L'ORMA
Come
ricordare e vedere la ghianda
nel
becco martellante dell'uccello
questo
affacciarsi incontrollabile di mondo
nel
grido riposto del suo seme.
È sempre
questo silenzio,
questo
avvicendarsi inascoltato delle forme,
la
morte nel suo deposito di àncora
che chiama
dal fondo un altro mare.
L'ombra
non è che una stagione
in
questo passare infetto.
Nell'accorpare
timoroso dei nomi-
il
respiro condiviso dell'orma-
il
volto regale e già sanato della terra.
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