martedì 28 aprile 2020

MARIA RIZZI: "INTERVISTA"

Maria Rizzi,
collaboratrice di Lèucade










Ciao, ecco l'intervista pubblicata oggi:



13 commenti:

  1. Nazario mio, volevo condividere questo documento con te, che sei stato tanto magnanimo con il mio libro, ma tu sei generoso fino all'inverosimile e valorizzi sul blog ogni nostra iniziativa. Non posso che ringraziarti e stringerti al cuore.

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  2. Complimenti alla cara amica Maria e al caro e sempre splendido amico Nazario
    Adriana Pedicini

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  3. Complimenti cara Maria e ad maiora semper,

    Sandro Angelucci

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  4. Carissima , ho richiesto il tuo Mare Invisibile e in attesa di poterlo leggere e ammirare mi congratulo con te per il piacere dell'Intervista.
    Con abbraccio, Edda Conte.

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  5. Non ho ancora letto questo tuo nuovo lavoro, Maria, e spero di poterlo fare quanto prima, ma intendo comunque congratularmi con te per questa intervista che pone in giusta evidenza il tuo lungo percorso di narratrice, portato avanti di pari passo con il tuo generoso impegno di animatrice culturale, quale fondatrice ed ora Presidente del Circolo Iplac. Ho sempre profondamente apprezzato le pagine struggenti e ricche di pathos dei tuoi "gialli" o "noir", che hanno il merito di trasportare su basi sociologiche questi generi letterari, di norma evasivi e fantastici. Tu entri nei gangli della società e della cultura contemporanee con una prosa sanguigna e passionale, aggrumata intorno ai temi della violenza, dell'ingiustizia e della ferita. Storie di ultimi e di emarginati, in una "pietas" senza pietismi che non ama piangersi addosso, ma sprona invece a rialzare il capo, stimolando la voglia di andare avanti nella vita.
    Franco Campegiani

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    1. Franco! La tua è una recensione senza libro. Un Dono inatteso che scuote le fronde del cuore. D'altronde fosti proprio tu a dare il via ad Anime Graffiate quando era in stampa in una preziosa Rassegna con Aldo Onorati. Ero in coppia con Loredana D'Alfonso, magistrale autrice di gialli.
      Mi addolora non averti donato il libro. Se avessi avuto la certezza che il 28 febbraio ci saresti stato l'avrei portato sicuramente, in quanto il tuo parere è importantissimo per la mia scarsa autostima. Ogni tua parola mi rende fiera e onorata. Ti abbraccio... so che posso farlo anche in pubblico e che sentirai il calore della stretta.

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  6. Amici cari e veri, vi ringrazio tutti, consapevole che l'intervista non rappresenta lo specchio fedele del mio essere. L'ho data in un giorno particolare... Voi siete affettuosi come Nazario e premiate la sostanza, non la forma.
    Un affettuoso abbraccio e... Edda, sei fantastica... Poi mi farai sapere? Ritengo davvero importante il tuo parere.

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  7. Ciao Maria e complimenti per l' intervista. Il giornalista ha in effetti tirato fuori uno dei punti chiave, o per meglio dire una delle cose che sono alla base del tuo romanzo e anche del tuo scrivere in generale: nessuno conosce nessuno, almeno non così bene...In effetti i tuoi protagonisti, che rispecchiano piu o meno fedelmente i componenti della società reale, sono pieni di quell' imprevedibilità che fa parte del nostro lato oscuro, che può essere bene o male , segreto inconfessabile o preziosa intimità, elementi base , ai quali non si può rinunciare per la costruzione di un buon romanzo giallo. Questa volta i tuoi personaggi, soprattutto ' i buoni', hanno un' anima più esposta, accattivante, che si narra, si racconta e affascina sin dall' innesco della narrazione. La storia inoltre, trasporta il lettore nei luoghi dove si svolge la vicenda, e i luoghi sono sempre molto importanti per un giallo... Complimenti ancora dunque...e buona lettura a chi ancora non ha letto questa tua pregevole opera.
    Roberto De Luca

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    1. Roberto, tu sei un'altra sorpresa bellissima. Ci lega una storia di amicizia lunga una vita e conosci tanto di me. La tua recensione lo dimostra. Sei nel romanzo e soprattutto nello spirito del mio scrivere. Mi leggi dentro. Non so dirti grazie, mi sembra riduttivo. Ti abbraccio... il virus se ne farà una ragione!

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  8. Carissima Maria, ho letto il tuo libro che mostra un ulteriore crescita come narratrice .. ..nel tuo libro ci sono i cattivi assoluti, senza rimedio, ma i buoni ci toccano il cuore con la loro semplicità e i loro silenzi....le descrizioni dei luoghi, della natura, della Notte, sono quelle della poetessa che vive in te! Complimenti ancora, Amica mia, ti mando un grandissimo abbraccio di tutto cuore. Loredana.

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  9. Lory carissima, siamo cresciute fianco a fianco negli ultimi 14 anni e ci conosciamo profondamente. Le tue parole sono linfa vitale. Ti tengo stretta ....

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  10. Mi scuso per il ritardo con cui felicemente posso commentare. Ho letto e ascoltato l'intervista e nel complimentarmi con te, mia preziosa amica, ti porgo qualche pensiero che mi raggiunge per deduzione. Perdonami se non dovessero corrispondere alla tua grande sensibilità narrativa e umana.
    Identità: cuore e primo tassello del puzzle di almeno un paio di romanzi scritti da Maria, che sono "Anime graffiate" e (da quel che leggo e ascolto dall'intervista) "Il mare invisibile".
    Un corpo morto: chi mai sarà stato in vita? Come se fosse facile scoprire l'identità di chi non si conosce mai per davvero. Solo gli indizi portano a una conoscenza (nella vita e in un'indagine) che è una bolla trasparente dalla quale si intravede il contenuto senza poterlo toccare. Già da questo punto di vista gli ispettori di Maria svolgono un ruolo che è sì professionale ma anche sociale, di indagine sulla materia umana segreta.
    Milan Kundera nel suo romanzo "L'identità" ci fa ben capire quanto e cosa le persone possano maschere, percepire e violare continuamente, in base alla percezione degli accadimenti e alle passioni/ossessioni: non so se sia femminile il corpo ritrovato in questo romanzo o se sia maschile, ma, a quanto credo, è un corpo straniero. Anche qui, come in Anime graffiate (romanzo che ho letto con vivo interesse), lo straniero-altro da noi diventa quello da eliminare, l'elemento disturbatore di una "società" perfetta. Anche della società che mettiamo in essere con la nostra coscienza.
    La mia amica Maria Rizzi pare perseguire una sua poetica nella narrazione e questo tratto la rende di particolare prestigio nel grande spazio della narrativa.
    Scrivo piuttosto di getto e in maniera spontanea per cui è possibile che io sia cacofonica, ma spero di riuscire nella chiarezza.
    In entrambi i romanzi, nei corpi delle persone morte sono state trovate tracce di droghe. Anfetamine, in questo caso, dagli effetti euforizzanti per grandi prestazioni. Questa è una realtà di cui mi pare che oggi si parli poco eppure la droga resta un enorme pericolo; più raffinato, meno appariscente ma sempre il malaffare tra i più importanti al mondo.
    E questi ispettori, caparbi, umani, intransigenti sono la bella faccia del mondo, un castigo per male e la speranza di un domani migliore per tutti.
    Un abbraccio, Maria cara, in attesa di raggiungerci fisicamente in momenti migliori!


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    1. Mia carissima Patrizia, come Franco, hai condotto una bellissima recensione 'al buio' accostando l'ultimo romanzo ad "Anime Graffiate". Le tematiche sono molto diverse. Il corpo, lo preciso solo per la cronaca - tu non puoi saperlo -, non è di uno straniero, ma le deduzioni sull'aspetto sociale sono esatte e non poteva essere altrimenti, visto che possiedi 'la chiave'. Mi sono addentrata in un lavoro tosto, amica mia, che va a toccare tasti forti e contrastati. L'intervista non è il tassello più riuscito, è arrivata in un giorno particolare. Il libro non posso valutarlo io. So che è nato sotto una stella un pò avversa, ma voi, con amore e determinazione, lo state riscattando. Sei una Grande Amica. Non so come ringraziarti, per cui ti stringo forte ... nonostante tutto.

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