Patrizia Stefanelli |
Ti ho cercata
“Sai,
quest’anno non nascono le primule
forse Inverno ha scordato Primavera
o, forse, è lei ad aver dimenticato;
non torna.”
Così… tagliò i capelli. Li gettò
al vento.
Guardò il suo volto ch’era molto pallido.
Così tagliò la lingua e la gettò
ai cani.
Non vide mai il suo sorriso così
tolse il sasso dal petto e lo gettò
al fiume.
Patrizia Stefanelli
Grazie infinite per la fiducia, Prof. Pardini, maestro mio. Sempre
RispondiEliminaUn denudarsi quello della tua Primavera, Patrizia cara, che tramite l'éscamotage dell'animismo é creatura ferita, che rinuncia a compiere il suo ciclo. Decide di mutilarsi. E tanta mutilazione investe essere umano. Io mi sono sentita senza capelli, senza lingua e senza cuore... Perché il 'sasso nel petto' é il cuore. Invalidato dai lutti che ci circondano, che coinvolgono i nostri simili, che ci rendono colpevoli e vili. Tu sei coscienza e rabbia e luce, Amica mia. Non può arrivare primavera nella terra che lascia morire centinaia di esseri umani. Non siamo più grembo, ma tombe. E non esistono alibi. Ti ringrazio ancora e sempre per l'incisiva forza dei tuoi versi.
RispondiEliminaMaria Rizzi
Maria, grazie per la tua lettura così piena e vicina al mio sentire. La morte, fisica, civile e della compassione umana è un sasso e, la bellezza, che torni al vento e le parole che non servono restino mute. Non abbiamo alibi ma la speranza non ci abbandoni mai. Il vento spargerà i capelli come semi, i cani saranno sazi e quel sasso si levigherà al fiume della vita. Un abbraccio amica cara di anima.
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