venerdì 6 maggio 2016

CLAUDIO FIORENTINI: "RUBRICA SETTIMANALE: INVITO ALLA LETTURA"


Claudio Fiorentini, collaboratore di Lèucade

Invito alla lettura 5 maggio 2016



Esercizi d'infinito di Fabio Cacioli.
Il paragone più calzante, per questo bellissimo romanzo, sarebbe un appassionante film del miglior Lelouch. Vite che all’inizio sono storie a sé, si intrecciano con la giusta lentezza, e tutto ha un perché, tutto si riallaccia per un motivo profondo che non possiamo scoprire. Il mistero è una benedizione, e questo libro lo trasmette. E il linguaggio si dipana senza una caduta, senza un cedimento, senza un rallentamento del ritmo ossessivo che cresce lentamente come un bolero… Insomma, un eccellente lavoro di tessitura di storie credibili e veridiche che rapiscono il lettore regalandogli il piacere di un romanzo cinematografico e degno dei più grandi registi europei!


Il filo di lana, di Paolo Jorio
Oltre a narrare una storia appassionante, il libro è scritto benissimo, ha un ottimo ritmo narrativo, e può essere letto anche da lettori occasionali. L'autore racconta le vicissitudini di una famiglia di emigranti che approda a Chicago nei primi del novecento. Fin lì, mi direte, nulla di nuovo... ma quando le vicende del protagonista, la storia della disperazione dei migranti di allora (in prevalenza italiani e irlandesi) e la storia di Chicago si intrecciano con la storia di un pioniere della fotografia, e quando il protagonista stesso diventa fotografo - fotografo di migranti - il libro diventa splendido... da quel momento le pagine sono legate da una meravigliosa teoria della fotografia, e i volti dei soggetti sembrano uscire dal libro e materializzarsi davanti a noi, che ne subiamo il fascino. Ottima lettura da tutti i punti di vista.





Ritratto a dispetto, di Isabella Caracciolo
Un autentico gioiello di narrativa che vanta linguaggio e struttura degni di un romanzo classico. La trama è secondaria rispetto alla qualità dello scritto, infatti le vicende avvengono in un presente breve, intarsiato di flashback che esplorano la psiche dei personaggi, il tutto condito da una profonda ricchezza redazionale e da una saggia pazienza creativa, offrendo una lettura piacevole e avvincente. E poi c'è il ritratto che è sempre lì, statico, a dar movimento al presente, come se si prendesse gioco del vivere umano. Il libro è stupendo e ha anche la virtù di essere abbastanza breve, rinchiudendo in circa 150 pagine un vero romanzo che scava nel profondo dei tormenti umani.





Aria aperta, di Nicolò Pintacuda
Non è un romanzo, ma una raccolta di racconti brevi, alcuni brevissimi, tutti veloci, agili e fulminanti, che hanno il pregio dell'originalità. C’è umorismo, sarcasmo, simpatia e ironia, è un vero piacere leggere questo libro, che può facilmente accompagnarci in treno, in metropolitana, in autobus e in aereo. Il linguaggio è asciutto, come si deve per racconti flash, disimpegnati e impegnati allo stesso tempo. L'insieme è un libro poco voluminoso, essenziale e privo di banalità.


Claudio Fiorentini

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