martedì 16 febbraio 2021

LIDIA GUERRIERI: " LA PORTA"

Lidia Guerrieri,
collaboratrice di Lèucade

 






LA PORTA

 

La porta,

della penombra

degli incerti gradini che discendono

sotto fiaccole ondose

a nebulose statue, ai giardini

delle radici tremule;

la porta oscura

del nodo indefinito,

quella dei chiodi fissi,

di matasse arruffate intorno all'aspo,

la porta del disagio e dell'oblio,

custode di ruscelli impazïenti

e ritrosi pantani,

dell'uovo del sollievo e dei sospiri.

La porta solitaria, arrugginita

sul labirinto e gli atavici sassi

di vicoli sbrecciati,

incassata, salvifica, temuta

dove tra erbacce veglia l'urobòro

che apre l'accesso al Tu che non conosci.

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Galleggio sul fluire dell'istante

estranea al quieto andare

del sole e delle nuvole.

E' così breve il palpito dell' ora

che fra il morire e il nascere rimane

il bagliore di un lampo che frastorna

e svapora nel nulla.

Ma bisogna pur vivere:

dilatare il momento e percepirsi

padroni di un presente a cui, realtà

o illusione che sia, tende l'istinto,

sordi quanto possibile al fruscio

della veste dell'oggi.

Ed è nell'oggi che mi guardo dentro

e mi conosco: sintesi di cose

dalle radici consunte di cui

solo la lunga ombra ormai rimane.

Nulla mi lascio dietro: arse le navi,

il passato è davanti e segna il corso.

Io vado, dunque.

Incontro a nuove stelle.

In altri mondi immersi in acqua i remi ...


vedi? i cerchi si allargano: la scia


guida diritta ai porti di domani.

 

1 commento:

  1. Virtuoso, ricco di armonie ritmiche, originalissimo questo tuo allegorico viaggio verso l'alter ego che esiste in ognuno di noi, e che sta rischiando di divenire il serpente mitologico che gira su se stesso, si morde la coda e la inghiotte. Con versi di respiro ampio, oserei dire infinito, inviti a vedere 'la porta' che consente di assaporare l'attimo che ci viene concesso in dono, eterno e fuggitivo:
    "E' così breve il palpito dell' ora
    che fra il morire e il nascere rimane
    il bagliore di un lampo che frastorna
    e svapora nel nulla"
    Una quartina che può dirsi già poesia, che racconta tutto e inumidisce gli occhi. Si avverte il senso del poco che abbiamo il dovere di vivere e che scivola via, come un soffio... La porta è il coraggio di prenderla di petto questo nuova fase dell'avventura terrena. Di essere consapevoli che 'il passato è davanti e segna il corso'. Non esiste la resa, tu donna e Poetessa di statura inarrivabile non l'accetti. Spalanchi il tuo domani, e vai 'Incontro a nuove stelle'. Non oso ringraziarti, Lidia adorata, sarebbe riduttivo, mi sento piccolissima di fronte a te. Imparo in silenzio, mi sento privilegiata e ti accolgo nel cuore fino alla fine del tempo...

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