domenica 12 aprile 2015

NINNJ DI STEFANO BUSA': "OGNI COSA RESTA SOLO SOGNATA"

Ninnj Di Stefano Busà collaboratrice di Lèucade



Ogni cosa resta solo sognata 

                                                
È darsi appuntamento, lasciare il fuoco acceso,
qualcuno di noi due che chiama a intermittenza,
lungamente, dalla soglia del cuore
a fare la differenza
Una mano che si allunga sui tuoi occhi,
sul volto e sulle labbra come una carezza,
o un sole che ti scalda.
Ogni cosa resta solo sognata,
anche l’itinerario del viaggio, la corsa,
per giungere in tempo a stringersi la mano,
sapere
                                           che non  è
un luogo mancato, né una chimera
aver posato lo sguardo nei tuoi occhi.
Tu non chiederti se c'è felicità, oltre la nostra,
non dare per scontato quel che ci accomuna.
É solo una fede nelle parole
quella che ci riserva il tempo:
la felicità del poco o del niente – l’attimo -
quell’istante che graffia, traccia il segno
sui mattini del mondo. Il sogno poi non tiene,
i giorni andranno come nuvole
nel cielo di cobalto.


Ninnj Di Stefano Busà

3 commenti:

  1. Poesia sofferta, ricca di implicazioni metaforiche, essenziale, eppure apportatrice di emozioni consolanti, a suo modo dolci, e piene di speranze e pudore...di calibrata, misurata eppur vitale malinconia
    Attendere, aspettare, chiamarsi, “lasciare il fuoco acceso”…: la mano che si allunga, lo sguardo che cerca..immagini di fede nelle parole, nel canto, felicità del poco o del niente
    Non importa se forse è chimera, sogno: l'amore è comunque un luogo di sicurezza, un sogno: è importante la persistenza della fede, la fede che quel poco o tanto che si riesce a ghermire alla sognata felicità non è scontato. Messaggio importante, malinconia fiera, quella della poetessa, creatività di sentimento che si fa pensiero, canto, speranza, preghiera
    M.Grazia Ferraris

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  2. Canto di resurrezione, di fede, di armonia fra i due volti dell'umano:
    il sogno, la realtà; la speranza, la delusione; il tutto e il poco: è nelle vene della Poetessa ri-cercare quell'equilibrio fra gli opposti che è l'alimento primo della pace dell'anima. E d'altronde il sogno fa parte della vita con tutto il suo bagaglio esistenziale che si porta dietro fino alle soglie dell'indicibile, dell'inarrivabile. Ed è il sogno che completa l'inquietudine umana; dacché l'uomo, cosciente della sua pochezza, si affida all'onirico, alla possibilità dell'impossibile, alla realtà dell'irreale, alla felicità dell'infelicità anche se: "Il sogno poi non tiene, i giorni andranno come nuvole nel cielo di cobalto". In quel cielo che si dona solo agli slanci, alle fughe della grande poesia.

    Nazario

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  3. Amici carissimi era un po' di tempo che non visitavo il blog. e mi erano sfuggiti questi 2 vostri bellissimi giudizi sulla mia poesia. Vi dico grazie, sono entrambi pertinenti e molto lucidi sull'esigenza di una speranza che illumini e si faccia pensiero d'amore o magari preghiera malinconica per una felicità che non è scontata, ma solo immaginata o sognata, (proprio come recita il titolo). Ringrazio sentitamente.

    Ninnj Di Stefano Busà

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