martedì 16 giugno 2015

N. DI STEFANO BUSA': "ERA DI MAGGIO"


Ninnj Di Stefano Busà collaboratrice di Lèucade

Era di maggio


Ondeggiava il grano, ricordi?
La nostra primavera calda di ghibli
fiati librava alle marine, nell'aria
respiro di genziane palpitava,
sulle scomposte chiome era inondazione.
Di petali e brividi accendeva
Narciso lo stupore di acque verginali.
Era di maggio. Il polline sornione
svolava dagli arenili al mare.
Quel tuo sorriso, oh il sorriso era brezza
sulla pelle e sul volto, pulviscolo aureo
che indugiava al gioco delle altane!
Brivido in vene si stendeva
come polvere aurea alla reggia di Cnosso.
E già ammiccava la luna ai mirtilli,
tra i cespi di meliga era un incendio.
Noi, come frusta di vento, rondini folli
mordevamo i coni argentei degli ulivi.
Un assolo si accordava ai respiri dell'anima.
Transito ora a piedi nudi
nella città deserta, dove corre un fiato
di anime sepolte, sussulto estenuato,
rarefatto, senza spreco di suoni né colori:
echi clonati s'immolano alla carne.

Ninnj Di Stefano Busà dalla raccolta: Le lune oltre il cancello (pref. G. Bàrberi Squarotti) Ed. Confronto, vincitrice del premio Libero de Libero, 1997


2 commenti:

  1. E la cara Ninnj vince un premio prestigioso con una lirica che tocca le corde del mio cuore già dal titolo, in quanto ricorda una delle più belle canzoni napoletane. E, al di là della prima emozione, i versi me ne hanno echeggiate molte altre. Si srotolano i ricordi, diamanti incastonati nella collana dell'esistenza... Le immagini sono dense d'amore e hanno un'indole dolcemente erotica, di un eros sublimato:
    "Di petali e brividi accendeva
    Narciso lo stupore di acque verginali"
    La donna riempie con la sua presenza lo spazio lirico e, a tratti, é corporea e carnale, ma per lo più vaga e inafferrabile, come un'anima. L'amore delle isole dei ricordi dilata l'orizzonte poetico: "un assolo si accordava ai respiri dell'anima". E' musica, meraviglioso crescendo rossiniano.
    La storia rimasta, vede la donna 'transitare a piedi nudi' in uno scenario contaminato,nelle cui ceneri la donna sprofonda, con sussulti silenziosi. Nella superba lirica il discorso sembra parafrasato: ciò che resta é un mondo informe, rovinoso rovescio di una realtà 'di petali e brividi'. Ringrazio l'Autrice per tanto Dono!
    Maria Rizzi

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  2. Mi dispiace moltissimo, ma leggo il tuo commento solo adesso, presa come sono da infinite incombenze, necessità, giurie, convegni,: la mia vita è una girandola e, a volte, ne resto travolta. Maria carissima, ti chiedo scusa, quello che hai usato per me è virtuosismo puro. Ora si può dire: la critica ha superato la poesia. Non posso che ringraziarti commossa, per quanto esprimi meravigliosamente sulla mia poesia. Grazie con tutto il cuore, spero di poterti un giorno conoscere e abbracciare. Intanto un bacio virtuale ti giunga per cotanta stima. A presto, mia carissima.

    Ninnj Di Stefano Busà

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