GUIDO MIANO EDITORE – NOVITÀ EDITORIALE
È uscito l’ultimo libro di racconti e poesie TRACCE DI UMANA SOLITUDINE
di Giovanna de Luca con prefazione di NAZARIO PARDINI
Pubblicato il libro di racconti e poesie
TRACCE DI UMANA SOLITUDINE della scrittrice Giovanna de Luca, edito GUIDO MIANO
EDITORE, 2020.
«La
prima parte del libro è costituita da una silloge poetica e la seconda da nove
racconti che da Stasera a Il pomeriggio si dispiegano su una
narrazione paratattico-dialogica in cui le sequenze narrativo-psicologiche e
descrittive sono finalizzate all’analisi interiore dei personaggi. Parrebbero
due corpi a sé stanti, senza contaminarsi a vicenda, ma un filo rosso, un leitmotiv
li percorre determinandone un continuum: l’amore per la natura, il gioco delle
parti, le relazioni interpersonali, una certa melanconia, uno sguardo al
passato con occhio benevolo, le trame che suggeriscono apodittiche conclusioni,
le descrizioni con sguardo rivolto all’interiorità, il motivo delle radici e
quello delle reminiscenze non fanno altro che avvicinare la simbologia dei
racconti agli intenti emotivo-riflessivi della silloge.
Possiamo
dire in conclusione che l’opera, complessa e articolata, ricca di spunti antropologici
e ambientali, ci presenta uno spaccato di urgente impatto umano, soprattutto
con i quadri suggeriti dalle descrizioni: “Era un dolce autunno, quello che stava passando. Il viale, lungo il torrente, era un tappeto di foglie rosse, gialle, e marroni. I tronchi
quasi bianchi, forti e nodosi, si
assottigliavano nell’intreccio dei rami, via via sempre
più spogli. Il cielo chiaro nella luce del pomeriggio suggeriva un lento
abbandono al declino…” (Come acqua di
torrente); “Caro, ti ho mai detto quanto è bello, in sere d’estate come
questa, stare in silenzio a contemplare il cielo? Lo so, già sorridi e mi
accusi di vieto romanticismo. Ma non di questo si tratta. Ti si apre una dimensione
diversa, tanto lontana dal quotidiano, come di tempo fermato da sempre e per sempre.
Poche stelle stasera, molti aerei che sembrano lucciole. Da una parte, una
macchia scura trattiene segreti, dall’altra si aprono presepi. La strada,
sempre così percorsa, appare un nastro chiaro, dove possono correre tranquilli
i nostri pensieri…” (Stasera), dove,
l’autrice, spersa nei suoi àmbiti esistenziali, dà tutta se stessa a ché le
emozioni si concretizzino in cieli forieri di stelle; in voli di memoria verlainiana
(Le ciel est par-dessus le toit).
I
racconti sono veri spaccati che parlano di fatti, di vita, di uomini, donne e
ragazzi che narrando, scivolano via come acqua di sorgente: “…Su di lei tanta
ne era già passata: quanta, e quale, sarebbe passata sulla giovane donna? Sentì
di amarla come una figlia, una figlia sconosciuta che non avrebbe visto mai
più. Salendo le scale, pensò che le persone sono come acqua di torrente: hanno
una voce, e bisogna ascoltarla. Nient’altro” (Come acqua di torrente). Vita, amore, comunicazione, sintonia,
storie: tutto è poeticamente arrivante; tutto ci chiama a una lettura di intensa
intrusione partecipativa».
Nazario Pardini
Dalla prefazione al libro
Giovanna de Luca, nata a Piacenza, vive a Varese dove
ha insegnato lettere nelle scuole medie superiori. Ha pubblicato le raccolte di
liriche: Poesie (1997), Il cantare del grillo (2008), La cerniera del tempo (2012), Tra luce e buio (2013), Quel
che resta del giorno (2014), Finché
avrò voce (2015), Oltre il
limite (2017) e il libro di narrativa Quindici racconti (2018).
Ha vinto vari premi e riconoscimenti per
la poesia e la narrativa, tra cui il VII° Premio Letterario
Internazionale “Città di Sarzana”, 2019, per il racconto breve Piazzetta San Lorenzo. È presente
inoltre in vari repertori letterari: Antologia
(Centro Minerva edizioni, 2010), I
Poeti Contemporanei e Riflessi
(Ed. Pagine, 2013 e 2014), I
Racconti di Cultora Nord (Historica edizioni, 2017). Ha ottenuto una menzione
di merito al Premio internazionale di poesia Antonia Pozzi nel 2016.
Guido Miano Editore, Ufficio stampa
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