venerdì 1 febbraio 2019

NAZARIO P. LEGGE: "GERMOGLI DI SOLE" DI LAURA BARONE



Laura Barone: Germogli di sole. Milella Edizioni. Lecce. 2016

Laura Barone

Mi piace riportare un lacerto della splendida prefazione di Franco Donatini che nella sua essenzialità ci offre uno sguardo acuto sulla portata della poesia: “La poesia offre  una strada all’elaborazione del dramma, che come in questo caso, passa attraverso il riferimento alla natura, alle proprie radici, che sono di fatto l’unico appiglio concreto, l’unica realtà a cui affidarci, nell’incertezza e nell’instabilità della nostra esistenza”.

Come in un lampo
germogli di sole
rivestono la notte
e in risonante preghiera
colma di silenzi e sogni,
dissolvono l’alone velenoso
avvolto alla mia vita.
Ed io riabbraccio un infinito tempo
che spegnerà per sempre
quell’aspro assillo
intinto in un lamento.

Eponima citazione che ci introduce col suo empatico abbraccio, con la sua triste inquietudine, nel percorso di intime liricità della silloge. poesia intensa, di generosa plurivocità, quella del libro in questione che, editato per i caratteri della Casa Editrice Milella Edizioni, si sviluppa su uno spartito altamente musicale, in cui le varie figure retoriche (assonanze, onomatopee, rime, metafore, similitudini,....) contribuiscono a dare elasticità euritmica al dettato poetico. È il caso di affermare, senza alcun timore di smentita,  che l’architettura metrica di questa plaquette, con tutti i suoi apporti significanti, è ben lontana da ogni positura sperimentalista di stampo prosastico, con cui si rifiuta l’apporto dell’io poetico,  e tutto il suo carico di valenza biografica,  sentimentale, memoriale e soggettiva. Al contrario definirei la Barone una poetessa legata al nostro più stretto retaggio letterario, pur in cerca la medesima di strade nuove e nuovi linguismi a cui poter  affidare i sobbalzi interiori che la animano: un perspicuo crogiolo di memorie e di inquietudini si fa motivo di lirico abbandono nel percorso poematico. Sinestesie ed esplosioni endecasillabe, introdotte da misure accessorie varie, ne confermano la collocazione  letteraria:

Salgono dal mare i raggi del mio sole,
si mischiano ad onde
impazienti di raggiungere la riva...
(In riva al mare all’Alba)

 Con ció non vogliamo negare  l’aspetto personale e la novità del poetare, tutta raccolta in una ontologica e quanto mai attenta ricerca di un verbo e dei suoi nessi che ne convalidino il disagio esistenziale.
Si possono trascorrere anche momenti meno felici, espressi in poesie che ripercorrono periodi dolorosi, ma si sa che l’esistenza non scorre mai sempre liscia e spesso ci presenta fasi di triste travaglio interiore:

Bello incontrarvi amiche,
e per un attimo,
scordare ogni dolore.
(Incontri all’Argentario)

 Forse il malum di un frangente serve a valorizzare l’attimo in cui l’animo vola con tutto il suo fardello verso l’azzurrità del cielo; verso l’edenico mondo che ci richiama  in seno alla poesia. Perché è ad essa che la poetessa dedica tutta la sua storia e sa che è l’unica a non tradirla e a mantenere le sue confessioni in uno scrigno inviolabile. Poesia quindi complessa dove i versi si fanno rifugio  indispensabile per il proseguimento di un  cammino il cui orizzonte ci guida verso una luce che illumina la meta. E questa è la vita, e la poesia è vita: amore, dolore, gioia, inquietudine, ricerca: <<La gioia di essere tristi>> come afferma V. Hugo. La gioia di leggere nei propri versi il nuovo che è in noi; come se dicessero che l’esistere in fin dei conti è quel frammento di eternità che ci è toccato vivere; e che noi l’abbiamo inciso in quei suoni che fanno da sottofondo  ad una storia; alla nostra:  Credo che non rinuncerò mai alla Poesia e alla sua parola. Mi  viene in mente una frase di Heideggher: "Solo dov’è linguaggio vi è mondo" e per me il linguaggio più alto resta quello della poesia.”. Così scrive Laura Barone.

Ed io riabbraccio un infinito tempo
che spegnerà per sempre
quell’aspro assillo
intinto in un lamento.  

Nazario Pardini






1 commento:

  1. Un sincero grazie per il suo apprezzamento al mio cammino poetico. professor Pardini.Spero un giorno di avere il piacere e l'onore di incontrarla di persona. Laura Barone

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