Serenella Menichetti, collaboratrice di Lèucade |
MUOIONO LE RADICI
C'è un vento così strano oggi nel mondo
E' il tremolio degli alberi, lo senti?
E il pianto disperato in sottofondo ?
Il cuore turba e sconvolge le menti.
La paura che rode nel profondo
persiste ancora. A notte i battenti
la speranza sigilla. Tutto in tondo
muoiono le radici. Non clementi
coloro che le regole han violato.
Il contagio permane. Delusione
e
sofferenza tra chiome fulgenti.
Scoramento risuona nel creato.
Cadono uno ad uno, tra tormenti:
I nostri vecchi, senza assoluzione.
Serenella Menichetti
Tesoro caro, non sapevo che amassi anche scrivere in metrica. E' una sorpresa che mi invita a sognare... La lirica viaggia sul registro del dolore che avvolge tutti gli individui con coscienza come sciarpa nera listata a lutto. Purtroppo si paga proprio il fio per 'coloro che le regole han violato'. Troppi. Tu rafforzi il nostro legame con madre-natura, ci consenti di ascoltare l'eco del lamento del creato e, senza 'assoluzioni' ci lasci vedere e 'rivivere' le vittime, così numerose da lasciare orfani di parole. Purtroppo, Serenella mia, non si tratta solo delle nostre radici, della patria interiore di ognuno, ovvero dei nostri anziani, questo virus subdolo è dannatamente democratico... Sei il grillo parlante in versi e, anche se leggendoti trema il cuore, il tuo monito soave è doveroso. Ti ringrazio e ti abbraccio con affetto.
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