giovedì 12 maggio 2022

MARIA RIZZI: " IL PROGETTO"

Il Progetto

Ciao a tutti, siamo Antonio Bonagura, Max Oliva e Peppe Zappia, tre attori ognuno con trascorsi ed esperienze diverse in campo teatrale e cinematografico. Insieme ad altri amici con cui condividiamo la passione per la settima arte, per il teatro, per la musica e per gli audiovisivi in generale, abbiamo costituito la BOZ – Produzioni Artistiche, una Associazione di Promozione Sociale che si prefigge, tra l'altro, di promuovere e gestire l'organizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative artistico-culturali con finalità socio educative.

Il progetto che intendiamo realizzare con i fondi di questa campagna è nato da una idea di Emilio J. Iasiello, un autore e sceneggiatore Italo americano che noi abbiamo riadattato ed elaborato nel periodo delle quarantene dovute alla pandemia e durante le quali il fenomeno che sviscereremo si è particolarmente evidenziato.

Abbiamo deciso di sviluppare una sceneggiatura che riguardasse questi aspetti facendo trapelare in particolar modo l’ambiguità di alcuni personaggi che nascondendosi dietro facciate perbeniste gravitano in contesti che solo apparentemente sembrano conferire un aspetto e una credibilità ineccepibile.

Il progetto si propone di realizzare il cortometraggio Le cose rotte con cui sensibilizzare il pubblico sui devastanti effetti e sui danni causati dalla violenza di genere. Politica, violenza e stupro fanno da sfondo al femminicidio, un reato ormai ampiamente diffuso in Italia e che purtroppo durante i forzati recenti isolamenti da pandemia si è ulteriormente manifestato mettendo in luce l’esistenza di situazioni invivibili per molte donne che subiscono quotidianamente violenze sia fisiche sia psicologiche e che sempre più spesso si tramutano purtroppo in omicidi.

Le cose rotte sarà un cortometraggio che intende raccontare tutto questo dal punto di vista della gente comune e quindi anche dal tuo che continui a vivere nella paura e nella confusione, senza sapere cosa potrà accadere domani. E' uno sguardo oltre l’ostacolo, verso un futuro che non può e non deve di certo rinunciare alla vita. Il film nasce dalla passione di un gruppo di attori che hanno deciso di rispondere al drammatico momento che stiamo attraversando nell’unico modo possibile: non arrendersi, ad ogni costo. Per realizzare questo importante ed ambizioso progetto abbiamo però bisogno del tuo supporto che sarà per noi fondamentale. 

Abbiamo quindi costituito una troupe composta da attori, attrici, operatore macchina, montatore, fonico, musicista che daranno vita, grazie alle vostre donazioni, al cortometraggio che necessita per la sua realizzazione di un importo complessivo di 8.000 euro. 

Valter Pieretti, titolare della omologa pasticceria di Caserta, dimostrando una grande sensibilità verso il tema trattato, ha per primo sposato il nostro progetto contribuendo ai nostri sforzi per la realizzazione del teaser qui pubblicato che anticipa l'uscita del cortometraggio.

Approfittiamo anche di questo spazio per ringraziarlo ancora una volta nella speranza che la sua sensibilità possa fungere da apripista per le donazioni che intenderete accordarci e per le quali vi ringraziamo sin da ora.

LE COSE ROTTE

SINOSSI

La storia rievoca il passato burrascoso di quattro adolescenti che violentano una ragazza che rimane apparentemente senza vita. Dopo svariati anni, gli amici si ritrovano per brindare alla candidatura politica di uno di loro che, nel frattempo è diventato un facoltoso uomo di affari. Ma i fantasmi di quella vecchia esperienza per l'invidia di uno di loro ritornano vigorosamente a galla attraverso delle foto scattate all’epoca durante la violenza. La situazione si complica e il futuro uomo politico, apparentemente calmo e amorevole, nel tentativo di salvare soprattutto la sua candidatura a Sindaco e  il suo matrimonio, si trasforma nuovamente in un individuo spietato e brutale attaccando la moglie che per difendersi e per salvare la sua bambina lo trascina con se nel vuoto.

In un mercato da sempre nelle mani di piccoli gruppi di potere che impediscono ad autori estranei al sistema di far sentire la propria voce, con nuove storie che sappiano realmente raccontare la contemporaneità, il momento storico che è sopravvenuto ha finito per aggravare drammaticamente lo scenario. In una simile situazione, qualsiasi nuova idea, se non viene adeguatamente supportata direttamente dal suo potenziale pubblico, è destinata a fallire. Ecco perché il nostro progetto non potrebbe essere realizzato senza il tuo sostegno!

Ti chiediamo, quindi, semplicemente di aiutarci a realizzare il nostro sogno e di dare una piccola scossa ad un sistema anestetizzato che, come tutta la società, sembra non accorgersi dello strapiombo nel quale sta per precipitare, rendendosene conto solamente quando è troppo tardi.

Il finanziamento servirà a ricoprire i costi vivi per la realizzazione, il noleggio di tutti i materiali tecnici e il personale dedicato al loro funzionamento che permetterà la produzione del nostro e del vostro film.

IL NOSTRO SOGNO E' ANCHE IL TUO.

INIZIA QUESTO VIAGGIO CON NOI E PARTECIPA ATTIVAMENTE ANCHE TU ALLA NOSTRA CAMPAGNA!

CONTIAMO SU DI TE!

3 commenti:

  1. Ringrazio tanto Nazario per aver pubblicato il progetto che ho ricevuto il progetto di Antonio Bonagura, amico di molti di noi.
    La generosità del Nume Tutelare lo rende a dir poco unico!
    Lo abbraccio forte insieme ad Antonio.

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  2. Errata corrige: il progetto che ho ricevuto da Antonio Bonagura

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  3. Gent.mo prof. Nardini, innanzitutto la ringrazio ancora per la sua sensibilità e per la pubblicazione della nostra campagna di crowdfunding sul suo seguitissimo blog. Mi auguro che anche questa iniziativa sia foriera degli aiuti auspicati per la realizzazione del progetto che, come avrà potuto vedere, affronta tematiche molto crude ma che purtroppo continuano, nonostante tutto, a rimanere sempre attuali. Speriamo che il nostro cortometraggio possa contribuire a sensibilizzare le coscienze sopite risvegliando tutte quelle attenzioni necessarie per affrontare quel genere di problemi.
    Ancora grazie!
    Antonio BONAGURA

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