lunedì 14 dicembre 2020

SERENELLA MENICHETTI: "MUOIONO LE RADICI", SONETTO DI CLASSICA MISURA

Serenella Menichetti,
collaboratrice di Lèucade









MUOIONO LE RADICI

C'è un vento così strano oggi nel mondo

E' il tremolio degli alberi, lo senti?

E il pianto disperato in sottofondo ?

Il cuore turba e sconvolge le menti.

 

La paura che rode nel profondo

persiste ancora. A notte i battenti

la speranza sigilla. Tutto in tondo

muoiono le radici. Non clementi

 

coloro che le regole han violato.

Il contagio permane. Delusione

e  sofferenza  tra chiome fulgenti.

 

Scoramento risuona nel creato.

Cadono uno ad uno, tra tormenti:

I nostri vecchi, senza assoluzione. 


Serenella Menichetti

 

 

1 commento:

  1. Tesoro caro, non sapevo che amassi anche scrivere in metrica. E' una sorpresa che mi invita a sognare... La lirica viaggia sul registro del dolore che avvolge tutti gli individui con coscienza come sciarpa nera listata a lutto. Purtroppo si paga proprio il fio per 'coloro che le regole han violato'. Troppi. Tu rafforzi il nostro legame con madre-natura, ci consenti di ascoltare l'eco del lamento del creato e, senza 'assoluzioni' ci lasci vedere e 'rivivere' le vittime, così numerose da lasciare orfani di parole. Purtroppo, Serenella mia, non si tratta solo delle nostre radici, della patria interiore di ognuno, ovvero dei nostri anziani, questo virus subdolo è dannatamente democratico... Sei il grillo parlante in versi e, anche se leggendoti trema il cuore, il tuo monito soave è doveroso. Ti ringrazio e ti abbraccio con affetto.

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