lunedì 24 dicembre 2018

M. LUISA DANIELE TOFFANIN: "MATTINALE D'AVVENTO"




















MATTINALE D’AVVENTO

 Nell’albale chiarore, tu Luce
uguale dal primo lucore del cosmo
t’avvolgi in matassa dorata
cuna d’attesa luminosa sempre
oltre la tenebra la foschia interiore
oltre l’orizzonte ferito perduto.

E allora che l’oro sale in quota e
splendente s’irradia in promesse del giorno
alle nostre fragili case su
fino alle montane dimore lacerate
immensa quella cuna si dilata 
in abbraccio infinito.

Là rinasci Bambino carne di Luce
conforto di nuove aurore
ai dorsali umidi di lacrime
alle valli dolorose
alla nostra piana desertificata
a tutta la nostra umana povertà.

Rinasci ravviva riaccendi
scintille d’armonia fra cieli e terra
stupori di mani pietose all’altro
sorgive di speranza sempre
ai cuori inariditi
bagliori fra noi della tua presenza.

O Bambino vestito della nostra esile natura
Tu Carne di Luce intrisa di Dio
ascolta la mattinale preghiera!

Lontano nella Notte Santa
brilla la tua innocenza
nel sentiero dei miei pastori piccini
musicanti sulle orme della stella.
  
s. Natale 2018
Maria Luisa Daniele Toffanin

Affettuosamente,
Maria Luisa


N.B.: ti invio anche la copertina del libro “La casa in mezzo al prato in Boscoverde di Rocca Pietore”, appena edito, da me pubblicato come mio piccolo progetto per la rinascita di Rocca in cui trascorro da quasi 50 anni le mie vacanze estive e pasquali. Ora lo porterò al Comune e ad alcuni operatori turistici per la vendita, il cui ricavato sarà devoluto a favore dei bambini e dei giovani.



1 commento:

  1. Un cantico natalizio quello della cara Maria Luisa Daniele Toffanin, che ho avuto modo di conoscere sul palco di Abano Terme in occasione del Premio "Voci". Un cantico che sembra fuori del tempo, ma in realtà riconduce al tempo che stiamo perdendo di vista, al senso profondo delle festività appena trascorse.
    La poetessa recita:
    "Rinasci ravviva riaccendi
    scintille d’armonia fra cieli e terra
    stupori di mani pietose all’altro
    sorgive di speranza sempre
    ai cuori inariditi
    bagliori fra noi della tua presenza" e restituisce il Natale perduto tra acquisti e banchetti. Ricorda la Nascita, con uno straordinario esempio di fisica vitalità verbale. L'Evento è visibile sia sentimentalmente che musicalmente e i versi divengono un poemetto d'amore e di stile superbo. L'Autrice sa essere copiosa, immaginifica, ricca di coinvolgimento passionale. La ringrazio di cuore per tanto Dono. Il Natale avverte la necessità di essere ricordato nella sua essenza.
    Mi permetto di abbracciarla...
    Maria Rizzi

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