martedì 19 febbraio 2019

LUCIANO NANNI LEGGE: "DI OMBRA E DI LUCE" DI MARISA COSSU


Recensione del  critico letterario  Luciano Nanni al libro “Di ombra e di luce” di Marisa Cossu

Marisa Cossu,
collaboratrice di Lèucade

Luciano Nanni

Literary: poeta, scrittore e critico letterario. Padova, Italia 
Atlante Letterario: dall' Atlante Letterario Italiano...
 Nanni Luciano. Narrativa, critica. Luciano (Bologna 1937) scrittore, vive a Padova. Ha pubblicato opere di narrativa: La città profonda (1984, 19992) Abaddon (1993) Corpus e altri racconti (2002) Ratio (2005) Il colore dei morti (2006, racconti 1999-2004) I corpi decadenti (2008, racconti 1994-98, 2005-06). Collabora alla rubrica Metrica & altro

Materiali 

   Prefazione a "Il turbinio della vita e Le ragioni del vivere" di Rydy De Cadaval e Pasquale Montalto  
   Ipotesi di recensione  
   Prefazione a “La trasparenza dell'ombra” di Giovanni Sato  
   Prefazione a “Percezioni” di Giovanni Sato  
   Presentazione a “Il realismo della luce” di Giovanni Sato  

 Libri 

   La contessina Valéry  
   Formica Nera - Selected poems 2017 anno 72  
   Diario di un'altra vita  
   Formica Nera 1946-2016  
   La regina incompiuta. Racconti 1968-2014  

Recensioni a 

   Di ombra e di luce   Marisa Cossu  
   La casa in mezzo al prato in Boscoverde di Rocca Pietore   Maria Luisa Daniele Toffanin  
   Italo Svevo: il superuomo dissimulato   Noemi Paolini Giachery  
   La voce della violenza. Cause e aspetti del femminicidio   Rosolino Franco Fidone  
   A Venezia o altrove ti ritroverò   Massimo Bertacchi 

. Di ombra e di luce
(recensione di Luciano Nanni)

Poesia. C’è oggi il problema della forma, anzi, della non forma, poiché non solo sembra scomparsa l’idea di ritmo e metro, ma la stessa concezione di verso. Elementi che vengono in un certo senso ricuperati da questa raccolta, dove la metrica diventa consustanziale al contenuto, senza contravvenire a una specifica funzione da un lato, e al significato dall’altro.
A volte accade che la classicità formale richiami il mito e adegui anche il linguaggio a una eleganza che sembra connaturata alle condizioni in cui si verifica l’evento poetico. Potrebbe sembrare che una normativa imposta, sia pure originata da una lunga tradizione, appesantisca il decorso dei versi, e qui sta la sapienza dell’autrice, che fa a volte lievitare l’immagine in una squisita leggerezza: scrive, a proposito di Saffo, di trasparenza e leggiadria, non semplici parole ispirate, ma che vanno oltre, captando il segno fonosimbolico e traducendolo entro una entità creativa dominata dal rigore logico ed estetico. Tuttavia le strofe saffiche non sono traducibili dal sistema quantitativo a quello accentativo, essendosi persa memoria della quantità. Un altro verso indica come siano praticabili differenti letture metriche: “per non vedere e non essere visto”; rilevabili accenti di sesta e settima.
Ma la bellezza del metro regolato risiede in una possibilità, tutta individuale, di non circoscriversi totalmente; un verso come “in riflesse vie d’acqua” è tecnicamente un settenario anapestico, ma se ponessimo dieresi d’eccezione (vïe) diventa un ottonario trocaico con accentazioni più o meno forti. Quanto detto andrebbe sintetizzato con i tre splendidi versi di Come la neve: “Alla base degli alberi d’argento | cade la luna e l’ombra sua traspare, | lieve ricamo in terra.” Non è l’unico esempio in tutta la silloge: chi cerca le pure linee dell’armonia qui le troverà.

Luciano Nanni


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1 commento:

  1. Ringrazio Luciano Nanni della bella recensione al mio libro "Di ombra e di luce,Blu di Prussia Editore, prefazione di Nazario Pardini. il critico letterario ha messo a fuoco i punti efficaci del comporre in metrica, avvertendo allo stesso tempo la complessità e le articolate soluzioni che gli studiosi mettono in atto per fronteggiare, in un linguaggio contemporaneo, le insidie spesso non risolte, di questo genere di composizione. Ringrazio ancora il Prof, Nanni per l'attenzione al mio libro di poesia e Nazario Pardini, nostro capitano, per lo spazio dedicato a questi materiali.
    Marisa Cossu

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