mercoledì 6 febbraio 2019

MARIA GRAZIA FERRARIS: "VADO VIA COI GATTI..." DI GIANNI RODARI



Maria Grazia Ferrari: Vado via coi gatti... La voce multiforme e multisonante di Gianni Rodari. Interventi critici (2004-2018). Macabor Editore. Francavilla Marittima. 2019.

Credo sia determinante, per capire la densità del testo, riportare, da subito, la sinossi di quarta di copertina:


Bel libro. Ciò che ci colpisce ictu oculi è la veste grafica e la cura con cui è stato editato questo saggio di Maria Grazia Ferraris. Non è nuova la scrittrice a queste imprese, e più volte abbiamo avuto il piacere di seguirla nelle sue profonde immersioni; nelle  accurate analisi a scrittori che hanno avuto la fortuna di entrare nelle sue grazie, Lei Saggista- poetessa- scrittrice-. Sì, proprio così, data la sua versatilità nel passare da un ramo all’altro della scrittura con abundantia cordis et sapientia scribendi. Su questo blog abbiamo pubblicato più di una volta i suoi scritti e abbiamo avuto la gioia di leggerla come fine esegeta di figure femminili del Primo Novecento che non hanno avuto grande spazio presso la critica tradizionale. VADO VIA COI GATTI, il titolo di questo massiccio volume, di ben 236 pag., tratto da una bella poesia di Rodari méssa come dedica in settima pagina del testo:

(...)
Sì, signora maestra,
mi sono un po’ distratto:
ma per forza, con quel gatto,
con l’inverno alla finestra
che  mi ruba i pensieri
e se li porta in slitta
per allegri sentieri.
Invano io li richiamo:
si saranno impigliati in qualche ramo spoglio;
o per dolce imbroglio, chiotti, chiotti,
fingono d’essere merli e passerotti.

Gianni Rodari. Lo scrittore che più volte è stato classificato, impropriamente, come poeta per ragazzi. Basta leggere attentamente la poesia riportata, il suo simbolismo, la metaforicità del suo dettato, e l’abilità nell’impiegare iuncturae di sinestetici allunghi; di significanti richiami visivi e creativi; e soprattutto la maestria nel trattare il verso, per rendersi conto di quanto sia universale il suo messaggio etico-estetico-umano. Ed è proprio di Rodari, della sua capacità inventiva, dello  scrittore misconosciuto, della complessità dell’uomo, del poliedrico narratore, del giornalista, del suo surrealismo, del mondo dei vecchi nella sua opera, che Maria Grazia scrive. Ella che ha seguito in conferenze, ricerche, e incontri la sorte di tale polivalente narratore, qui proposto con dovizia analitica: dalla  presentazione, attraverso il giornalista e gli studi su Jacques Prévert, il confronto con Italo Calvino, e l’omaggio pro Grammatica, fino a Rodari in orbita.  
 Il libro si chiude con un racconto omaggio dedicato dall’Autrice al suo idolo: “PER RODARI: FANTASIA (racconto omaggio)”. Mi piace riportare un lacerto della poesia che l’Autrice gli dedica in chiusura:

(...)
lucidità rigorosa per i grandi,
-questo è il tuo mondo- favoloso Gianni-
Albero ricco e rigoglioso, dai rami
troppo dolorosamente spezzati,
musica dodecafonica nel mare
disarmonico della difficile vita,
un cosmo intero, un ingrandimento
del Varesotto tuo fantastico,
mai del tutto dimenticato. (m.g.f.)

Libro complesso, totale, plurale che tocca ogni ambito del mondo di Rodari, traendone linfa vitale e novità speculativa; e che evidenzia anche, ce ne fosse ancora bisogno, la capacità di approfondimento metodologico con cui  opera la Ferraris affrontando i suoi lavori. 

Nazario Pardini


7 commenti:

  1. Ringrazio il prof. Pardini che ha letto con sollecitudine, attenzione, amicizia il mio ennesimo lavoro su Rodari : ha colto bene anche il mio interesse per il personaggio che non diminuisce col passar degli anni: le sue note sul mio lavoro sono davvero gratificanti e piene di partecipazione affettuosa. I miei ringraziamenti sono certo inferiori ai suoi meriti di grande originale critico.

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  2. Grazie, grazie di cuore a Maria Grazia Ferraris per essersi occupata di Gianni Rodari, " Lo scrittore che più volte è stato classificato, impropriamente, come poeta per ragazzi." - come ci ricorda Nazario -. E, ancora: "Ed è proprio di Rodari, della sua capacità inventiva, dello scrittore misconosciuto, della complessità dell’uomo, del poliedrico narratore, del giornalista, del suo surrealismo, del mondo dei vecchi nella sua opera, che Maria Grazia scrive." prosegue Pardini, che ringrazio per l'attenzione che rivolge a questo genere di lavori.
    Basta leggere i versi de "Sulla luna" per rendersi conto che tutt'altro che ingenua e puerile è stata la sua poesia. E quanto mai attuale:

    Sulla luna (Gianni Rodari)

    Sulla luna, per piacere,
    non mandate un generale:
    ne farebbe una caserma
    con la tromba e il caporale.

    Non mandateci un banchiere
    sul satellite d’argento,
    o lo mette in cassaforte
    per mostrarlo a pagamento.
    Non mandateci un ministro
    col suo seguito di uscieri:
    empirebbe di scartoffie
    i lunatici crateri.

    Ha da essere un poeta
    sulla Luna ad allunare:
    con la testa nella luna
    lui da un pezzo ci sa stare...

    A sognar i più bei sogni
    è da un pezzo abituato:
    sa sperare l’impossibile
    anche quando è disperato.

    Or che i sogni e le speranze
    si fan veri come fiori,
    sulla luna e sulla terra
    fate largo ai sognatori!




    Sandro Angelucci


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  3. Grazie a Sandro Angelucci che sceglie, per ricordare G. Rodari, una poesia ben adatta al nostro mondo di poeti che sanno vivere "sulla luna".

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  4. E' a dir poco encomiabile l'impegno profuso da Maria Grazia per diffondere e ricordare la memoria di Gianni Rodari. Come ricorda Pardini, riportando la quarta di copertina di "Vado via coi gatti", il documento intende raccogliere i vari contributi da lei scritti nel corso degli anni sulla personalità e sul percorso letterario del geniale scrittore. Un contributo dotto e appassionato sull'opera di un costruttore di favole e di sapienze ataviche, sorrette da quel pensiero innocente e magico dove tutto è interconnesso, indiviso, ed ogni cosa è misteriosamente in relazione con l'altra, a dispetto degli astratti razionalismi tesi a separare ciò che è unito e unito deve restare. Complimenti a Maria Grazia per il suo costante impegno in nome della letteratura e dell'arte, del mito e del sogno. In breve della creatività.
    Franco Campegiani

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  5. Accolgo con gioia il nuovo lavoro di Maria Grazia Ferraris, a cui faccio i miei più vivi complimenti e auguri, per "il piacere di seguirla nelle sue profonde immersioni; nelle accurate analisi a scrittori che hanno avuto la fortuna di entrare nelle sue grazie" come ci ricorda Nazario Pardini.
    "Lei Saggista- poetessa- scrittrice" ci dona, come ben sa fare, il grande Rodari. Lo scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano che, meglio di qualsiasi altro, ha saputo intraprendere - nella sua specializzazione in letteratura per l'infanzia - il dialogo con il bambino che dovrebbe essere in tutti gli adulti, aiutandoli a ritrovarlo.
    Un affettuoso e grato saluto di benvenuto a "Vado via coi gatti" con le parole dello stesso autore di cui si è occupata, di certo magistralmente, la Ferraris: «Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: - Buon viaggio!» (Gianni Rodari, Il giovane gambero, da "Favole al telefono")
    Sonia Giovannetti

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  6. Grazie a Franco. Sarò contenta quando finalmente non sentirò più dire dai soliti presentatori dell’opera di Rodari “ un grande autore per bambini” e si riterranno soddisfatti della loro definizione: favola, mito, sogno, gioco, riflessione critica che si uniscono e si fondono in un unico racconto, una creatività che gli adulti dovrebbero ritrovare, questa è la grande lezione rodariana.

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  7. E grazie a Sonia che così efficacemente cita una bella pensierosa filastrocca di Rodari

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