È cresciuta una rosa
È cresciuta una rosa
sulla tua tomba,
cara amica.
Una rosa,
che profuma di te,
della tua gioia,
del tuo sorriso.
Ho chiesto a tua sorella chi
l’ha messa,
ma nessuno mi ha dato una
risposta.
È il mistero del giorno,
della luce,
è il mistero dell’amore.
Volgesti sempre gli occhi
al colore del cielo,
all’azzurro del mare,
al rosso del tramonto.
Mai ti sei arresa.
Ed eccoti nella rosa che
sprigiona
il tuo sorriso,
il rosso della sera.
È la forza che ti vince, cara
morte:
un fiore che si affaccia
dall’avello.
Bella questa poesia immediata, caro Nazario, sembra proprio spuntare come la rosa sulla tomba della nostra tristezza, proprio in un momento in cui sembra ci si debba arrendere al pessimismo più cupo...Ma questo fiore "che si affaccia dall'avello" è ancora segno di speranza ,dono imprevisto di una natura che nel poeta si trasfigura in un messaggio d'amore e si rivela come esperienza profonda di trascendenza. Grazie. Giusy Frisina
RispondiEliminaLa vita va avanti, diviene luce del mattino, colori soffusi del crepuscolo, tiglio, fior di sambuco e, nel tuo caso, Maestro, si palesa in una rosa.. Un fiore che racchiude il mistero e il confine della Poesia e della vita. Amiamo attribuire la continuazione dei fiori recisi a quelli 'che sprigionano il loro sorriso'. Tu sai farlo con l'Arte che ti caratterizza, con una chiusa in levare che accende Speranza, si erge fiera tra le spine del mondo, e ci trascina nel sogno del ritorno... Grazie Capitano. Sei Esempio , fiducia, sogno... Ti stringo forte al cuore!
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