Claudio Fiorentini, collaboratore di Lèucade |
Caro Nazario,
Condivido con te e con Lèucade questa
splendida poesia di Marco G.
Maggi
Figli
Andrete liberi un giorno
non vi tratterrò con minacce o moine
non spaccerò parole di zucchero
arrampicandomi alle vostre vite
come un gelsomino dai fiori candidi.
Imparate il bene ed il male
vi servirà per crescere liberi e forti
perché quando verrà il vostro turno
nel guazzabuglio che aspetta là fuori
incontrerete delusioni cocenti
disagi e contrasti anche aspri
Con me terrò sulla lingua
solo un vaghissimo gusto di morte
lo proverò quando sarete lontani
se saprò che sbattendo la porta
vi abbandonerete alle lacrime.
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