Prosegue con l'iniziativa del 13 p.v. alle ore 17 presso la SMS Biblio di Pisa, il fortunato ciclo di dibattiti di AstrolabioCultura di cui la prof.ssa Valeria Serofilli
è presidente fondatrice, un'associazione che promuove premi letterari nello specifico l'Astrolabio, reading e conferenze quali appunto gli incontri letterari dell'Ussero con la rassegna "Autori allo specchio - 5 domande a".Lo specchio letterario in questa occasione propone due autori che operano nell'ambito della parola nelle diverse accezioni e con i quali Serofilli dialogherà riguardo alle loro più recenti pubblicazioni: Gianpaolo G. Mastropasqua con "Ologramma in la minore"
(Caosfera, 2019)e
Rosaria di Donato "Preghiera in gennaio",(Ed. Macabor, 2021).
Si riportano qui di seguito le note curate ai volumi a
cura di Serofilli e l'intervista rivolta agli autori.
"La poesia religiosa è un tipo
di poesia tipica della religione cristiana nel periodo
dell'XI secolo, ossia quando si afferma la lirica italiana. Si
sviluppa in Umbria, ed è scritta infatti in volgare umbro. Il componimento
tipico è la lauda caratterizzato da una metrica semplice e dai versi uniti
tramite assonanze. Originariamente queste liriche erano unicamente orali ma
progressivamente furono raccolti in laudari, dove i testi vennero suddivisi per
temi o in base all'ordine delle festività religiose.
Caratteristico di questo tipo di poesia è l'espressione
della fede e/o l'insegnamento di comandi fondamentali di essa, in
ogni caso destinata ad un pubblico vasto per questo si usava il dialetto(...)
La poesia religiosa è considerata la prima forma di letteratura italiana e sarà
destinata a diventare la prima forma di teatro definita da dialoghi presenti
anche nel componimento poetico.
Di questo movimento i massimi esponenti sono Francesco
d'Assisi (1182 - 1226), Iacopone da
Todi (1236 - 1306), entrambi di origine umbra, e il loro
epigono Bianco da Siena (1350 circa - 1399).
Il primissimo esempio di poesia religiosa cristiana può essere considerato l'Anonymi
carmen De laudibus Domini, componimento in 148 esametri risalente alle origini
del Cristianesimo e precedente all'apologetica latina."
Questa è la definizione classica che troviamo in rete. Tuttavia nelle poesie di
Rosaria Di Donato, troviamo una interpretazione personale e attualizzata della
tematica sopra riportata. Sarà interessante conoscere dalla viva voce
dell'autrice in che termini si identifica con le caratteristiche più essenziali
della poesia religiosa tradizionale e in che modo e grazie a quali stimoli e
modelli si differenzia.Rivolgo all'autrice le seguenti domande:
1 ) Sulla base della lettura del libro, anticipo qui la mia personale
impressione. Considerando che il tuo libro "Preghiera in gennaio" è
stato
prefato da Marzia Alunni figlia di M.G. Lenisa (e con postfaz dell'amica
Lucianna Argentino)
si può riconoscere nelle autrici che ho citato dei modelli ispirativi?
Ho avuto modo di conoscere Maria Grazia Lenisa e Lucianna Argentino, e, a mio
avviso ad un primo approccio ho ritrovato nel tuo libro molte affinità. Quali
sono le tematiche care a loro nelle quali ti riconosci maggiormente e in cosa
invece ti differenzi?
Il tuo libro unisce temi di attualità (periodo del covid la quarantena) e temi
di più ampio respiro.Ce ne puoi parlare?
Il titolo del tuo libro è solenne, evocativo e collega il simbolo alla
concretezza cronologica. Ci puoi spiegare i vari risvolti sia metaforici che
concreti che il titolo racchiude e le motivazioni che ti hanno portato a questa
scelta?
La tua ispirazione trae origine più dall'osservazione o dalla riflessione?
Ti chiedo di indicare una o due poesie del libro che maggiormente rappresentano
il tuo mondo espressivo e le emozioni che hai voluto descrivere e trasmettere.
Il libro di Mastropasqua è basato su una intensa e
profonda interazione tra poesia e musica e ci induce ad esplorare ambiti
"specialistici" che tuttavia risultano di interesse per tutti coloro
che amano la lettura, l'ascolto e la connessione fertile che si crea tra le
varie forme artistiche.
Il titolo del libro mi ha condotto a cercare in Wikipedia le seguenti
informazioni:
"L'adozione dell'intonazione scientifica è stata sostenuta da Giuseppe
Verdi,[6][7] che propose anche diverse alternative, principalmente
l'intonazione del la 432 Hz, nota come accordatura verdiana. In realtà a Verdi
interessava più che altro l'unificazione dell'accordatura nella penisola, e
dava come esempio il modello francese che aveva adottato dappertutto il la a
435 Hz; una commissione italiana aveva invece deciso per la frequenza 432 Hz e
lui accettò tale frequenza in quanto la differenza è impercettibile e comunque
un "la" a Parigi sarebbe rimasto tale anche in Italia.
Teorie pseudoscientifiche sostengono una presunta superiorità dell'accordatura
a 432 Hz, ritenuta frequenza "naturale" associata a presunte
proprietà paranormali, chiamata accordatura aurea (pur non avendo alcuna
relazione con la sezione aurea)".
Sarà interessante sentire dall'autore stesso se e cosa dei brani citati
corrisponda alle sue reali motivazioni e se abbiano costituito una fonte di
ispirazione vera e propria.
Rivolgo all' autore le seguenti domande:
La tua ispirazione trae origine più dall' osservazione
o dalla riflessione?
Cosa ti ha spinto a scrivere e in che modo si è evoluta la tua scrittura letteraria?
Anche a te chiedo se dovessi riassumere in poche parole l' essenza di questo
tuo libro come lo definiresti e collocheresti sia rispetto agli altri tuoi
lavori che alla produzione poetica attuale?
Ti chiedo di indicare una o due poesie del libro che maggiormente rappresentano
il tuo mondo espressivo e le emozioni che hai voluto descrivere e trasmettere.
Valeria Serofilli
Grazie di cuore Valeria Serofili e Nazario Pardini! Un cordiale saluto, Rosaria Di Donato
RispondiEliminaRingrazio Valeria Serofili e Nazario Pardini! Un cordiale saluto, Rosaria Di Donato
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