrépidos
veleros
combattendo contra piratas o
sarranenos
cuando al amanecer se arroja
el cormoràn…
Due
lingue (lo spagnolo e l’italiano) che si uniscono in simbiotica fusione
armonica per reificare le emozioni calde e fresche di una poetessa fra le più
vive e vivaci del panorama letterario attuale.
Il primo volume (Un anno d’amore) distribuisce 31 poesie per ogni mese dell’anno. E
riporta la stessa andatura endecasillaba nel ritrattare un animo zeppo di amore
e nostalgia, di passione e memoriale, ma soprattutto di forte affratellamento ironico
con questa nobile arte che è la POESIA:
Su,
baciami stanotte sotto il vischio!
Tesoro mio, non corri poi
alcun rischio
Se mi baci stanotte sotto il
vischio.
Non è che facendo così firmi
un contratto,
non c’è il sindaco oppure il
sacerdote
che ci unisce d’imperio per la
vita.
Stai calmo, ché non devi
incrociar dita,
è solo per mostrarmi un po’
d’affetto
prima di far la maratona a
letto
che tu credi davvero
necessaria
secondo la tua cabala
aleatoria
per propiziarti gran virilità
durante tutto l’anno che
verrà.
Su, baciami stanotte sotto il
vischio.
Nazario Pardini
Nazario Pardini
RICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaCaro amico, grazie per il generosissimo commento ai miei due ultimi libri. Quello bilingue è un saggio di tutti i testi di poesia scritti fino a quel momento (diciotto) che ha l'intento di farmi conoscere un po' anche all'estero essendo il PDF scaricabile gratuitamente da internet, il secondo - di tutt'altro tipo - tratta con molta ironia il rapporto uomo-donna. Perché ho sempre affermato, anche da questa isola, che la POESIA è un genere letterario con cui si può scrivere di tutto. A tale proposito riporto qui un testo che ritengo emblematico per descrivere “Un anno d'amore”:
Non farfugliare, Albert,
hai tracannato un po'.
Che cosa vuoi, to sleep
o che tolga lo slip?
So che molti di quelli che mi apprezzavano mi toglieranno metaforicamente il saluto ma spero invece di acquistare la simpatia di tutti coloro a cui piace scherzare perché la vita è breve e sorridere ogni tanto fa solo bene.
Ancora grazie a te, mio incomparabile Nazario, e alla tua accoglientissima isola.
Carla Baroni
Credo che l'amico Nazario abbia tratteggiato magistralmente la poesia di Carla Baroni, che è il lato femminile del nostro trio CaNaPa.
RispondiEliminaQuanto a me, ribadisco quel che ho spesso sostenuto: Carla è spirito complesso, poliedrico, sfaccettato. Ama l'ironia e la facezia, anche a scopo terapeutico: c'è bisogno di leggerezza nella vita che, purtroppo, ci impone talvolta grevi e seriosi atteggiamenti. Perciò sia il benvenuto un libro di versi che in qualche modo accenni a trasgressioni e sberleffi.
Pasquale Balestriere
Confesso una mia particolare duplice affezione nei confronti dei testi di poesia. Adoro le belle edizioni stampate su buona carta, con caratteri tipografici rotondi e molta saggezza di spazi. (Tralascio per pudore una mia malinconia sull'uso dei tagliacarte). Amo per converso le edizioni informatizzate che si trovano gratuitamente on line e circolano libere nel web. Insomma detesto quelle edizioni stampate alla corsara, senza nessun fascino, orfane di ogni forma di editing che intasano il non mercato attuale dei libri di poesia.
RispondiEliminaHo trovato on line la traduzione castigliana di un'antologia di diciotto testi poetici di Carla Baroni e la cosa mi ha entusiasmato. Si tratta del volume D'Autunno le foglie/ Del Otoño las hojas, Benilde Ediciones 2020. Davvero interessanti queste hojas in cui la versificazione italiana si marita alla traduzione in un flusso di rimandi e di sapidi ampliamenti. Sono quasi da leggere ad alta voce per renderle ancora più godibili nel flusso linguistico di cui vivono. Penso che l'opera poetica di Carla Baroni abbia trovato l'occasione giusta per essere valorizzata.
Il cartaceo della seconda opera (Un anno d'amore, Edizioni stravagario 2020) mi convince già dall'illustrazione di copertina anche se trovo imperdonabile la numerazione automatica di pagina. Trecentosessantacinque poesie descrivono compiutamente un universo amoroso dai molti alti e bassi. Bella è la capacità di armare/amare di questi protagonisti-antagonisti. Tra ammiccamenti a letture di tarocchi e canzoni di successo le frecce di Cupido si arrricchiscono di intelligente ironia e riescono a far sorridere di tutta questa vita in continuo fremito e fermento.
RICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaCaro Pasquale e caro “Innominato” grazie dei vostri bellissimi commenti che, con quello di Nazario, saranno l'unica gratificazione a questi miei due libri che non riceveranno il battesimo della presentazione per le misure di sicurezza sanitaria ora vigenti. E invece ci sarebbe proprio voluto un momento di allegria per distrarre dalle odierne apprensioni. Andrà meglio, si spera, un'altra volta. Grazie ancora.
Carla Baroni