Ricevo da Olga Rita Rovai, una delle
voci più limpide della poesia versiliese contemporanea, personalità poliedrica
e dalla spiccata sensibilità sociale, questa composizione ispirata ai tragici
momenti che il paese sta vivendo.
Poesia estremamente musicale che avvalendosi di novenari alternati
ad altre misure di euritmica sonorità, riesce a fare di un argomento attuale e impegnato
una pagina di raro lirismo.
Ictu oculi quello che emerge è il
possesso di verbi che danno forza e consonanza all’insieme.
Nell’era che l’altro
è il contagio
un peso di pietra
si posa nel petto
inermi stanno
le membra
attonito il cuore
mentre
la mente confusa
gira a vuoto
nel turbinio di parole
intanto
tra il mangiare e dormire
la paura ci assale.
Sprezzante dell’uomo
la natura continua il suo canto
scorre la luce del sole
tutto sembra “normale”
se la domanda che poni
è “come ti senti?”
necessaria diventa
una competenza emozionale
Insieme
stendiamo le reti
aiutiamoci
peschiamo giù in fondo
osserviamo
il senso” andiamo a cercare
non si dispera l’amore.
Olga Rita Rovai
Davvero sublime la lirica della signora Olga, che non ho l'onore di conoscere. Nazario l'ha introdotta in modo magistrale mettendo in risalto la padronanza dell'ars poetica di quest'Autrice, che arpeggia il momento surreale che stiamo attraversando con note descrittive, essenziali, neo - realiste, eppure connotate da una sinfonia di attesa, che restituisce dignità a tutti noi, che rischiamo di perdere il senso dell'essere individui, del poter vivere insieme, vicini, in modo 'normale'.
RispondiEliminaLa chiusa di questa poesia è ungarettiana. Si potrebbe definire lirica in se stessa:
"non si dispera l’amore"
L'amore è luce, vita, nutrimento, ragion d'essere. E non può disperarsi, può solo darci forza, permetterci di credere che usciremo dal tunnel, che torneremo alla vita di sempre che non abbiamo mai apprezzato abbastanza. Io mi inchino a questi versi privi di ogni retorica, veri, ispiratissimi. E mi permetto di abbracciare la signora Olga e il nostro Condottiero instancabile.
Maria Rizzi
Grata e commossa per queste parole che diventano alimento e vita
RispondiEliminaIn un momento oserei dire inaspettato e particolare.
Grazie
Olga Rita Rovai