martedì 9 febbraio 2021

MARIA GRAZIA FERRARIS: " AI MIEI"


Maria Grazia Ferraris,
collaboratrice di Lèucade









Ai miei


Non si muore mai del tutto. Siete qui,

mai vivi come in questi tempi pandemici,

siete in giro, parlate con gli alberi, le foglie,

il verde dei nostri giardini.

Di voi mi è rimasto lo sguardo stupito al miracolo delle nuove gemme a primavera,

il sorriso luminoso davanti ai fiori bianchi

del ciliegio che prometteva il suo trionfo…

Chiedevate solo la verità della vostra vita,

il senso nascosto delle vostre emozioni.

Lo stupore ricordo delle parole

che annunciavano il meraviglioso della vita,

i viaggi sognati che avete sempre rimandato

e mai avete fatto…

Ora, liberi, con altri nomi, ve ne andate dove volete, dove più vi piace,

dove qualcuno vi ricorda, senza mete,

senza coincidenze né orari.

Mi sembra di essere più vicino alla mia meta anch’io,

che ormai vivo solo al venti per cento.

Forse ci ritroveremo in una stazione sperduta,

tra i colori spenti dell’ultima stagione,

nell’alba nascente e le tinte attenuate,

o forse al crepuscolo, quando malinconicamente ogni cosa sfumando si scolora.

E certo, felice vi riconoscerò da lontano,

tra la vita stanca e la morte vicina

ed il mio soggiorno qui, senza di voi ,

mi sembrerà essere stato   breve…

se è vero che non si vive mai del tutto. 

 

Maria Grazia Ferraris

 

8 commenti:

  1. Straordinaria Maria Grazia su un registro del tutto nuovo e commovente. La lirica ha un costrutto di armonia assoluta. Non solo gli amori che perdiamo fisicamente ci restano accanto, ma divengono parte del Creato, dei miracoli della natura. V'è solo una profonda nota di dolore nei versi, quando ti riferisci a te stessa. Posso dirti che non devi pensarla? Tu vivi al cento per cento Amica mia, sei una donna che tiene alto il vessillo della Cultura, che sa porsi con levità, raffinatezza ed eleganza e che percorre la sua strada terrena a testa alta, come i girasoli. Tanta gente di ogni età sopravvive in una sorta di crepuscolo della coscienza oppure muore giovane, non nel senso letterale del termine, nel senso di esaurire i confini dei propri interessi, tu sei agli antipodi: hai un'esistenza ricca di passioni, sei Maestra, esempio per molti di noi, in primis la sottoscritta. Senza nulla togliere al valore della lirica io la vedrei meglio con una chiusa in levare, solo in virtù del bene che ti voglio. A livello stilistico evoca i grandi della Letteratura e Sant'Agostino, che recitava: "La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto". In quella stanza ci sono i tuoi amori, tesoro... Ti ho nel cuore e ti ammiro infinitamente.

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  2. Carissima Maria Grazia, tanto commovente quanto riflessiva questa tua poesia. Il primo verso ("Non si muore mai del tutto") e l'ultimo ("non si vive mai del tutto") insistono sulla relatività dell'esistenza, vuoi nei suoi aspetti positivi, vuoi in quelli negativi. Sia i doni che le sottrazioni non sono mai totali. C'è sempre qualcosa che sfugge, alla vita come alla morte: l'essenza disincarnata che vive in se stessa propagandosi per ogni dove, "tra gli alberi, le foglie e il verde dei nostri giardini". Di solito noi non ce ne accorgiamo, ma ci sono attimi in cui, maggiormente presenti a noi stessi, riusciamo a cogliere qualche lieve sussulto della voce interna delle cose. In quei rari attimi ci sentiamo davvero sfiorati dall'armonia di tutto ciò che muta senza mutare mai. Grazie per averci donato, con questi versi, uno di quegli attimi immortali.
    Franco Campegiani

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  3. Sì, "straordinaria Ferraris" -come ti ho sempre definito-, mi unisco ai due amici, Maria e Franco, e ti ammiro . Ti ammiro per quanto fai e quanto e come dici...
    Il "peana" della Rizzi, l'encomio e la condivisione di Campegiani sono una verità.
    Maria R. usa la sua consueta penna fluente, a lei congeniale, ma ne esce ugualmente una verità.
    Sono forse pochi quelli che come me riconoscono qui la presenza e il valore di una tua nuova dolcezza, sentimento che adorna e completa le doti di innamorata della cultura.
    Gli affetti-i tuoi affetti- sono qui oggi a farti sorridere di un nuovo amore alla vita. A questa vita che non è sempre bella e non è mai perfetta, ma sempre degna di essere affrontata con le forze che abbiamo, nelle varie vicende..
    Questa poesia porta la tua firma in toto, ed è una delle cose più belle che hai ultimamente scritto.
    Ti abbraccio.
    Edda.

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  4. Si resta senza parole di fronte a questi versi.
    Ma non si può non dare perlomeno cenno di quali profondità gli stessi raggiungano, di cosa sia capace la vera poesia.
    Non si vive mai del tutto e mai del tutto si muore: ecco, forse è proprio questo che la poesia cerca di dirci da sempre.
    Con grande stima,

    Sandro Angelucci

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  5. Molte grazie a Maria per la sua lettura partecipe, per la straordinaria generosità e amicizia che mi hanno commosso profondamente, quasi avesse intuito nella sua sensibilità raffinata che queste mie parole sono state scritte nel giorno del mio solitario Natale 2020, e grazie infinitamente a Franco, che sa empaticamente cogliere con profonde riflessioni filosofiche i limiti dell’esistenza e la relatività della nostra vita e delle sue scelte che dovremmo misurare invece sulla ricchezza dell’interiorità armonica e generosa della natura e delle cose che ci circondano e sull’eternità della misteriosa e imprevedibile vita e dei suoi doni immortali.

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  6. E ancora due ringraziamenti: ad Edda C. che mi segue costantemente e sa vedere oltre la contingenza ed il mio silenzio il fermento emotivo che cerco di tenere a freno con l’elaborazione letteraria e a Sandro A. che, da sensibile poeta, sottolinea la spiritualità e la profondità del dire poetico e forse la sua capacità filosofica-profetica, che la prosa non riesce mai del tutto ad illuminare. E non mancherò i miei ringraziamenti a Nazario che, pubblicando la poesia, che fa parte di una lettera privata che gli ho mandato, l’ha resa pubblica, ed ha accompagnato la sua scelta con altrettante commuoventi ed affettuose parole private di risposta.

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  7. Sono perfettamente d'accordo con l'amico Sandro Angelucci, cara Maria Grazia. Davanti a questi tuoi versi si resta senza parole.
    Sono profondi, commoventi, toccano l'anima come solo la poesia autentica può fare.

    Grazie del dono, un caro saluto


    Loredana D'Alfonso

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  8. grazie a Loredana D'Alfonso per il suo amichevole consenso.

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