SOSPETTI
Scaduta l'ora dell' abbraccio.
La carezza graffia il pugno.
Il bacio resta embrione
che sulle labbra muore.
La mano ciondola sul fianco.
Lo sguardo che dovrebbe sopperire,
infila la lente d’ingrandimento dell’investigatore.
La carezza graffia il pugno.
Il bacio resta embrione
che sulle labbra muore.
La mano ciondola sul fianco.
Lo sguardo che dovrebbe sopperire,
infila la lente d’ingrandimento dell’investigatore.
Nelle sale di attesa, a un metro di
distanza.
lo sguardo scruta l’altro da noi.
Cerca le caratteristiche dell’untore.
Se l’udito raccoglie un piccolo starnuto,
oppure l’allarmante suono del colpo di tosse.
Senza raccomandazione, l’emittente scivola
nella lista egli indagati.
lo sguardo scruta l’altro da noi.
Cerca le caratteristiche dell’untore.
Se l’udito raccoglie un piccolo starnuto,
oppure l’allarmante suono del colpo di tosse.
Senza raccomandazione, l’emittente scivola
nella lista egli indagati.
C’è un signore concentrato che legge
Kafka
chissà se fra le pagine nasconda il nemico.
E la signora in grigio con gli occhi incollati
alle scarpe marron, insospettisce.
chissà se fra le pagine nasconda il nemico.
E la signora in grigio con gli occhi incollati
alle scarpe marron, insospettisce.
L’ingresso dal medico, scioglie la
tensione
che si ricompatta al suo inatteso starnuto.
Sono gli altri da noi, i sospettati.
Loro i nemici.
Noi i loro.
che si ricompatta al suo inatteso starnuto.
Sono gli altri da noi, i sospettati.
Loro i nemici.
Noi i loro.
Ad ogni re la propria corona.
Una lirica, Serenella cara, che è 'il quadro figurativo' del momento surreale che attraversiamo. Surreale, ma non assurdo. Assurde sono le verità taciute, gli errori commessi finora, la faciloneria di chi dà buoni consigli e cattivissimi esempi. E noi ci troviamo esattamente come hai scritto tu. A dare la caccia l'untore, a temere addirittura i parenti, a non stringerci, a evitare carezze e baci. Noi andiamo avanti come pesci rossi in una bolla, girando in tondo e chiedendoci quando finirà.
RispondiElimina"Ad ogni re la propria corona", una chiusa che è morso nell'anima. Ha spine lunghe come aculei questa corona, somiglia a quella che portò Colui che volle salvarci e, che ne sono certa, sta pensando a come restituirci la dignità, il rispetto, l'amore. Sta decidendo di salvarci ancora! Grazie amica mia... Da qui posso abbracciarti!
Maria Rizzi
Grazie cara Maria, per i tuoi graditi commenti. Un momento veramente duro ci aspetta. Cerchiamo di restare umani,
RispondiEliminae abbracciamoci virtualmente con grande amore.
Serenella Menichetti
Errata corrige: la caccia all'untore.
RispondiEliminaMaria Rizzi
Cara Serenella, hai tramandato ai posteri un drammatico momento storico di questa umanità disumanizzata... con tono e parole molto convincenti.
RispondiEliminaGrazie di questa onesta testimonianza.
Un abbraccio, Edda