mercoledì 18 marzo 2020

ESTER MONACHINO LEGGE: "METAMORFOSI E SUBLIMAZIONI" DI RITA FULVIA FAZIO



Rita Fulvia Fazio
Metamorfosi e sublimazioni
Guido Miano Editore, Milano, 2019

Recensione di Ester Monachino


Rita Fulvia Fazio, con “Metamorfosi e Sublimazioni” edito da Guido Miano, fa preziosamente dono alla nostra lettura della sua opera prima in versi.
Poesie che sono frutto di un’acutissima sensibilità lirico-introspettiva, frutto delle capacità percettive del poeta nel saper cogliere e interpretare i segni e i simboli emanati dalle creature tutte e, soprattutto, nel saperli intensamente mutare in composizioni poetiche. Questo non traduzione ma versamento in poesia si deve alla identificazione del poeta con il mistero profondo d’ogni mutazione naturale.
L’aspetto principe, della suddetta identificazione, può essere colto in quel vettore ascensionale proprio dell’anelito spirituale delle nobilissime anime: molte composizioni ci porgono questa visionarietà. Leggiamo, fra le altre: “Verticalità di saggezza/ che procede, umile e potente,/ cauta di tempo/ nel tempo presente” (pag. 21); e poi, “memoria proiettata/ in una verticalità/ di futuro illuminato/…chiedere luce e bellezza” (pag. 57); e ancora: “sequoia tra le stelle/ alberi che invocate la luce/ e il vento non disdegnate/ …nella vostra sublime virtù/ che vi porta ad innalzarvi/ in luce” (pag. 67).
Di rilievo è, in questa plaquette, una forte dimensione catartica. In “Occhi di vento”, leggiamo: “assolati meriggi/ che fanno d’inverni estati/ d’autunni primavere” ( pag. 48): le macerazioni interiori, i distillati animici, hanno insita la forza di trasformare il negativo in positivo, quella dinamica disposizione a far si che il denso e il freddo diventino calore e gioiosa leggerezza, fioritura di una quiete creativa.
Con una versificazione colta ma non legata ad elucubrazioni mentali, spaziosa di orizzonti nuovi ed atmosfere liriche, Rita Fulvia sa dipingere cromaticamente in modo brillante i suoi quadri poetici. Così è che “con mani di calce bianca/ intonaca/ tra cielo e mare/ la meraviglia” (pag. 16); oppure, “panni/ distesi al sole della verità/…colorati/ sortilegio di vita e gioia” (pag. 40).
Ricerca perenne del Sé, offerta del Sé all’Assoluto, intensa e riverberante proiezione nell’alterità e nella deità, con stupore “a scandire gli attimi/ dello smarrito presente” (pag. 73), tutto con Amore e per Amore perché la desertificazione interiore ed esteriore “non appartiene/ all’Amore/ e dell’aridità/ non ne conosco la misura” (pag. 54). Così si versa in parola l’Animus poetico di Rita Fulvia Fazio.

Ester Monachino

4 commenti:

  1. Ringrazio sentitamente il professor Nazario di questa opportunità che mi permette di consegnare alla dottoressa Ester Monachino un commosso ringraziamento per la sua lettura aderente alla ideologia della mia visione del mondo.
    È per me un onore conoscere e apprezzarla nella sua espressività. Un saluto grato e gioioso.
    Rita Fulvia Fazio

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  2. RICEVO E PUBBLICO

    La dottoressa Ester ha ben definito la mia dimensione filosofica di vita. Trovo appropriata la sua chiave di lettura legata, mi pare, ai concetti espressi dalla complessità tematica di Carl Gustave Jung. In questa chiave di lettura sono ben congegnati i rimandi al Sé, all'Assoluto, all'alterità, all'Animus; come l'anelito spirituale proiettato nella percezione della visionarietà.
    Grata del suo tempo e della voce chiara ed esaustiva attinente ed aderente, complimenti vivissimi signora Ester Monachino.
    A lei, Nazario, un personale ringraziamento per l'attenzione che presta alle mie proiezioni tematiche e l'augurio di una buona giornata.
    Fulvia

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  3. Bella pagina di commento, profonda e limpida come i versi di Rita Fulvia Fazio.
    Gianluigi Pescio

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  4. RICEVO E PUBBLICO

    Ringrazio sentitamente il professore Gianluigi Pescio dell'attenzione rivolta alla mia opera e delle significative parole espresse. È per me un onore e una gioia.
    Rita Fulvia Fazio

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