lunedì 1 febbraio 2021

EDDA PELLEGRINI CONTE: "MEME E LA GROTTA DELLA SAPIENZA", RACCONTO

Meme e la Grotta della Sapienza

Edda Conte,
collaboratrice di Lèucade

Nel momento che precede l'ora del Mistero Meme si avvia.  Ha con sé la forza e il pensiero.

 Lascia il monte e saluta i colori spenti  che hanno parole di addio.  Ricorda rosei tramonti, nebbie mattutine, boschi verdi  dove si nasconde la vita, dove respirano ancora le radici degli avi.  Lascia le pietre smosse sui viottoli sassosi  che rivivono antichi passi.

 Meme lo sa, sa anche che deve lasciare quel mondo  che si è spogliato della primitiva ingenuità, di quella  familiarità semplice che non sa più come si conserva il rispetto della memoria .

Parte. Perché tutto deve ricominciare.

Liti, contrasti, gelosie ,invidie e finzioni, chiacchiere e indifferenza....questo è il mondo che si accinge ad abbandonare. Un mondo di buio.

I monti hanno memoria di tutto, Meme lo sa, ma li saluta, perché è ora di andare.

Il giorno è quello giusto. Sta per finire una serie di ore con il carico di negazioni.

Dunque Meme va, va in cerca di lontananze .

L'attende la Zattera di loto, fragile e forte, fedele amica che niente dimentica di ogni  viaggio che  fa. Ogni sua fibra  è poesia, poesia che non muore...

"  ...memoria ha d'inizio/ di bosco/ di vento/ di canto...."

Oh sì, il bosco, il mare, il vento, il canto....

 Canta il vento sopra l'onda, vento lieve e amico, perché Meme ha contentezza nel cuore. Tace ogni voce umana, tace l'eco del quotidiano con le sue menzogne. Solamente silenzio e azzurrità, come all'origine. Verso la luce, verso una realtà senza difetto.

Meme sente che è vicino il luogo dell'anima, il tempio dove ogni cosa  è unica e irrepetibile.

E' il momento di guardare verso l'alto, il momento dell'Attesa, della Fine e del Principio.

L'aria si riempie di canti, i voli sono festa di colori; nel cielo pullula la vita nella più armoniosa delle sue varietà...è tutto uno svolazzare  di cip-cip  intorno alla Zattera...;  i merli, le allodole, le tortore , le gazze...fino ai pappagalli di ogni colore e dimensione.

Ciascuno con le proprie caratteristiche che lo identifica nella sua unicità.

E quante forme di vita anche in acqua, guizzano , come ragazzi che giocano a rincorrersi..

E' un inno alla Creazione!

Meme, giovane in cerca di futuro lascia la Zattera e va...

 Ha piedi per camminare, occhi per vedere, fantasia per immaginare.  Ma non è creatura di questo mondo.

E' giunta al  luogo dell'anima, lo percepisce in ogni particolare  ,perché lì ogni cosa non è mai uguale, ogni giorno e ogni ora non si ripetono. Mai!

 

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Meme ha fatto i primi passi su una superficie  liscia, morbida....; si sente leggera.

Si volge al mare che ha lasciato e lo vede quieto, come se respirasse in silenzio.

La zattera di loto è scomparsa.!

 Ha un attimo di smarrimento.... una luce  forte l'abbaglia, lei chiude gli occhi...un lampo  si frantuma in una gamma di colori...poi più niente.

  Quando riapre gli occhi una penombra di cose indistinte l'avvolge.

Meme non ha stimoli e non ha ricordi, è creatura nuova  che il mare ha partorito sulla spiaggia. Si abbandona alla vita!

Intanto l'aria si rischiara, compaiono cespugli fioriti.  Un delicato profumo  è invito a muoversi, a scoprire altro.  Meme , ormai creatura senza nome e senza storia è curiosa di tutto.

Un improvviso colpo di vento le strappa dei brividi. Sente il bisogno di coprirsi  ...ma ecco il Sole!  E' come un segnale, un risveglio . Tutto si fa movimento dalla terra al cielo, da ogni tana , da ogni riparo torna a vibrare la vita. E' una vita che la nuova Creatura non conosce....;una grande varietà di esseri viventi si muovono, strisciano, svolazzano, corrono ,si inseguono...in un'armonia  che si crea nella diversità stessa.

C'è amore in ogni essere vivente,  e amore nell'animo della Creatura che guarda e lentamente apprende il mistero  della creazione. Ammira la corsa veloce di animali agili e snelli che di balzo in balzo superano  gioiosamente le grosse  fiere potenti..

"...non conoscono il male..."

Il pensiero è sbocciato così, spontaneo, alla mente innocente e ignara.

Intanto una serpe viene strisciando sinuosa  verso i suoi piedi scalzi: d'istinto lei si sposta con gesto vivace.  Contemporaneamente un nuovo bagliore si frange in tante strisce di colore.  La Creatura chiude gli occhi e si meraviglia di qualcosa che sente nel profondo di sé.....

 E qualcosa è accaduto davvero intorno a lei. Il paesaggio è mutato; tra i rami degli alberi di alto fusto si odono strani versi...ci sono uccelli di grosse dimensioni....gazze, cornacchie, falchi, aironi ,gabbiani, paradisee dai colori smaglianti....uno splendore di colori e di canti.  Lei guarda incantata le lunghe penne  e le piume vaporose dell'Uccello del Paradiso,  non si accorge del mutamento  che ha subito il suo corpo . La veste leggera che la copriva in parte  si è allungata fino a terra e ....e lei è ora una bambina!..............

Si avvicina ad un cespuglio dove si muove qualcosa ...sente un lamento...

Una nidiata di gattini nerissimi aggrovigliati tra loro si agitano in un miagolio disperato. Sono irrequieti e certamente affamati. La bambina allunga una mano per accarezzare i cuccioli ma subito si ritrae all'arrivo di un altro quadrupede.

 Non è un gatto. E' un cane di piccola taglia e pare che abbia  tutta l'intenzione di unirsi alla famigliola affamata.

 Eh, sì...miracolo! La cagnetta tutta riccioli neri si sdraia in mezzo ai micini che, evidentemente già abituati, si sistemano  spingendosi un po' l'un l'altro in cerca di latte...

E' una scena che rallegra il cuore della bimba .  Vorrebbe fermarsi e partecipare a quell'atto d'amore, prendersi cura dei gattini e anche della generosa barboncina....ma un tuono mette tutto in subbuglio. Gli uccelli e gli animali tutti corrono ai ripari; tra poco si scatenerà il temporale !

 Cadono le prime gocce...

.Una saetta attraversa il cielo carico di nubi mentre   una serie di lampi illumina le lontananze.

 I micetti continuano tranquillamente a poppare ...

La bambina invece ha visto una grotta illuminata  ....

Un pensiero improvviso le apre la mente al Miracolo atteso.

 Meme, Creatura del cielo, torna a sapere: lì è la fine del suo viaggio.

 Quella grotta è l'inizio di un tempo nuovo.

Edda Conte.

Gennaio 2021

 

 

5 commenti:

  1. Cara Edda,

    Complimenti per questo racconto così delicato e luminoso. Meme lascia il mondo reale,torna alle origini con la sua Zattera di Loto , raggiunge l' Eden dove c' è amore in ogni essere vivente....dove nessuno conosce il male e dove Meme ritrova la sua infanzia perduta e l' inizio di un Tempo Nuovo.
    Si ricomincia da dove Tutto ha avuto inizio....

    Un caro saluto

    Loredana D'Alfonso

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  2. Ringrazio molto il carissimo amico Nazario sempre disponibile ad accogliermi - anche se spesso assediato dai molti nostri "invii"- per il suo breve ma interessante positivo commento inviatomi privatamente; ancora più gradito perché diverso da altri ricevuti da validi lettori critici. Questo fatto è per me molto stimolante, perché sta a significare che i miei racconti si prestano a varie interpretazioni.
    Grazie Nazario, grazie Franco, grazie Maria R.
    Edda C.

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  3. Cara Edda, è un bellissimo racconto il tuo! La narrazione del metaforico viaggio alla ricerca di una vita vera e di una sperata collocazione all'approdo dell'avventura della vita, colmano il mio animo di dolce compenetrazione. Trovo tratti di grande poesia nel modo di costruire il racconto e nella descrizione delle atmosfere in cui penetriamo con empatia. Meme non può che commuoverci, farci riflettere, instaurando un rapporto affettivo con il lettore. Complimenti!
    Marisa Cossu

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  4. Edda mia, seme d'amore che ti moltiplichi in tutti i campi,definire la tua novella fantasy è tradirla nella sua intima purezza. Non ho nulla contro i generi, anzi, li rispetto tutti e non condivido l'atteggiamento di coloro che si comportano da detrattori, ma Meme tocca vette sublimi di pensiero. E' il segno della rinascita, di un nuovo mondo che ha origine dal nostro - tra l'altro è di un'attualità impressionante -.Un testo psicologico e filosofico, che affronta il tema della palingenesi, della volontà di navigare tra le scoperte del creato verso una grotta dove è riposto il segreto del bene e del sapere. Sei grandiosa, ti ammiro ogni giorno di più...

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  5. Ringrazio Loredana per il suo commento dal tocco lieve e gentile come la sua persona:
    ringrazio la nota poetessa e saggista Marisa Cossu per l'approfondimento di certe tematiche che a prima vista nel racconto possono sfuggire; ringrazio ancora una volta la mia amica grande commentatrice Maria Rizzi che trova sempre nuove parole alate per me, il "seme d'amore", come ormai mi definisce.
    Grazie a tutte le amiche, e grazie al mio amico Marco dei Ferrari, sempre presente anche con commenti privati; così ringrazio Lino d'Amico che non manca mai di leggermi e di contattarmi. Questo è davvero un cenacolo di amicizia tra cultori dell'Arte. E di questo cenacolo si deve ringraziare il grande Anfitrione Professor Nazario Pardini, il Poeta , il critico e lo scrittore eclettico che noi tutti amiamo.
    Edda Conte.

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