sabato 27 dicembre 2014

MARIA RIZZI SU: "SUI CIGLI DELLE VIOLE" DI PATRIZIA STEFANELLI


Maria Rizzi collaboratrice di Lèucade
La poetica di Patrizia Stefanelli, nella sua sorprendente musicalità, potrebbe definirsi una forma di religione della parola. Si tratta, infatti, di una forma di lirismo puro, così assoluto da apparire perfino astratto. La sua astrazione, il modo uniforme, originale di fare versi, trasformano in poesia ogni elemento, ogni sentimento, come se la realtà cessasse di esistere e ne prendesse il posto una nebbia luminosa, un'ombra dalla cadenza fascinosa:
“Abitami
come fa la luce che gioca,
tra le tende del sole
con  le foglie ad annuire alle persiane".
In lei si realizza l'idea evolutiva della poesia, intesa come avventura, come intento di mettersi ogni volta in gioco, appropriandosi di uno stile sempre in movimento, mai raggiunto una volta per tutte.  Patrizia è ispirata in ogni suo verso:
"Chiamami al sogno Verdemare,
 prendi la luna, dalle gelsi  in dono...",
ma possiede il dono di una grande sapienza stilistica, che sa dosare con rara abilità. La lirica "Sui cigli delle viole" si potrebbe definire anche un testo - donna, ovvero concepito al femminile. La poetessa ha soffio d'amore, di un amore che nulla concede al banale, al quotidiano, che è invito, calore, eros sublimato, sogno, luce:
"Abitami i giorni a venire,
 quelli passati,
 abitami il dolore... "
Credo che la nostra Autrice possa considerarsi una delle voci più rappresentative del nostro secolo, atta a trascinarci, sulla cresta dei versi verso la poesia del futuro.


Maria Rizzi



Sui cigli delle viole

Abitami
come fa la luce che gioca,
tra le tende del sole
con  le foglie ad annuire alle persiane.
 Abitami
Chiamami al sogno Verdemare,
 prendi la luna, dalle gelsi  in dono
alzati fino a lei in dolce tuo inganno
fino a che gli occhi
cadano
sui cigli delle viole incustodite,
 al prato,
al rosario di certe croci stanche.
                           Ecco…sarà
 rossa, come me o bianca
se vorrai.

Abitami
nelle sere d’estate
e poi d’inverno, quando neve ghiaccia
e le ferite mordono.
Abitami i giorni a venire,
 quelli passati,
 abitami il dolore,
 che d’Albatro ha il volo e non sa…
restare.

Patrizia Stefanelli

6 commenti:

  1. Sono emozionata, sorpresa del dono grande che torna ai miei pensieri. Ringrazio la scrittrice e poetessa Maria Rizzi per il suo ascolto, per tutto il sentire che ha dedicato a questi versi. Grazie per aver saputo raccogliere quella parte mistica e imperfetta che spesso mi accompagna; per aver posto l'attenzione su parole chiave, su quelle foglie ad annuire alle persiane, sulla luce dell'avventura che sempre mi porta una visione di quella che io non oso chiamare poesia.Grazie per la comprensione e per la critica letteraria di grande spessore e generosità frutto della sua sensibilità.Grazie anche al Prof. Pardini per l'attenzione che mi dedica e a tutti voi che leggete e scrivete in queste pagine di storia della poesia. Grazie, Maria!

    RispondiElimina
  2. Tesoro! E' grande onore poter posare l'attenzione su versi dello spessore e dell'originalità dei tuoi. Ho abbandonato la vena poetica e, leggendo liriche come le tue, mi accorgo che ne avevo molti motivi.... Ti bacio ammirata!
    Maria Rizzi

    RispondiElimina
  3. Immagini poetiche di fine delicatezza, specchio di altrettanto fini sentimenti che sussurrano e chiedono amore con grazia e garbo. Complimenti, Patrizia, e brava come sempre la nostra cara Maria.
    Adriana Pedicini

    RispondiElimina
  4. Uno scorcio di vita, la nostra, si, perché ognuno ha una ferita da risanare un dolore che vivo resta a farci compagnia fra le persiane e le ombre rischiarano il giorno... a volte. Cara Patty grandezza d'animo, sensibilità colorata con colori dell'infinito. Grazie per aver toccato la mia vita. Una carezza, con affetto, Anna.

    RispondiElimina
  5. Una poesia molto femminile, questa di Patrizia Stefanelli, che con l'uso attento e delicato delle parole crea versi ricchi d'incanto. Una trama che si svela nall'ultima strofa con un messaggio ricco di voglia di vita, sempre. Marco G. Maggi

    RispondiElimina
  6. Ringrazio tutti voi per i commenti postati. Vi torna la mia stima e il mio affetto, come ben sapete. Patrizia Stefanelli

    RispondiElimina