domenica 14 novembre 2021

FULVIA: "ALL'ALBA DEL CHIARORE"

Rita Fulvia Fazio,
collaboratrice di Lèucade

 

All'alba del chiarore   


Su di un filo sottile, sottilissimo,  

si tendono le nostre chiarirà.

Finalmente,

del senso di colpa che esplora, 

l'io predilige intravedere

il chiarore dell'alba

che guarda, non distante, la stella 

che guida l'estasi. 

 

Più non pensa che sì, 

c'era più tensione nell'enfasi

a tener lontana 

l'emozione dell'empatico entusiasmo,

che riconoscersi complici, nella sublimata libertà,

ora che l'alba è.

 

Fulvia 

Chi sogna di più

di Fernando Pessoa

 

Chi sogna di più, mi dirai
Colui che vede il mondo convenuto
O chi si perse in sogni?

Che cosa è vero? Cosa sarà di più
La bugia che c’è nella realtà
O la bugia che si trova nei sogni?

Chi è più distante dalla verità
Chi vede la verità in ombra
O chi vede il sogno illuminato?

La persona che è un buon commensale, o questa?
Quella che si sente un estraneo nella festa?

Spunti di riflessione...

Fulvia

 

 

 

 

5 commenti:

  1. Seducente l'idea di Fulvia di accostare i suoi versi a quelli del meraviglioso Poeta di Lisbona. Due liriche pirandelliane, che giocano sulle doppie sensazioni che siamo spinti a provare nell'esistenza. "l'io predilige intravedere /il chiarore dell'alba /che guarda, non distante, la stella" ... "Chi è più distante dalla verità /Chi vede la verità in ombra /O chi vede il sogno illuminato?- Si gioca in entrambe le poesie, in modo diverso, sul senso di realtà. La realtà è una semplice illusione, sebbene molto persistente; è la sola cosa al mondo alla quale non ci si abitua mai completamente; è il più abile dei nemici. Lancia i suoi attacchi contro quel punto del nostro cuore dove non avevamo preparato difese. Quando si evade troppo dalla realtà, si rischia di diventare prigionieri della propria immaginazione, secondo Pessoa, dei propri sogni. Le due liriche, però, a mio modesto parere, sono la dimostrazione che l'immaginazione è l'eco vagante che solo un poeta può imprigionare nella rete dei versi. Ringrazio Fulvia per questi magici spunti di riflessione e la abbraccio insieme al nostro Condottiero!

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  2. queste due poesie rivelano due mondi profondamente diversi. In Rita Fazio c'è un percorso narrativo che nasce da un rapporto simbiotico con la natura.E' un rapporto inizialmente sensuale ed onirico: il chiarore come dimensione interiore, ma anche come immaginazione e sogno. Poi lo sguardo si allarga, partecipa emotivamente all'universo che lo circonda. La poesia si sviluppa con continui passaggi dall'astratto al concreto, un astratto che ha il suo senso in un concreto, un concreto che si definisce tale in rapporto ad un astratto. Il chiarore che diventa la "stella" che porta all'estasi, che concretamente ed umanamente diventa emozione ed entusiasmo empatico nel riconoscersi in quella che per Rita Fazio è la dimensione assoluta ed univoca della realtà.La sua è la poesia della conquista della certezza e della verità, ottenuto con un meraviglioso andamento musicale:da un tranquillo andando lento per poi diventare un andante con brio e terminare con tutta la forza sinfonica della gioia
    Al contrario la poesia di Pessoa è tragicamente statica. E' un unico motivoche si ripete e si avvolge su se stesso. E' la poesia della solitudine e della non-certezza :"che cosa è vero?Cosa/sarà di più/ la bugia che c'è nella/realtà/o la bugia che sitrova nei sogni?" Non sonoo domande retoriche:nascono dal silenzio e vivono nel silenzio.La sua è una non-certezza on solo in senso filosofico: è sentita come una dimensione esistenziale, come il problema dell'esserci nel mondo. E' la tragica vicenda del poeta "deraciné" nei confronti della realtà. Per Pessoa l'unica consolazione sarà la letteratura, anche se per lui sarà " assoluta finzione"
    Francesco Righi

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  3. Ringrazio Maria Rizzi del suo intervento (l'idea seducente è dettata dallo spiritus e dal rinnovamento del sapere.) e Unknown. Un saluto a tutta l'isola e un sentito ringraziamento a Nazario. Rita Fulvia Fazio.

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  4. Grazie della tua gentile e dotta presenza, compagno di studi filosofici e letterari, Francesco Righi; sempre culturalmente attento. Bella lettura!
    Ringrazio il profeta Nazario Pardini, che saluto caramente, unitamente ai fruitori dell'Isola. Rita Fulvia Fazio

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