lunedì 19 marzo 2018

PASQUALINO CINNIRELLA: "ESTRO D'AUTORE"


L’ascesa, il tripudio della creatività, l’arroganza della ricerca, l’infinito andare dell’uomo mai sazio del suo sapere; lo sguardo ad un orizzonte per noi lontano ma indagabile; ad un  porto senza faro ma splendente della nostra inquietudine; di quella che fa dell’animo poetico un trampolino di lancio verso la vita che si proietta dal chiuso alla luce, e dal dubbio al vero. Una meta poesia, che prende per mano l’artista, il suo rinnovato ardore per condurlo a imprimere orme indelebili alla tua storia, alla storia dei simili  ma che sola e unica (gli) appartiene... Un canto che in progress con il suo armonico tratto disegna la linea che sale lenta sul diagramma; che indugia tortuosa… fuori dall’ombra, dal guscio infranto fino alla nascita di un tremulo sorriso che dilaga poi nell’ore chiare…  

                                                        N. Pardini


  
 ESTRO D’AUTORE

In Te,
è l’intimo sentire che spinge il fare,
l’agire di ogni giorno ed il pensiero
se perentorio ansimi portare,
-dal chiuso alla luce, dal dubbio al vero-,
giù dalla mente e con palpiti frenetici
recondite verità imperscrutabili.
Sulle pagine dei giorni è da scrivere
tra le ordinate e le ascisse
i tratti dell’ascesa, quel frullio d’ali
improvviso che ha diviso
dal chiarore… il buio.
Ora, la linea sale lenta sul diagramma,
indugia tortuosa ma scema il pianto
fuori dall’ombra, dal guscio infranto
e sorge tremulo un sorriso
che dilaga poi nell’ore chiare
nell’andare col passo certo
a imprimere orme indelebili
alla tua storia, alla storia dei simili  
ma che sola e unica t’appartiene...

Mar. 018/21  

11 commenti:

  1. Una poesia interessante, Estro d'autore, dove, con pennellate... d'autore (scusate il gioco di parole), Cinnirella tratteggia il parto doloroso e gioioso di ogni opera creativa, il percorso che conduce dall'intimità più segreta fuori all'aperto, negli orizzonti della storia e della scrittura. E' il viaggio della parola che nasce, non dal chiasso, ma dai silenzi interiori. Una poesia non facile, che va letta più volte, e meditata in silenzio, per capirne l'indubbio valore.
    Franco Campegiani

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  2. Una lirica nuova, diversa, che spinge i tuoi versi sul versante della filosofia pura.
    Ti rivolgi al Poeta, suppongo, e lo rendi artefice di un dire che può mutare le sorti dell'universo.
    Gli attribuisci poteri eraclitei. Sa scindere 'il chiarore dal buio', che sa dare al 'tremulo sorriso'
    la capacità di divenire impeto per il passo certo, 'per orme indelebili'.
    Ed è così, Pasqualino mio. Solo il Poeta, misteriosa sublime creatura, conosce i modi per dare
    al tempo significato e scopo diversi.
    Il Poeta, ineffabile mago della parola, sa che ogni discesa all'inferno è il preludio al ritorno. A poter
    'rivedere le stelle'.
    Lirica di altissimo spessore, che attribuisce alla Cultura un ruolo antitetico rispetto al mondo difficile che
    ci circonda. Grazie.
    Un abbraccio a te e uno a Nazario e Franco, autentici recensori.
    Maria Rizzi

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  3. L'ultima volta che ho commentato una tua poesia ho fatto cenno ad una sterzata del tuo poetare, perché vi si leggeva la fuga da un mondo fatto di brutture e di detriti, senza più bellezza e verità. Caro Pasqualino, "Estro d'autore" è un logico approdo in cui chiedi alla poesia -e al poeta- la capacità di leggere "sula pagina dei giorni....i tratti dell'ascesa, quel frullio d'ali/improvviso che ha diviso/dal chiaro il buio".
    Bene, è proprio questa "la linea (che) sale lenta sul diagramma".Io aggiungerei: senza dimenticare che il buio -non ostante tutto- può esserne il lievito necessario.
    Umberto Cerio

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  4. Mi complimento con il poeta Pasqualino Cinnirella per questo splendido testo.
    Serenella Menichetti

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  5. Già acclamato poeta in più di tante molteplici occasioni, Cinnirella con questa sua ultima ode alla creatività, ascende rapidamente e pericolosamente verso l'Olimpo dei più grandi artisti contemporanei.
    Il più delle volte incompreso ed ignorato dai salotti letterari e dalle lusinghe dei loro concorsi pre-organizzati e programmati, pur non avendo ricevuto i giusti riconoscimenti, il suo poetare continua a salire verso l'alto.
    Là dove il nome degli , scolpito dall'acciaio della loro stessa tempra, rimane a perenne memoria degli uomini e del tempo.
    Complimenti ed auguri al poeta che, come al solito, continua a sorprendere... nonostante tutto.
    Ottima la poesia e ottima la metafora trigonometrica che ci fa capire quanto la filosofia sia affine alla geometria dei numeri che, continuamente affiorano nell'universo poetico.

    Josye Traulcer

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  7. Filosofia, Metafisica, Universalità in questa poesia di Pasqualino Cinnirella il quale, nonostante tutto, continua ad ascendere imperterrito verso l'Olimpo dei più grandi artisti contemporanei.
    Più volte incompreso ed ignorato dai salotti letterari e dai loro premi; concorsi pre-organizzati e pre-programmati. La forza delle sue parole ha, ormai, fatto breccia nel duro acciaio di cui è composta la memoria degli uomini e del tempo. Là dove si fronteggiano allietando il loro eterno esistere.
    Complimenti ed auguri.

    Josye Traulcer

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  8. In questa bella lirica di Pasqualino, si trova la voglia dell'autore di cercare l'invisibile per farne poesia per un nuovo corso della vita. Cercare e inseguire con continuità l'energia che scaturisce dalla parola nella sua essenzialità. La linea della vita sale nel diagramma ma nonostante questo c'è ancora la voglia di imprimere il segno o l'impronta della nostra presenza.
    Mi vengono in mente i versi di Maria Luisa Spaziani che nella sua poesia Aspetta la tua impronta conclude con i versi:
    "... se il mondo è senza senso
    tua è la vera colpa.
    Aspetta la tua impronta
    questa palla di cera."

    Quindi, Pasqualino sprona se stesso ma sprona anche noi a continuare a scrivere con la voglia di lasciare una testimonianza della nostra poesia.



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