Francesco Terrone
QUANDO FINISCE LA LUCE
Recensione di Sandro
Angelucci
Un
sogno non muore
quando
è guidato
da
ali d’amore.
Le
rondini volano in aria
alla
ricerca
di
piccoli insetti
che
volano anch’essi nell’aria,
ma
il loro volo,
pur
essendo utile,
è fastidioso
e senza speranza:
finisce
quando
finisce la luce.
Vorrei aggiungere che finisce anche
quando viene interrotto dal becco delle rondini. Che crudeltà! No, semplicemente
la fine di un volo per fare aprire le ali ai rondinini; la fine di un volo per
il principio di un altro, di altri voli.
Questo non per confutare il poeta,
semmai per l’opposto intendimento: vale a dire rafforzare il concetto che, è
vero, il volo finisce quando finisce la luce. Ed effettivamente - per i voli delle
zanzare - la luce finisce; non diversamente - per noi - finisce lo stato di benessere
quando siamo punti da questi insetti.
Ciò vuol dire che quella in cui viviamo
è una valle di lacrime, un luogo inospitale? Niente affatto: sta a dimostrare,
invece, che questo è l’Eden, dove la luce finisce ogni giorno con il tramonto
del Sole ed ogni giorno riappare con l’alba. Albe e tramonti di cui anche l’uomo
fa parte sebbene si ostini a volersi
affrancare dal ciclo naturale della vita.
“Una
farfalla, / senza il nettare di un fiore di primavera, / muore”: come quel
nettare è la poesia per l’uomo. Non posso scrivere senza fare riferimento a
quanto sta avvenendo: stiamo agonizzando proprio per la mancanza di quel nutrimento
e per l’abbondanza di ciò di cui ci cibiamo quotidianamente: soldi, speculazioni,
corruzione, falsi affetti, indifferenza.
Chi, ancora, sa dire: “Le lacrime, / ultimo sorriso di dolore, / salutavano
/ il cuore morente di mio padre…”? Coloro che abbandonano i propri genitori
negli ospizi, dove vengono maltrattati, forse? Oppure chi, nell’animo (e non
parlo soltanto di poeti) sente di essere vivo?
Il libro di cui sto occupandomi è inserito
nella collana “Parallelismo delle arti”, a proposito della quale Guido Miano
così si esprime: “La Collana nasce con l’intento di accostare per somiglianza
un gruppo di poeti - con la scelta di loro testi più significativi - attraverso
fonti di ispirazioni parallele con un altrettanto gruppo di artisti contemporanei
o fotografi. L’obiettivo è quello di chiarire la condivisione di comuni intenti
tra autore e pittore, dove le tematiche dell’autore sono messe in parallelo
alla fonte di ispirazione dell’artista o del fotografo: il tema dell’amore,
della natura, della memoria, del dolore, della maternità, degli affetti familiari
sono presenti in tanta poesia. I volumi della collana sono corroborati da immagini
di opere di artisti e fotografi che, in connubio con le prevalenti fonti
tematiche dei poeti, assurgono a ciò che Kandinsky avrebbe poi definito «lo spirituale nell’arte»”.
Mi sembra una lodevole iniziativa editoriale,
non soltanto perché mette in comunicazione le arti ma vieppiù per la predisposizione
a trovare nella spiritualità un punto di convergenza: parallele, quindi, sì,
che s’incontrano però. Sono molti i pittori e i fotografi che interagiscono con
l’opera di Terrone e, per ovvie ragioni, non mi è possibile citarli tutti.
Senza far torto a nessuno vorrei, tuttavia, soffermarmi sul dipinto Sfumature di Stefano Donati per il
semplice motivo che ho già avuto modo di conoscerlo recensendo Fiumi di parole di Pinella Gambino. Nel
suo astrattismo si potrebbe vedere una visione dallo spazio della martoriata
Europa (restando nell’attualità) e intitolare l’opera Sfumature ha una concreta rilevanza: forse dall’alto si vede meglio
che ciò che conta sono davvero le minuzie e i particolari, troppo spesso
dimenticati da una vita convulsa che sta presentando il conto.
Ma vorrei tornare all’anima (cui precedentemente
mi sono riferito) e ribadire - qualora ve ne fosse bisogno - che è la spiritualità
il segreto di tutte le arti. Per farlo - e chiudo - ricorrerò ad un testo di
soli quattro versi: “Come mendicante / ti
chiedo un abbraccio, / come uomo / ti chiedo amore!”. Quindi ti chiedo la
stessa cosa: l’uomo è un mendicante e il mendicante è un uomo in una vita che
si rispetti.
Sandro Angelucci
Francesco Terrone
QUANDO FINISCE LA LUCE
Guido Miano Editore, 2019
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