mercoledì 29 aprile 2020

EMMA MAZZUCA: "LIRISMO D'INVERNO"


Lirismo d’inverno

Lirismo d’inverno, un bisbigliare di cespi,
quando prossima è già la celere partenza;
sinistri accenti di malinconici canti
che, al vespro, enunciano abbandoni.

Immagini dei miei sogni sepolti
nella tomba stessa di un colpo fatale.
Carità veronica di sconosciute regioni
dove a prezzo d’etere si lascia la vita.

Guardando l’aurora andrò via piangendo;
e mentre i miei anni si andranno piegando,
curverà tralci il mio solerte percorso.

Nel gelido crisma di luna agognante,
con marchi d’acciaio in terra indolente,
- ululando – i cani scaveranno un addio.






3 commenti:

  1. Cara Emma, che piacere sentirti. E' un bel po' di tempo che non ho tue notizie e per Natale non mi hai risposto. Però vedo che sei sempre sulla breccia, sempre attiva, sempre con nuovi testi. Complimenti!
    Carla Baroni

    RispondiElimina
  2. Emma cara, la conosco di fama e credo di aver avuto l'onore di incontrarla, ma se così non fosse la leggo e ho la sensazione di riconoscerla. Forse perchè si riconosce la Poesia. Lei la rappresenta con scavo interiore, rabbia, sangue e verità. La lirica sembra un tatuaggio dell'inverno che abbiamo attraversato. Il pessimismo non nuoce, tocca le corde dolenti di ognuno di noi. E cosa dire della cifra stilistica? L'onda musicale, avvolgente, non riduce il senso del componimento, anzi, lo valorizza e la semantica rivela una profonda conoscenza dell'ars poetica, una capacità di creare immagini superbe. Da donna che ha seppellito l'inchiostro poetico consapevole di non esserne all'altezza, resto quanto mai ammirata da una lirica così originale, che la rende artista inconfondibile. Grazie di tanto Dono e affettuosi saluti...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissima Maria, grazie per le sue parole così cariche di introspezione che quasi mi mettono a disagio perché ben conosco e ammiro i suoi pregevoli scritti così profondi e pieni di verità. Grazie ancora di cuore insieme a mille affettuosità.

      Elimina