Cristina Raddavero: Nota critica all'opera di
Mauro Ferrari: Il libro del Male e del Bene. Puntoacapo Editrice
http://issuu.com/puntoacapo7/docs/ferrari_1990-2006_promo
Mauro Ferrari: Il libro del Male e del Bene. Puntoacapo Editrice
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Sedici anni. Un tempo. Non lungo, non breve. Denso, magmatico, apocalittico.
Eracliteo
il fiume di Mauro Ferrari. L'alveo del mondo e dell'uomo. Le sponde il Male e
il Bene, categorie ontologiche cui si richiamano, illuminate e illuminanti, la caparbia gramigna e il paradiso del frumento. Dopo: l'irruzione nella Storia del
Figlio, dopo ancora una gotica frantumazione di vetri da cui fuoriescono santi se mai "sancito" sia il mortale che
avanza sull'asfalto della statale e il suo bastone sia una
grondaia di gelido alluminio a
incastonare la notte.
Siamo
fuori da prospettive consolatorie, il poeta non smette di darci avvisaglie in
tal senso.
A
essere declinata è l'angoscia come pura intenzione genetica e lirica, fardello
quanto orpello che fluidifica o si rapprende, erode, preserva, leviga e
conserva sbriciolando una coperta lacera
o picchi dorati sui quali la
Creazione annotta.
Allora
le termopili di parole, esangui voci di un immenso sogno di cui il poeta è
preda e predatore; allora la malattia originaria di un vorticoso assioma;
allora l'esser parco di Bellezza nella Bellezza.
Come
non ricordare l'aforisma nietzschiano: l'amore, la primavera, ogni bella
melodia, la montagna, la luna, il mare- tutto parla una sola volta veramente al
cuore: se pur giunge mai a parlare.
Cristina
Raddavero
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