 |
Claudio Fiorentini,
collaboratore di Lèucade
|
Caro Nazario, questo video merita di essere condiviso. Si tratta di una canzone di Don Mc Lean, del 1971, dedicata a Vincent Van Gogh. Per chi non parla inglese ecco il testo tradotto. È poesia…
Stellata, notte stellata
stendi i tuoi colori blu e grigio
guardi fuori in un giorno d’estate
con occhi che conoscono l’oscurità della mia anima
Ombre sulle colline
abbozzano gli alberi e i narcisi
catturano la brezza e il freddo d’inverno
in colori sull’innevata linea della terra
Ora capisco
cosa hai tentato di dirmi
e come hai sofferto per la tua mente malata
e come hai tentato di liberarli.
Loro non ti hanno ascoltato, non ne avevano la capacità
forse lo faranno adesso.
Stellata, notte stellata
fiori infiammati brillano in faville
turbinio di nubi in foschia violetta
riflettono negli occhi blu di Vincent
colori cangianti
campi di grano ambra la mattina
e volti consumati in linee di dolore
consolati dalla mano amorevole dell’artista
Ora capisco
cosa hai tentato di dirmi
e come hai sofferto per la tua mente malata
e come hai tentato di liberarli.
Loro non ti hanno ascoltato, non ne avevano la capacità
forse lo faranno adesso.
E pur se non hanno potuto amarti
il tuo amore è stato vero
e quando non vedevi speranza
nella notte stellata
ti sei tolto la vita come fanno gli amanti
E io avrei potuto dirti, Vincent
che il mondo non è per gente
bella come te
Stellata, notte stellata
ritratti appesi in stanze vuote
volti privi di cornice su pareti senza nome
con occhi che osservano il mondo e che non dimenticano
come gli estranei che hai conosciuto
i vagabondi vestiti di stracci
la spina d’argento della rosa sanguigna
giace disfatta e calpestata sulla neve vergine
Ora credo di sapere
cosa hai tentato di dirmi
e come hai sofferto per la tua salute mentale
e come hai tentato di liberarli…
Loro non ti hanno ascoltato, ancora non ascoltano
e forse non lo faranno mai.
Claudio Fiorentini
Nessun commento:
Posta un commento